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    Sindaco Monasterace dimesso, reazoni e commenti

     

     

    Sindaco Monasterace dimesso, reazoni e commenti

    04 apr 12 Il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, sarà domani a Monasterace per portare la sua solidarietà al sindaco Maria Carmela Lanzetta, costretta alle dimissioni da ripetuti ed ignobili atti intimidatori. "Con la mia visita - sottolinea Centrella - voglio personalmente esprimere la mia vicinanza al sindaco per le ripetute minacce di cui è stata vittima. E' intollerabile che ancora oggi chi lavora quotidianamente per il bene dei cittadini sia costretto a vivere in un clima del genere. La criminalità organizzata rimane uno dei problemi più drammatici del Mezzogiorno, una piaga che va estirpata per il benessere e il rilancio di interi territori"

    "La Calabria ha bisogno di vivere una stagione nuova. Lottare contro la criminalità organizzata, la corruzione, i soprusi della 'ndrangheta. In una cordiale telefonata, ho espresso al Sindaco Lanzetta la mia personale solidarieta' e quella dei socialisti, per tutto quello che è stata costretta a subire in questi anni". A dirlo è Riccardo Nencini, al termine di una telefonata con il Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, che si è dimessa dopo una serie di intimidazioni. "Ho avuto l'impressione - racconta Nencini - di parlare con una donna coraggiosa, che in nome di un alto senso di legalità e giustizia ha sopportato continue minacce, mettendo a repentaglio la propria vita e quella della sua famiglia. Le ho detto di non mollare e sono lieto che abbia molto apprezzato il nostro sostegno". Nencini ha reso noto che una delegazione della federazione del Psi di Reggio Calabria è andata a Monasterace per portare al sindaco la vicinanza dei socialisti e per invitarla a partecipare alle celebrazioni del 120 anniversario della nascita del Psi. "In quella occasione - conclude il leader socialista - ricorderemo Placido Rizzotto, il sindacalista socialista ucciso per essersi opposto alle prevaricazioni della criminalità ".

    L'Assemblea dei circoli del Pd vibonese riunitasi a Vibo presso l'Hotel 501 ha approvato un ordine del giorno di piena solidarietà e vicinanza al Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, per i ripetuti attentati intimidatori subiti. Nell'ordine del giorno si "auspica - è scritto in una nota - che il Sindaco ritiri le dimissioni per continuare la sua attività amministrativa e politica improntata alla trasparenza e alla legalità dello stato di diritto in una regione contrassegnata da una profonda crisi produttiva economica occupazionale e sociale. Le sue dimissioni rappresentano una sonora sconfitta di tutto il sistema che non ha saputo dare tempestive risposte. Tuttavia si ritiene come sempre che il lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine, a cui va il sostegno e l'apprezzamento, continuerà come sempre porterà a concreti risultati per aiutare la Calabria ad aprire una nuova fase di speranza, di crescita e di sviluppo, a sostenere con un'adeguata partecipazione delle forza sane e democratiche". "La legalità - prosegue la nota - è l'unica strada per aiutare la crescita civile, per garantire la tenuta democratica e promuovere lo sviluppo produttivo della regione e del nostro territorio. Si chiede un impegno a tutto il partito calabrese, e in modo particolare ai parlamentari ai quali si sollecita un autorevole e tempestivo intervento presso il governo nazionale ed il Ministero degli Interi per domandare quali azioni si intendono assumere per fronteggiare la recrudescenza criminale abbattutati nel vibonese e nell'intera Calabria".

    "Le istituzioni non lascino sola il sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, intenzionata a dimettersi dal suo incarico dopo l'ennesima grave minaccia subita a seguito del suo impegno nella lotta alla criminalità". Lo chiede la senatrice del Pd, Marilena Adamo, annunciando di aver presentato un'interrogazione sul tema al Ministro dell'interno. "Il sindaco Lanzetta - ha aggiunto - è da anni impegnata nel sostegno al lavoro e alla legalità e più volte è stata vittima, con la sua famiglia, di atti intimidatori molto preoccupanti come, da ultimo, i colpi di arma da fuoco esplosi contro la sua automobile. A seguito di questo ultimo episodio, il sindaco ha compiuto la 'scelta irrevocabile' di dimettersi. Il sindaco ha chiesto rispetto per il suo silenzio e per la sua scelta. Ma che lei si dimetta o meno resta il fatto che, nel Comune dove si sciolse l'amministrazione dieci anni fa per infiltrazioni mafiose, dobbiamo registrare che lo sforzo fatto da questo sindaco e dai cittadini che l'hanno rieletta per il secondo mandato, non riesce a tornare la normalità della legalità. Straordinaria allora deve essere la presenza, il sostegno, dello Stato e di tutte le istituzioni". "Le dimissioni del sindaco - ha concluso Marilena Adamo - rappresenterebbero una 'resa' dello Stato davanti alla criminalità organizzata, per questo con l'interrogazione, firmata, tra gli altri, dai colleghi De Sena e Incostante e tutte le senatrici del gruppo Pd, chiedo al Governo di sostenere l'azione coraggiosa di amministratori locali, come il sindaco Lanzetta".

