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    Lucifero arrivato in Calabria, temperature a 37 gradi

     

     

    Lucifero arrivato in Calabria, temperature a 37 gradi. Cosenza la provincia più bollente

    21 ago 12 L'arrivo di Lucifero ha prodotto i suoi effetti anche in Calabria, con temperature ben al di sopra della media e punta massima di 37 gradi a Torano Castello, nel cosentino, la provincia più calda. Nel capoluogo, infatti, la temperatura ha raggiunto i 35,2 gradi, ma la percezione di calore avvertito è stata ancora maggiore a causa dell'umidità. Sopra i 30 anche a Catanzaro (32,5) e Reggio Calabria (32), mentre le città più "fresche" sono state Crotone (28,6) e Vibo (27).

    In montagna si avverte meno. Il gran caldo, ma anche le bellezze naturali e le tante attrazioni messe in campo da amministrazioni locali e operatori turistici, hanno attirato anche quest'anno in montagna tanti turisti, ma complessivamente meno rispetto agli anni passati. "Tutto sommato le persone si muovono - commenta Sandro Lazzari, presidente dell'Anef, Associazione degli esercenti funiviari - anche se sono diventate molto attente al risparmio: vogliono un buon servizio ma cercano alberghi più economici, di categorie più basse rispetto a quelle in cui andavano un tempo, fanno attenzione alle previsioni del tempo e soggiornano per un numero di giorni inferiore anche se magari tornano più volte durante l'anno. Insomma, vogliono minimizzare i rischi e ottimizzare la spesa. E' presto tuttavia per fare bilanci e poi speriamo anche in un buon settembre". Intanto nelle località di montagna continuano a tenersi manifestazioni, sagre, eventi per grandi e piccoli. A Courmayeur, per esempio, è in corso "Il festival delle nuove vie", maratona culturale che sta portando alle pendici del Bianco scrittori, giornalisti, reporter di viaggi, alpinisti e artisti, ambasciatori di nuove idee, racconti e punti di vista sulla realtà e sull'immaginario. Tra La Thuile e Courmayeur, proseguono le attività gratuite, rivolte a bambini tra i 7 e i 12 anni che prevedono laboratori didattici ed escursioni alla scoperta ludica ed interattiva di problemi e dei rischi connessi con l'ambiente di montagna. Sempre Valle d'Aosta, da giovedì a domenica 26 agosto, Arnad ospiterà la "Festa del lardo": quattro giorni per celebrare, tra musiche e danze, laboratori del gusto e mercatini l'unico lardo europeo a denominazione di origine protetta. La festa si svolge in località la Keya. Non mancano in Valle d'Aosta le proposte per i più piccoli: costruire una trottola, tessere i tipici drap, creare degli strumenti musicali, ma anche avere una "mucca per amica", ripercorre la storia dell'uomo e delle sue scoperte sperimentando le emozioni degli archeologi, imparare i piccoli segreti che fanno grande anche un cuoco bambino. Rimanendo sulle Alpi, ma andando verso est, per gli amanti dello sport, la novità dell'estate 2012 si chiama Dolomiti SuperSummer, versione estiva del Superski. Cento impianti di risalita aperti d'estate e 100 attrazioni in quota sono pensate per tutta la famiglia tra sport, proposte wellness e gastronomiche. In Val Gardena, dal 2 settembre partono le "Settimane autunnali ladine" che si svolgeranno a Santa Cristina e saranno dedicate a "Gusto e cultura": si tratta di dimostrazioni di scultura, concerti, escursioni gastronomiche, serate folcloristiche, relazioni e degustazioni di piatti tipici in baite e ristoranti. Inoltre, la 'Settimana escursionistica', dal 2 al 7 settembre, è un pacchetto che prevede ogni giorno una gita diversa con le guide escursionistiche della valle. Diversi i livelli di difficoltà. Infine c'é Cortina d'Ampezzo con una lunga estate culturale con oltre 200 eventi e 7 mostre in programma fino a settembre. E da Cortina arrivano dati abbastanza rassicuranti sulla stagione turistica. "Non è un periodo facile per nessuna località - spiega il sindaco della località ampezzana, Andrea Franceschi - soprattutto per la flessione dei turisti italiani, ma i primi dati 2012 sono inequivocabili: Cortina e il Veneto hanno scongiurato la crisi. L'offerta turistica della nostra montagna ha saputo affrontare le difficoltà e interpretare il cambiamento nei flussi turistici. Cortina, in particolare, ha saputo offrire più montagna, più sport, più cultura".

    Italia nella morsa del caldo. L'Italia è in pieno nella morsa di Lucifero, il settimo e più forte anticiclone africano di questa torrida estate che secondo alcuni climatologi è conseguenza del riscaldamento globale. Tra oggi e giovedì la fase più acuta con una escalation di città a bollino rosso. Ma domenica è in arrivo la perturbazione Beatrice che porterà un calo di temperature con temporali al nord e al centro. Oggi il livello massimo di rischio caldo secondo il ministero della Salute è per otto città (Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Roma, Torino e Viterbo), ma domani crescono i centri urbani a bollino rosso. E' previsto per 11 città (tutte quelle a rischio oggi tranne Genova, ma si aggiungono Milano, Perugia, Rieti e Verona), giovedì sale invece a 12 (non più a Torino ma in aggiunta ci sono Frosinone e Latina). "Oggi e domani saranno i giorni più caldi al centronord", spiega ilmeteo.it. Il Piemonte boccheggia con temperature percepite fino a 43 gradi. Il caldo avvertito nelle Marche tocca invece i 40 gradi e in Emilia Romagna c'é una nuova allerta della Protezione civile fino a sabato. Le temperature elevate di questi giorni hanno inoltre causato l'aumento dei livelli dell'ozono in Alto Adige. Ed è stato il caldo a provocare l'incidente, in cui ieri ha perso la vita sul Gran Paradiso un uomo di 45 anni di nazionalità slovena, impegnato in una scalata. L'alpinista è infatti precipitato quando un ponte di neve, instabile per il gran caldo, ha ceduto sotto il suo peso. L'afa si fa sentire pure in Calabria con temperature sopra i 37 gradi in alcune zone, ed è allerta per tre giorni in Campania con temperature che potrebbero sfiorare i 39 gradi. A Capri è emergenza idrica, con la possibilità di uno stop notturno dell'erogazione di acqua. Il Bioparco di Roma cerca invece di rinfrescare gli animali distribuendo ghiaccioli a base di carne e frutta. Da domenica finalmente l'Italia troverà un po' di refrigerio con la perturbazione Beatrice, che porterà cali di temperature e temporali al nord ma anche in Toscana, Umbria e Lazio. Ma se dal prossimo fine settimana Beatrice metterà fine alla prolungata siccità e all'allarme incendi (che quest'anno hanno ridotto in cenere quasi 35 mila ettari, una superficie doppia rispetto al 2011) nei campi bisognerà tenere alta l'attenzione sul possibile rischio di dissesto idrogeologico "che può essere innescato dai temporali che seguono periodi di secca così lunghi". E' questo il monito della Cia, la Confederazione italiana agricoltori. "Da una parte sicuramente la pioggia è una manna dal cielo per un settore piegato dalla siccità che ha provocato danni per 1,2 miliardi di euro - spiega l'associazione -. Dall'altra però l'alternarsi di situazioni climatiche estreme può creare ulteriori problemi in campagna. Bisognerà tenere alta l'attenzione".

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