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    Sabato 25 Tonino Carotone e la Bandabardò a Lorica

     

     

    Sabato 25 Tonino Carotone e la Bandabardò a Lorica

    24 ago 12 Davvero un grandissimo successo, ieri a Camigliatello, per il primo dei due grandi appuntamenti musicali previsti dal ricco cartellone di “TransumanzeSila Festival” con Luca Madonia, Peppe Voltarelli e il "gran mastro cantaturi" Otello Profazio a fare festa insieme fino a notte fonda. Al riguardo, la soddisfazione dell’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Pietro Lecce, che sottolinea: “Peppe Voltarelli, , grande amico di Transumanze, si conferma ospite desiderato in grado di costruire grazie alle collaborazioni che mette in campo, in questo caso Madonia e Profazio, straordinari momenti di musica che mettono in primo piano sonorità mediterranee. La serata di Camigliatello è stata eccezionale, come il foltissimo pubblico che l’ha seguita e particolarmente apprezzata.” Gli stessi larghi sorrisi sono previsti domani a Lorica, sul lungolago, alle 21,00, una cornice incontaminata scelta ancora una volta dalla Provincia di Cosenza per ospitare l’allegria al seguito di Tonino Carotone e Bandabardò. Il gruppo fiorentino ha un seguito caldo e fedele ad oltranza, ma i loro concerti in Calabria hanno sempre un sapore speciale. Attivi da quasi vent’anni con buona esposizione anche all’estero (il loro leader Enrico “Erriquez” Greppi, alla voce e chitarre, è italo-francese), la "banda" ha pubblicato sin qui una decina di album con una freschezza compositiva inebriante, che dal vivo accentua una vena picaresca che ne fa un ensamble dalla personalità incomparabile. La loro è una musica popolare con influssi mediterranei di ogni tipo. Si può dire che hanno proseguito quello che un altro grande talento come Manu Chao, ha mostrato più o meno al tempo in cui hanno iniziato. E’stato proprio Manu Chao a fare da filo conduttore qualche anno fa tra la Banda e Tonino Carotone, che proprio con lui aveva lavorato a Barcellona, scrivendo le sue prime canzoni e che per lui nutre un rispetto assoluto. “ Tonino, io lo chiamo Maestro- si è trovato a dire- è un lucido visionario fin delle avventure immaginarie di “Kojon Prieto” e i "Guajalotes". Loro erano senza alcun dubbio il gruppo migliore di illuminati e 'illuminatori', musicisti e pistoleri, in giro per il paese. Senza di loro forse anch'io mi sarei trovato a fare altro." Da allora a qui l’eccentrico Tonino ha fatto molta strada raccogliendo gloria ed onorificenze anche dalle nostre parti. La sua musica è una allegra mescolanza fra la torcida spagnola e le intramontabili canzoni italiane degli anni '60. Del resto anche il suo nome allude chiaramente a Renato Carosone. Con gente di tale consistenza sul palco è difficile prevedere una scaletta vera e propria. La banda probabilmente eseguirà tutto quello che piace ai fans mentre Tonino Carotone oscillerà fra Paoli, Rascel, Celentano e Rita Pavone e le sue cose, fra cui la celeberrima “Me cago en el amor”, con una girandola di duetti e altre possibili sorprese. Carotone manda a dire agli amici calabresi che anche se è un mondo "difficile", l’amore potrà sempre salvare il mondo e, nel frattempo, si potrà provare a divertirsi con le canzoni e la musica. Proprio quanto succederà a Lorica. A precedere Tonino Carotone e Bandabardò, i Tamburinari della Sila.

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