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    Le tradizioni gastronomiche dell'Immacolata in Calabria

     

    i Cuddrurieddri di Cosenza

     

    Le tradizioni gastronomiche dell'Immacolata in Calabria

    08 dic 12 E' all'insegna di un piatto autenticamente povero, ma che riesce sempre a restituire le atmosfere e il senso pieno delle feste più attese dell'anno, l'avvio in Calabria delle tradizioni gastronomiche di avvicinamento al Natale. A Cosenza i 'cuddrurieddri', ciambelle a base di patate lesse, farina, lievito e sale, fritte nell'olio bollente e consumate caldissime, rappresentano un appuntamento immancabile che si osserva rigorosamente alla vigilia della Festa dell'Immacolata e per tutto il periodo delle festivita di fine d'anno. Il rito si ripete anche il 24 dicembre, a pranzo, in modo da mantenersi leggeri in vista del cenone di Natale. Accanto a questa vera e propria leccornia, sempre nella città bruzia, vengono preparati quelli che i cosentini chiamano "vecchie", ovvero panzerotti fritti, realizzati con gli stessi ingredienti e modalità, ma ripieni di acciughe. "Cullurielli", "cuddruraidri" o ancora "crispeddi ca licì, "zeppole" che dir si voglia, a seconda dei dialetti e della localizzazione geografica all'interno della regione, il rito della ciambella fritta, il cui nome deriva dal greco "kollura", si ripete, nel periodo delle feste anche nel resto della Calabria. E in qualche realtà c'é pure una variazione dolce, senza patate e con l'aggiunta del miele e dello zucchero. Ma gli appuntamenti gastronomici nel corso delle festività natalizie si susseguono in tutta la Calabria. Da Cosenza a Reggio, passando per Catanzaro, Vibo e Crotone, la tavola rimane un momento importante e centrale per varietà e offerta. Tra bucatini alla mollica, pesce stocco, minestre di verdura e frittura di carciofi, la tradizione continuerà ad avere la meglio sulle mode e i nuovi trend che pure incalzano. In particolare, i dolci resistono tra "turdilli" e "nepitelle", torroni artigianali, pitta 'mpigliata e fichi ricoperti di cioccolato. A Marina di Gioiosa Jonica si ripropone anche quest'anno, per la quattordicesima edizione, in un tripudio di mandorle e miele, la manifestazione dedicata al torrone più lungo del mondo promossa dal Consorzio dei liberi imprenditori. I maestri pasticceri del comune costiero della locride si cimentano nella nuova impresa da Guiness dei primati, con 500 chilogrammi di mandorle, 250 di miele, 220 di cioccolato e 200 di zucchero. Nel giorno dell'Immacolata Concezione, a Catanzaro, si rinnova un appuntamento religioso di primo piano con la consegna del cero votivo alla Patrona primaria della città da parte dell'Amministrazione comunale.

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