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    Controlli della Gdf su giochi e scommesse, iregolare il 20%

     

     

    Controlli della Gdf su giochi e scommesse, iregolare il 20%

    22 ago 12 Oltre 2000 esercizi controllati e più di 400 violazioni contestate: centinaia i videopoker illegali e decine i centri di scommesse non autorizzati. E' il bilancio di un piano straordinario di controllo della Guardia di Finanza nel settore giochi e scommesse scattato nell'ultima settimana delle Olimpiadi: il 20% degli esercizi è risultato irregolare. Le verifiche delle Fiamme Gialle hanno interessato tutto il territorio nazionale. Nel dettaglio, sono stati 2.088 gli esercizi controllati e 417 le violazioni contestate: sequestrati 233 videopoker illegali e 74 centri di scommesse non autorizzati, 185 persone denunciate. Nel corso delle verifiche iniziate l'ultima settimana dei Giochi Olimpici e proseguite nei giorni scorsi, i finanzieri hanno verificato l'iscrizione degli esercizi nell'apposito elenco, il possesso delle autorizzazioni, l'integrità degli apparecchi da gioco, il loro collegamento alla rete dei Monopoli e l'identità dei giocatori, anche con riferimento alle norme a tutela dei minori. La collaborazione tra Guardia di Finanza ed Amministrazione dei Monopoli di Stato ha permesso di incrementare l'efficacia dei controlli, anche grazie al potenziamento delle banche dati: il collegamento in rete permette, infatti, di monitorare il corretto funzionamento di ogni apparecchio e di intervenire, quindi, in caso di anomalie. I fenomeni illeciti maggiormente diffusi sono risultati l'alterazione e la manomissione degli apparecchi da gioco, l'abusiva raccolta di scommesse sportive mediante agenzie clandestine, anche per conto di allibratori esteri privi di autorizzazione, le lotterie fasulle e i siti di gioco artificiosamente collocati all'estero per sfuggire ai controlli ed alle imposte. L'attività della Guardia di Finanza a tutela del gioco legale segue tre specifiche linee d'azione: contrastare l'evasione, considerate le ricadute negative del gioco illegale sul gettito fiscale complessivo; tutelare il mercato, affinchè gli operatori onesti non subiscano la concorrenza sleale di coloro che non rispettano le regole; garantire i consumatori da proposte di gioco pericolose, non autorizzate dallo Stato.

    2300 violazioni. Dall'inizio dell'anno la Guardia di Finanza ha eseguito oltre 7.000 controlli nel settore dei giochi e delle scommesse, riscontrando 2.358 violazioni, con il sequestro di 2.010 apparecchi da gioco e 1.059 punti clandestini di raccolta delle scommesse. Questi i dati sull'attività annuale forniti dalle Fiamme Gialle, che negli ultimi giorni ha intensificato le verifiche attraverso un piano straordinario scattato nell'ultima settimana dei Giochi Olimpici di Londra.

    Dall'associazione-bisca ai prestanome. alla bisca clandestina "travestita" da centro culturale alle puntate illegali su conti intestati a "prestanome". Sono alcuni dei casi più eclatanti scoperti dagli uomini della Guardia di Finanza nel corso dei controlli eseguiti su tutto il territorio nazionale nel settore giochi e scommesse a partire dall'inizio dell'anno, con una serie di verifiche più serrate scattate sotto Olimpiadi. A Roma, ad esempio, è stata scoperta una bisca clandestina nella sede di un'associazione culturale. Quando i finanzieri hanno fatto irruzione, hanno trovato ai tavoli da gioco ed ai videopoker giovani e pensionati di età tra 18 e 60 anni. Il circolo è stato sequestrato ed il gestore, un pluripergiudicato per associazione a delinquere, denunciato. A Padova, invece, un'associazione sportiva, che nascondeva una bisca clandestina con videopoker illegali, era stata posizionata a poca distanza da una sala da gioco autorizzata. Il gestore della bisca attraeva i giocatori promettendo puntate illimitate e premi immediati in denaro, tant'è che sono state contestate anche numerose violazioni alle recenti norme che limitano i pagamenti in contanti a 1.000 euro. In provincia di Bari, con l'operazione "fatal bet", sono stati sequestrati 30 esercizi, tra centri scommesse non autorizzati e punti vendita di gioco on-line che, invece, raccoglievano puntate illegali su conti intestati a "prestanome". I 64 responsabili sono stati tutti denunciati. Le Fiamme Gialle di Sassari, invece, hanno passato al setaccio i centri scommesse della provincia dopo che un reparto territoriale ne aveva individuato uno collegato ad una rete illegale: 29 centri sono stati sequestrati e 30 gestori denunciati.

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