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    Picchia ed estorce denaro a genitori e sorella, minore in comunità

     

     

    Picchia ed estorce denaro a genitori e sorella, minore in comunità

    13 apr 12 In Calabria un quindicenne picchia i genitori per avere i soldi necessari ai suoi bisogni quotidiani. A Trento una madre fa licenziare il figlio per assenteismo perché utilizzava per scopi personali i permessi avuti dall'azienda per assistere il padre invalido. Da nord a sud s'intrecciano due storie di vita quotidiana che hanno come unico denominatore il disagio familiare. La prima vicenda ci porta a Filadelfia, piccolo centro in provincia di Vibo Valentia, dove i componenti di una famiglia da mesi erano costretti a subire le angherie di un quindicenne violento che pur di ottenere la 'paghetta' quotidiana non esitava a compiere azioni violente contro i genitori. Nelle settimane scorse, dopo i ripetuti atti di bullismo da parte del ragazzo, è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il giovane ha chiesto alla sorella la somma di venti euro e la ragazza, ormai stanca dei soprusi del fratello, ha deciso di non darglieli. Per tutta risposta il quindicenne, dopo ripetute minacce, si è armato di benzina e fiammiferi e le ha incendiato l'automobile. Dopo quest'ultimo episodio i genitori hanno deciso di presentarsi spontaneamente dai carabinieri ai quali hanno raccontato le violenze subite dal figlio. Nel giro di pochi giorni la Procura dei minori di Catanzaro ha chiesto ed ottenuto la misura cautelare dell'affidamento in comunità del quindicenne. Quando i carabinieri si sono presentati a casa il giovane è fuggito facendo perdere le sue tracce in un bosco che si trova a poche centinaia di metri all'abitazione. Dopo alcune ore si è ripresentato dai genitori ma ad attenderlo c'erano i carabinieri che lo hanno bloccato ed accompagnato nella comunità. Assai singolare è anche la vicenda di un operaio trentino che è stato licenziato per assenteismo dopo la denuncia della madre. La vicenda, che ora è approdata al Tribunale di Trento, é nata in seguito alla denuncia presentata ai carabinieri dalla donna, ottantenne, che ha raccontato di essere stata maltrattata dal figlio cinquantenne. I guai peggiori per l'operaio sono arrivati quando l'anziana madre ha scritto una lettera al datore di lavoro del figlio, accusandolo di avere abusato dei permessi di lavoro necessari per accudire il padre invalido. L'azienda ha ritenuto valida questa accusa di assenteismo e ha inviato una lettera di licenziamento al dipendente. All'origine della disavventura dell'operaio ci sarebbe un lungo contenzioso familiare a proposito di un'eredità.

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