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    Clamoroso flop dei saldi estivi (-13%)

     

     

    Clamoroso flop dei saldi estivi (-13%)

    25 ago 12 A salvare le griffe e le vetrine scintillanti del centro sono stati i turisti: russi, cinesi, coreani e ora anche brasiliani, che non hanno badato a spese. Ma per il resto, il bilancio dei saldi estivi 2012 è da pianto: -13% è la stima di Federazione Moda Italia-Confcommercio a pochi giorni dalla fine dei 60 giorni di vendite scontate. Il calo del 13-15% è una media nazionale che tiene conto dei risultati migliori delle vie della moda nei grandi centri come delle periferie, dove il bilancio è più sconsolante. Nonostante le vendite siano partite da subito con sconti-sprint, fino al 50% e oltre, le famiglie non hanno allargato i cordoni della borsa, anzi la spesa media è calata dai 220 euro del 2007 ai 184 euro di oggi, dice la Fismo-Confesercenti. "Si è molto ridotta anche la quota mensile destinata dalle famiglie all'abbigliamento: dal 6,3% del 2007, si è passati al 5,4% del 2011". A Milano le vendite segnano -9%; Roma si attesta su -15%-20% dopo un iniziale -25%; Firenze e Venezia -13-15%; Napoli -10%. Male l'abbigliamento, un po' meglio le calzature. Lo scenario per le imprese al dettaglio assomiglia intanto a un bollettino di guerra: in un anno e mezzo (da gennaio 2011 al primo semestre 2012), hanno chiuso 19mila negozi di abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie, secondo i dati di Federmoda Italia, a fronte di 10mila aperture. Cresce l'incidenza dei saldi - dice la Fismo - sul fatturato stagionale, toccando quota 40%. Ora si spera nell'ultimo colpo di coda, i saldi dei saldi. "Molti comuni mettono in campo iniziative concordate con le associazioni locali dei commercianti - dice il segretario generale di Federmoda, Massimo Torti - al via quindi notti bianche, lo sbaracco e occasioni di festa". Probabilmente per arginare gli esodi di massa verso gli outlet che hanno puntato su concerti e intrattenimento per rinvigorire le vendite che, anche quest'anno, si profilano vantaggiose. I commercianti puntano ora sulla vanità e sulla voglia autunnale di cambiamento del consumatore italiano. Da troppo tempo il guardaroba, a giudicare dall'esito di parecchie stagioni di saldi precedenti, non viene cambiato: "alla lunga - spera Torti- la voglia di novità prevarrà". Ha giocato anche il fattore caldo. "Quest'anno l'eccezionale durata della stagione ha allungato anche la vita dei saldi - spiega Roberto Manzoni, presidente della Fismo - dopo l'assalto della prima settimana, le vendite dell'abbigliamento hanno avuto una ripresa ad agosto". Sarà per il caldo che i sandali estivi e colorati hanno spopolato, mentre il capino di mezza stagione é rimasto lì. Ma attenzione, avverte Federmoda Italia, "nelle ultime settimane, con sconti oltre il 50%, si possono fare davvero buoni affari con il made in Italy di qualità "

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