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    Crollo del turismo per il ponte del 25 aprile

     

     

    Crollo del turismo per il ponte del 25 aprile

    25 apr 12 Il ponte del 25 aprile non ha portato tanti turisti in giro per l'Italia: gite di una giornata, 'fuori porta' e pic nic sì, ma le persone che sono partite per qualche giorno per soggiornare in strutture alberghiere sono state poche. Dovrebbe andare meglio per il ponte del 1 maggio, "ma la coda di questo mese non riuscirà a risollevare una situazione difficile e il 2012, già lo sappiamo, sarà fino alla fine un anno difficile", spiega il presidente di Federturismo-Confindustria, Renzo Iorio. Gli operatori del turismo puntano sulla domanda estera, che lo scorso anno ha permesso al settore di ottenere una leggera crescita, ma la domanda interna è in flessione "e il rischio é che lo sia ancora di più quando ci sarà l'effetto Imu", dice Iorio. Secondo Federalberghi saranno 4,9 milioni gli italiani (l'8,1%) che trascorreranno almeno una notte fuori casa, durante questo ponte, mentre oltre 55 milioni rimarranno a casa. Tra coloro che partiranno oltre il 92% rimarrà in Italia e circa il 7% andrà all'estero. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) si attesterà sui 326 euro (317 euro per chi resta in Italia e 455 euro per chi andrà all'estero), generando un giro d'affari complessivo pari a 1,6 miliardi di euro per una durata media della vacanza che si attesterà sulle 2,8 notti. Intanto in montagna le abbondanti nevicate di questi giorni hanno inaspettatamente allungato la stagione per gli amanti dello sci: impianti aperti oggi a La Thuile, per l'ultimo giorno, dove in quota si possono trovare 170 centimetri di neve. Non temono la primavera i molti sciatori presenti oggi a Breuil-Cervinia. Il comprensorio ai piedi della Gran Becca - che sale fino ai 3.500 metri di altitudine del ghiacciaio del Plateau Rosa - chiuderà solo il 6 maggio, potendo ancora garantire neve farinosa anche a bassa quota, grazie all'ultima spolverata di ieri. Se le piste del Monterosa ski sono chiuse, gli impianti di risalita che partono da Gressoney (le telecabine Stafal-Gabiet e Gabiet-Salati e il Funifor Salati-Indren) consentiranno agli amanti del freeride di raggiungere i versanti innevati fino a domenica 6 maggio. Voglia di sci anche in Valtellina e Valchiavenna ma i turisti di questo 'ponte' del 25 aprile hanno dovuto accontentarsi dei comprensori di Mottolino e Carosello 3000, a Livigno (Sondrio), mentre a Bormio, Santa Caterina Valfurva, Aprica, Madesimo e Chiesa in Valmalenco gli impianti di risalita erano chiusi. "A Livigno - spiegano dalla ski-area del Mottolino - sarà possibile sciare sino al 2 maggio e lo stato dei tracciati è migliorato dopo le recenti e abbondanti nevicate. Alla fine della stagione organizzeremo una grande festa sulla neve, forse un concerto". Intanto, a Valdidentro, tutto esaurito alle Terme dei Bagni Nuovi e Vecchi, come a Bormio, per le temperature basse che hanno invogliato a immergersi nelle acque calde. Non in tutti gli stabilimenti termali, però, la situazione è così florida: Federterme, aderente a Confindustria, ha appena condotto un sondaggio scoprendo che, per il ponte del 1 maggio, sono ancora molte le offerte disponibili. "La gente è preoccupata - spiega il presidente di Federterme, Costanzo Iannotti Pecci - e le notizie che ascolta ogni giorno la inducono a sempre maggiore cautela, se non a pessimismo. La sostanza è che la domanda italiana stenta molto a decollare, è insufficiente, nonostante i prezzi delle strutture siano molto abbordabili". Per tentare di risollevare le sorti del settore, Federterme ha deciso di lanciare, per tutto il mese di maggio, una campagna di comunicazione radiofonica, che ripeterà a fine estate. Buone sembrano invece le performance dell'agriturismo: secondo Coldiretti oggi 5 milioni di italiani hanno scelto il classico pic nic fuori porta e almeno centoventimila persone hanno festeggiato la ricorrenza con piatti tipici in agriturismo. Ma il vero momento di riscossa per l'agriturismo italiano sarà il ponte del 1 maggio, quando si riverseranno in campagna oltre 300 mila ospiti. Secondo l'associazione Turismo Verde della Cia, le due festività dovrebbero muovere un giro d'affari in campagna di 140 milioni di euro.

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