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    Dal mar Ionio un nuovo tesoro dell'antichità

     

    Altri resti tra gli scogli

     

    Dal mar Ionio un nuovo tesoro dell'antichità. Domani imemrsioni dei CC

    21 ago 12- Il mar Ionio al largo della Calabria riserva ancora sorprese archeologiche e, a 40 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, torna a regalare alla storia contemporanea un vero e proprio tesoro dell'antichità. A Capo Bruzzano, tra Africo e Bianco, il mare ha fatto riaffiorare l'effige di un leone in bronzo mentre, nella sua profondità, conserva una statua bloccata dagli scogli, inizialmente scambiata per un'armatura, ed un'antica nave. A ritrovare l'effige del leone in bronzo è stato un appassionato di immersioni, Leo Morabito, mentre a distanza di circa trecento metri, altri due sub, Bruno Bruzzaniti e Bartolo Priolo, hanno individuato la statua e l'antica nave. Inizialmente i due sub hanno pensato che si trattasse di un'armatura in bronzo e rame ma le verifiche compiute oggi fanno propendere verso l'ipotesi di una statua. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza si sono recati ad Africo dove hanno raccolto le testimonianze e per prendere in consegna il leone di bronzo che è stato portato alla Soprintendenza ai beni archeologici. I tre sub hanno raccontato che nell'area del ritrovamento del leone di bronzo il fondale è tappezzato da pezzi di vasi di ceramica multicolore ed a poca distanza si intravede una statua bloccata dagli scogli. La prima ipotesi è che i reperti ritrovati appartenessero al carico di una nave affondata proprio davanti alle coste calabresi. Il luogo ed il periodo di quest'ultimo rinvenimento, avvenuto proprio pochi giorni dopo l'anniversario dei 40 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace, il 16 agosto 1972, fa sperare che ci si trovi di fronte ad una nuova ed eccezionale scoperta. Da domani mattina i carabinieri del Gruppo sommozzatori di Messina si immergeranno per capire cosa si nasconde realmente sul fondale. L'area del ritrovamento, intanto, è stata interdetta alla navigazione ed è vigilata da una motovedetta della Capitaneria di porto di Reggio Calabria. E' entusiasta Bruno Bruzzaniti mentre racconta i momenti in cui si è tuffato in acqua ed ha visto "una statua - racconta - che si trova incagliata tra gli scogli. Poco lontano sono riuscito poi a scorgere una pezzo di nave. Le maree però coprono tutto". E' visibilmente soddisfatto anche Leo Morabito, il sub che è riuscito a riportare alla luce il leone di bronzo. "A me piace il mare - racconta - e amo andare a pesca. Mentre ero in acqua ho notato qualcosa di strano e quindi, incuriosito, mi sono avvicinato e sono riuscito a tirare fuori questa meravigliosa opera d'arte". L'effige del leone è alta circa cinquanta centimetri e pesa una quindicina di chilogrammi. "Stamane - aggiunge Morabito - abbiamo consegnato il leone ai carabinieri. Noi pensiamo di aver fatto una cosa positiva per la nostra Calabria". Sul ritrovamento in serata è intervenuto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il quale ha ricordato che "il mare che bagna le coste calabresi continua a regalarci altri importantissimi e preziosi reperti".

    Leone portato in sovrintendenza dai CC del NTPC. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza hanno preso in consegna il leone di bronzo trovato al largo della costa di Africo. Il reperto archeologico è stato poi portato alla soprintendenza ai beni archeologici della Calabria, che dovrà effettuare gli accertamenti. Nel corso della mattinata i carabinieri hanno sentito i tre sub che hanno ritrovato il leone in bronzo e che hanno avvistato altri reperti a duecento metri di distanza. Nella zona in cui è stato ritrovato il leone di bronzo uno dei tre sub, Bruno Bruzzaniti, ha raccontato di aver visto la punta di una nave che poi è stata coperta dalla sabbia per effetto della marea. A duecento metri di distanza c'é stato un secondo avvistamento di reperti. Inizialmente si pensava ad una armatura, ma, sulla base di altri accertamenti, non si esclude che si tratti di una statua. Sul leone di bronzo saranno avviati a breve gli accertamenti tecnici per stabilirne la provenienza e l'epoca.

    Da domani ispezioni CC sub. Da domani mattina i carabinieri del gruppo sommozzatori di Messina inizieranno l'ispezione dell'area della scogliera di Capo Bruzzano, al largo della costa jonica calabrese, tra Africo e Bianco, dove è stato trovato il leone di bronzo e sono stati avvistati una statua ed una nave. I sommozzatori arriveranno in zona già in serata ed avranno la possibilità di visionare le immagini registrate nei primi sopralluoghi effettuati oggi pomeriggio. I tre sub che hanno trovato il leone di bronzo hanno accompagnato sul posto i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico, che a loro volta si sono immersi in acqua per la prima ispezione. Le verifiche in mare dei sommozzatori dei carabinieri inizieranno domani di prima mattina. L'area è costantemente controllata da una motovedetta della Capitaneria di porto di Reggio Calabria.

    Scopelliti "Una scoperta stupenda". "Il mare che bagna le coste calabresi continua a regalarci altri importantissimi e preziosi reperti". Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. "Una effige in bronzo di un leone - aggiunge - è già venuta alla luce e la vicinanza del reperto al relitto di una nave nel luogo del ritrovamento potrebbe riservare all'archeologia marina della nostra regione altre stupende scoperte che mostreremo con orgoglio nel nuovo museo di Reggio Calabria. Seguiamo con attenzione ogni fase del recupero affidata ai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale sapendo che il Mar Ionio, che già quarant'anni fa ci ha regalato i bellissimi Bronzi di Riace, ci riserverà qualche altra sorpresa da aggiungere all'immenso mosaico della ricca storia della nostra terra".

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