Ferito in agguato ringrazia sanitari Fondazione Campanella - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Ferito in agguato ringrazia sanitari Fondazione Campanella

01 apr 12 "Sono arrivato qui da morto. Ora parlo, mi muovo e sto per tornare a casa". E' quanto affermato da E.G., di 24 anni, gravemente ferito in un agguato a Soriano Calabro lo scorso 30 marzo - come riporta un comunicato della Fondazione Campanella - e curato dai medici della fondazione. Il giovane, ancora visibilmente scosso da quanto accaduto si è però detto "straordinariamente felice di essere stato riportato in vita". "Seppur sempre accesi i riflettori sul momento non felice che sta attraversando la Fondazione 'Tommaso Campanella' - è scritto nel comunicato - il personale dell'ente non si lascia distrarre. E neanche le minacce di chiusura della struttura disturbano chi, con passione, continua a prestare la sua opera. Il 24enne calabrese è stato trasportato presso il reparto di Rianimazione dell'Azienda Mater Domini che ha subito chiesto una consulenza di Chirurgia toracica ai medici della Fondazione Campanella, i quali, essendosi rivelato un caso di loro competenza, lo hanno preso in cura insieme ai colleghi della Cardiochirurgia. Cinque le pallottole che hanno raggiunto E. G. al cuore, al fegato, al polmone, alla milza e al torace". "Le condizioni in cui il giovane è arrivato presso la struttura ospedaliera catanzarese - prosegue la nota - non lasciavano ben sperare, ma ora è pronto per tornare a casa. 'Il suo stato di salute era molto grave - conferma il dott. Merola - i proiettili avevano provocato parecchi danni''. "Credo che nulla sia sufficiente per ringraziare tutti coloro che si sono presi cura di me e che mi hanno salvato - ha proseguito E.G. -. Non avrei potuto trovare ambiente migliore per essere curato. Gentilezza ed estrema professionalità sono le cose che più mi hanno colpito. In questi giorni ho anche avuto modo di apprendere che questa magnifica struttura potrebbe chiudere. Il mio è un accorato appello affinché ciò non avvenga. La mia esperienza la dice lunga sulla qualità della Fondazione, la cui permanenza non merita di essere messa in dubbio".