    "Con la presentazione delle liste entra nel vivo la campagna elettorale per le amministrative del 2012. I partiti tentano di recuperare terreno sottraendo all'antipolitica il rapporto con i cittadini e con il territorio". Lo afferma, in una nota, Mario Maiolo, presidente LegAutonomie Calabria. "Un esercito di candidati - prosegue - pronti a scendere in campo con le magliette dei partiti che, si alleano a macchia di leopardo con schemi di alleanze tutt'altro che coerenti e a volte scollegati da qualsiasi prospettiva politica presente e futura. Molto entusiasmo, forte motivazione, ma la liturgia non mostra elementi da inversione di tendenza. C' è da aspettarsi tutto quanto già verificatosi in passato. Positive novità, giovani e donne che si affacciano all'impegno politico ma anche nuove difficoltà, scontri fuori dalla dialettica politica, ricorsi, minacce, intimidazioni; tutto sarà presente in questa nuova campagna elettorale. Tutto per scoprire, per chi non lo sa già, che si tratta di concorrere per assumere gravose responsabilità per il bene comune e, soprattutto, di farsi carico di una gestione della finanza pubblica locale fatta di tributi insopportabili per le famiglie, di servizi che non possono essere garantiti nel livello sufficiente a una convivenza civile, e per scoprire il giorno dopo, se andrà bene, che si entra a far parte, lo si voglia o meno, della 'classe politica' che probabilmente continuera" ancora ad essere bistrattata e additata per tutte le responsabilita" negative. Mai un riconoscimento duraturo, mai un sostegno reale da parte dei cittadini afflitti dalla crisi economica che non si arresta". "Ma la riflessione inevitabile - afferma Maiolo - va fatta sulla contraddizione che con questo clima determina l'abbandono di Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace. In mezzo a tanti 'aspiranti' oggi c'é un sindaco in carica che ha sperimentato tutte le negatività possibili per un sindaco calabrese. 'Un sindaco deve agire sempre in completa liberta', sia di movimento che di decisioni, nel momento in cui in qualche modo viene limitata allora è bene che vada vià. Con questa dichiarazione del sindaco Lanzetta l'amara resa dell' ultimo sindaco calabrese che lascia sotto la pressione degli atti intimidatori. Non è il primo, purtroppo non sarà l'ultimo. Maria Carmela Lanzetta lascia in silenzio, non si scompone, non vuole fare clamore. Non addita nemmeno come inadeguata la presenza e l'azione dello Stato. Quello Stato che, come nel caso di Monasterace e di tante altre realtà in cui vivono oggi amministratori sottoposti ad atti intimidatori, non riesce a colpire chi minaccia, chi vuole affermare il potere dell'AntiStato, chi vuole che in Calabria le persone oneste e perbene abbiano 'liberta' condizionatà. Purtroppo anche oggi è così. La contraddizione prevale sull'entusiasmo". "La si può leggere come la si vuole - conclude Maiolo - ma l'antiStato (altro che anti politica) a Monasterace ha vinto. Ora spetta ai tanti candidati nei tanti comuni al voto raccogliere la sfida della sconfitta di Monasterace e mettere in un angolo sicuramente l'antistato ma, anche l'antipolitica che non aiuta la democrazia e la convivenza civile quali presupposti imprescindibili per crescita economica, sviluppo e occupazione".

