Inchiesta Parco Eolico, indagato ex dirigente Regione - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Inchiesta Parco Eolico, indagato ex dirigente Regione

12 dic 12 Un ex funzionario del dipartimento delle politiche ambientali della Regione Calabria é indagato per false dichiarazioni al pubblico ministero nell'ambito delle indagini sull'eolico della Procura di Catanzaro. L'ex funzionario è stato sentito come teste ieri dal sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani, e successivamente è stato indagato per false dichiarazioni. Al centro dell'attenzione della magistratura c'é la realizzazione, negli anni in cui la Regione era guidata dal centrosinistra, delle linee guida per la realizzazione dei parchi eolici. Nei mesi scorsi l'inchiesta è giunta in dirittura d'arrivo con l'avviso di conclusione indagini nei confronti di 30 persone e la richiesta di archiviazione per altre 17. Tra gli indagati ci sono esponenti politici regionali e imprenditori accusati a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, falso e abuso. Nei giorni scorsi il pubblico ministero ha sentito per ben due volte l'ex dirigente della Regione Domenico Lemma e dalle dichiarazioni di quest'ultimo sono emersi nuovi particolari sui quali gli inquirenti hanno deciso di avviare nuovi accertamenti investigativi e nuove indagini. Al centro dell'attenzione della magistratura ci sono eventuali irregolarità nella realizzazione delle linee guida per l'eolico. Le indagini sull'eolico hanno avuto inizio nel 2006 quando la Procura di Paola dispose delle intercettazioni telefoniche nei confronti dell'imprenditore Mauro Nucaro, che operava nel settore dell'energia eolica. Dalle intercettazioni sarebbero emersi una serie reati commessi da politici e funzionari della Regione relativamente alla realizzazione dei parchi eolici in Calabria. In particolare le indagini si concentrarono sul presunto pagamento di una tangente per la realizzazione del parco eolico 'Pitagora' di Isola Capo Rizzuto e per l'adozione da parte della Regione Calabria delle 'Linee guida sull'eolicò. L'inchiesta passò successivamente alla Procura di Cosenza e poi a quella di Catanzaro.