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    Protesta NoTAV, treni bloccati a Paola

     

     

    Protesta NoTAV, treni bloccati a Paola

    11 apr 12 Un gruppo di manifestanti No Tav sta attuando una protesta nella stazione di Paola che ha provocato il blocco del traffico ferroviario lungo la direttrice Battipaglia-Reggio Calabria. La protesta sta impedendo, tra l'altro, la partenza dell'Eurostar Reggio Calabria-Roma, che è bloccato da circa venti minuti. "La nostra protesta - ha detto Francesco Noto, del Comitato No Tav della Calabria - sta riscontrando la comprensione anche dei viaggiatori". La La protesta in atto nella stazione ferroviaria di Paola è stata promossa dalla "Rete difesa del territorio Franco Nisticò". "La comprensione che abbiamo riscontrato tra i viaggiatori - ha aggiunto Francesco Noto - si spiega col fatto che la gente si rende sempre più conto che i costi della Tav li pagherà tutta l'Italia e che si tratta di un'opera che viene fatta contro la volontà della popolazione".

    Ritardi per 4 treni. Sono quattro i treni che hanno subito ritardi a causa della protesta attuata da un gruppo di manifestanti No Tav nella stazione di Paola. Lo riferiscono, in un comunicato, le Ferrovie dello Stato. I convogli coinvolti sono un Eurostar, due Intercity e un treno, che hanno registrato ritardi tra i venti ed i 35 minuti. In particolare, i treni che hanno subito ritardi sono l'Eurostar Reggio Calabria-Roma (35 minuti), gli Intercity Siracusa-Roma e Reggio Calabria-Roma (25 minuti ciascuno) ed il regionale Paola-Sapri (venti minuti). Dalle 17.25, conclude il comunicato delle Ferrovie dello Stato, il traffico ferroviario è tornato regolare.

    Il documento dei Notav: Oggi 11 Aprile lo Stato espropria i terreni dove passerà la Tav: lo fa con la solita schiera di forze dell’ordine per imporre una decisione scellerata imposta d’autorità in barba a qualsiasi processo democratico. Rispondiamo all’appello dei No Tav perché la lotta della Val Susa non è una lotta “nimby”, una vertenza locale che riguarda un solo territorio ed una sola popolazione. La lotta No Tav e oggi il punto più avanzato delle lotte per un modello economico ed ecologico alternativo. Dinanzi lo sperpero di risorse pubbliche per un’opera inutile e devastate la popolazione val susina lotta per impedire lo scempio, per far vivere una democrazia reale che permetta l’emergere dell’interesse collettivo contro gli interessi di speculatori e mafia. Dall’altra parte dello stivale italico, nella nostra devastata Calabria, non è uguale il copione? Anni di devastazione hanno avvelenato la nostra terra: mentre interi territori venivano seminati con rifiuti mortali un’elite di mafiosi, massoni e politici si arricchiva sfacciatamente. E mentre non si trovano i soldi per bonificare la Valle dell’Oliva, mettere in sicurezza il territorio, rilanciar un servizio di trasporti pubblici efficiente e rimettere in sesto la nostra rete idrica, mentre chiudono scuole e ospedali vengono proposte mega opera come il Ponte sullo stretto o la Tav che altro non sono che monumenti allo spreco di risorse pubbliche, straordinarie occasioni di guadagno per speculatori e mafia. Per questo la lotta della Tav è la nostra lotta, la lotta della democrazia partecipata e reale contro la lo Stato asservito agli interessi di speculatori e Ndrangheta!

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