    "Vorrei scriverle una lettera accorata per darle forza e farle sentire che la Calabria, quella che ha un'anima responsabile e una coscienza vigorosa, le è vicina e la sostiene". Lo scrive Anna Laura Orrico, presidente dell'associazione Io resto in Calabria, in una lettera aperta al sindaco di Monasterace, Maria Crmela Lanzetta. "Vorrei dirle - prosegue - che se lei, Sindaco Lanzetta, lascia il timone del suo Comune è come se lasciasse in balia delle onde l'equipaggio di una nave salpata da poco verso la libertà e che ora si trova in mezzo ad una bufera con le vele squarciate e il timone impazzito. Vorrei incoraggiarla, ma poi ogni giorno mi scontro con la viltà di tanti che potrebbero cambiare qualcosa, tutti insieme, ma hanno paura; con la sfiducia di tanti giovani che fuggono maledicendo questa terra. E allora penso che non ho alcun diritto di incoraggiarla a restare. Solo ad immaginare i momenti drammatici che lei e la sua famiglia avete vissuto, pensando se valesse la pena rischiare la vostra vita per gli altri, per un principio di libertà e di democrazia vera, mi vengono i brividi e se lasciassi egoisticamente ragionare solo la testa direi che fa bene a dimettersi perché questa regione, la sua città, noi tutti che stiamo fermi a guardare non meritiamo un Sindaco come lei. Poi leggo i giornali, ascolto la gente discutere di eroi ed eroine, leggo negli occhi di alcuni giovani il desiderio rabbioso del cambiamento, sento nell'aria che la Calabria non è più tanto sommersa e sottomessa come qualche anno fa, qualcuno sta spingendo verso la libertà, qualcuno ci ripete che dobbiamo smetterla di sentirci stanchi di lottare per i nostri diritti, che dobbiamo smetterla di accettare passivamente che qualcuno possa minacciare le nostre libertà". "Sindaco - afferma la Orrico - lei merita di continuare a governare la sua città e i suoi cittadini, quelli che hanno seguito con lei in silenzio nella fiaccolata il sogno di una Monesterace libera e capace di scrivere il proprio futuro senza padrini e padroni, ma anche quelli che non erano con lei meritano un Sindaco come lei perché sono i calabresi esasperati ma timorosi, sono i calabresi minacciati o collusi, sono i calabresi che bisogna riportare al senso di libertà e autonomia dalle logiche servili della mala politica, del malaffare e della 'ndrangheta. Non tutti siamo nati per cambiare le cose, lei ha deciso di farlo perche' sentiva dentro di sé la spinta a essere un capitano, ad essere un esempio per altri che dopo di lei avrebbero continuato il suo lavoro". "Ma se lei ora abbandona - conclude Anna Laura Orrico - non ci sarà nessun seguito dopo di lei, e la nave con tutto l'equipaggio affonderà e un'altra storia bella e positiva di questa Calabria finirà negli abissi della memoria di tutti coloro che credono che non ci sia nulla qui se non un grande deserto di anime e valori".

    Roma Capitale esprime massima vicinanza al sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta per la vile aggressione mafiosa subìta nei giorni scorsi. Lo afferma Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Mi rendo conto - ha aggiunto - che parlare, soprattutto a distanza, è più facile che stare nelle trincee amministrative del sud, ma nella lotta difficile alla 'ndrangheta non si puo' indietreggiare. Comprendo i timori del sindaco, le pressioni psicologiche sulla sua famiglia e sulla sua attività professionale, le ripercussioni economiche, ma mollare in questo momento significa arrendersi a un'esigua minoranza di barbari che fanno leva sulla paura per portare avanti il proprio disegno criminale. Arrendersi e lasciar stare - prosegue Naccari - sarebbe un messaggio devastante per i tantissimi giovani e studenti che in Calabria stanno portando avanti una battaglia legalitaria senza precedenti contro il cancro calabrese. Il mio invito al sindaco Lanzetta, è quello di continuare ad amministrare, di andare avanti con coraggio e resistere a chi vorrebbe fermare col piombo, con la carta e con gli sguardi malandrini, l'inarrestabile processo di crescita civile che sta maturando in Calabria. Un invito alla resistenza civile e democratica esteso a tutti quegli onesti amministratori calabresi che quotidianamente ricevono minacce e intimidazioni di tutti i tipi. Anche a riflettori spenti, Roma Capitale - conclude la nota - sarà sempre vicina ai numerosi comuni calabresi ed ai tanti amministratori in prima linea contro le cosche mafiose. Uniti alle forze dell'Ordine, alla magistratura, alle forze sociali, politiche e istituzionali di questa regione potremo dare un segnale forte di speranza ai giovani e un futuro libero dal fardello criminale alle future generazioni"

    "La Calabria ha bisogno di vivere una stagione nuova. Lottare contro la criminalità organizzata, la corruzione, i soprusi della 'ndrangheta''. Lo afferma in una nota Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, dopo le dimissioni del sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, che ha lasciato l'incarico dopo aver ricevuto l'ennesima intimidazione. "Il Sindaco di Monasterace - aggiunge - ha tutta la mia solidarietà per quello che è stata costretta a subire. Una donna coraggiosa, che in nome del suo alto senso di legalità e giustizia ha sopportato continue minacce e intimidazioni. Una delegazione di socialisti reggini, andrà a porgere, oggi stesso, alla dottoressa Lanzetta la propria solidarietà e sostegno. E tramite loro la inviterò a partecipare alle celebrazioni del 120 anniversario della nascita del Psi, dove ricorderemo Placido Rizzotto, il sindacalista socialista ucciso per essersi opposto alle prevaricazioni della criminalità"

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