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    Oggi 40 incendi in Calabria, canadair su 2 roghi

     

     

    Oggi 40 incendi in Calabria, canadair su 2 roghi

    21 ago 12 Sono stati una quarantina gli incendi in Calabria su quattro dei quali sono intervenuti un canadair e elicotteri della protezione civile regionale. Le fiamme sono tornate anche nella zona di Longobucco, nel Parco della Sila, in un'area diversa da quella interessata nei giorni scorsi. Paura ma nessun danno, per un rogo divampato a Gimigliano, nel catanzarese, vicino al Santuario della Madonna di Porto e ad una casa di riposo per anziani e spento dai vigili del fuoco.

    Incendi in tutta Italia. Complici le temperature record di questi giorni, continua la tragedia degli incendi boschivi: ieri sono stati 127 e sono divampati in tutta Italia. La giornata è stata particolarmente nera in Campania dove sono divampati 32 roghi ma le fiamme hanno interessato anche la Calabria, dove sono stati registrati 27 incendi, la Basilicata con 18, la Toscana con 12 e il Lazio con 11. La province più colpite dalle fiamme sono Salerno con 21 roghi, Matera e Catanzaro con 11, Cosenza con 9, Potenza con 7 e Caserta con 6 incendi. Sono arrivate al Numero di Emergenza ambientale 1515 un totale di 226 segnalazioni di incendi. Oggi le richieste di intervento aereo sono state 33. In Campania sono circa 1490 gli ettari di vegetazione distrutti dalle fiamme dal primo agosto a fronte dei 1600 ettari andati a fuoco nell'intero mese di agosto dello scorso anno. Non si placano gli incendi, soprattutto nel salernitano, e oggi non é stata risparmiata la Costiera Amalfitana. In giornata intanto un sessantenne è stato fermato dagli agenti del Corpo forestale dello Stato perché sospettato di aver appiccato un incendio a Lauro, nell'Avellinese, dove ieri é morto un operaio della società regionale Sma, Michele Ciglione. E' stato invece scarcerato Valerio Acampora, 29 anni, incolpatosi per 'coprire' il fratello Gianluca, 25: la sua confessione serviva a salvare dal carcere il fratello, vero responsabile dell'incendio lungo la strada del Cristo, nel grossetano. Stamane un incendio è divampato in una vasta area nelle vicinanze di Sistiana (Trieste) ed ha raggiunto la linea ferroviaria Venezia-Trieste, causandone la chiusura, e parte dell'autostrada A4 che è stata chiusa in direzione di Venezia. Solo in tarda mattinata è stato riaperto il traffico ferroviario sulla linea Venezia-Trieste che era stato sospeso nella tratta tra Monfalcone e Trieste. In sostituzione dei convogli, che sono stati fermati a Monfalcone, Trenitalia ha attivato, da subito e per tutta la mattina, servizi sostitutivi con autobus per i collegamenti con Trieste. Diversi ettari di macchia mediterranea e pineta sono stati distrutti anche in Liguria da un incendio divampato la notte scorsa a Levanto, in località Legnaro, sul monte Bardellone. L'incendio, ancora attivo, nel corso della giornata si è esteso e ha già distrutto 10 ettari di vegetazione. E' stato richiesto l'intervento di due Canadair. Sono poi all'opera il Corpo Forestale dello Stato, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile regionale per domare l'incendio divampato domenica scorsa sul monte Tenetra, a Cantiano (Pesaro Urbino). Finora sono andati in fumo circa 70 ettari di superficie, di cui un terzo boscata di latifoglie miste e due terzi di prato-pascolo. La zona, molto impervia, è difficilmente raggiungibile con gli automezzi antincendio. Un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato nel primo pomeriggio nella pineta di Collebrincioni, a Nord dell'Aquila, a poche decine di metri dall'ex discarica della Cona. A causa dell'incendio è stata chiusa al traffico la strada provinciale per Collebrincioni. Sono stati una quarantina, oggi, gli incendi in Calabria su quattro dei quali sono intervenuti un Canadair e elicotteri della protezione civile regionale. Le fiamme sono tornate anche nella zona di Longobucco, nel Parco della Sila, in un'area diversa da quella interessata nei giorni scorsi. Intanto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli parlando a Sky tg24 ha lanciato l'allarme: "Con i fondi previsti nel 2013 non si potranno garantire i servizi dei canadair contro gli incendi". Per Gabrielli, comunque, quando si interviene con i Canadair é già tardi: il danno provocato dall'incendio è ingente. Si deve prima intervenire con una "seria attività di prevenzione" sul territorio. Ma per risolvere il problema alla radice, ha aggiunto, si deve "lavorare più sulla cultura, sul coinvolgimento della gente, è molto più faticoso ma molto più concreto". Sono alla mercé dei piromani circa 300mila ettari di bosco, abbandonati per effetto della chiusura delle aziende e ora senza la presenza di un agricoltore che possa svolgere attività di valorizzazione e di protezione, sostiene Coldiretti. Infine la Cia, la Confederazione italiani agricoltori, mette in guardia: con l'arrivo della burrasca di fine agosto finalmente le campagne italiane troveranno un po' di refrigerio, scongiurando il pericolo roghi, che quest'anno hanno ridotto in cenere quasi 35 mila ettari, una superficie doppia rispetto al 2011. Ma se dal prossimo fine settimana "Beatrice" metterà fine alla prolungata siccità e all'allarme incendi, nei campi bisognerà tenere alta l'attenzione sul possibile rischio di dissesto idrogeologico, che può essere innescato dai temporali che seguono periodi di secca così lunghi.

    2 interventi canadair. Il Dipartimento della Protezione civile fa sapere che prosegue l'impegno dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, impiegati anche oggi, fin dalle prime luci dell'alba, nelle operazioni di spegnimento di 33 incendi boschivi che hanno visto l'intervento dei mezzi aerei in supporto alle operazioni svolte dalle squadre a terra su tutto il centro-sud del Paese. E' ancora dalla Campania che arriva il maggior numero di richieste, 10, al Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione Civile. A seguire, 6 richieste dal Lazio, 4 dalla Sicilia, 3 dall'Umbria e dall'Abruzzo e 2 dalle Marche. Basilicata, Calabria, Liguria, Puglia e Sardegna hanno inviato una richiesta ciascuna. L'intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei fin dalle prime luci dell'alba ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 11 roghi. A causa dell'alto numero di roghi, nonostante il dispiegamento di tutte le risorse disponibili e il forte impegno a cui sono stati chiamati oggi gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri, non è stato possibile garantire, per il momento, l'invio dei mezzi aerei su alcuni incendi. Al momento stanno operando undici Canadair, sette Fire-Boss e tre elicotteri, due S64 e un AB412: il lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguirà finché le condizioni di luce consentiranno di effettuare le operazioni in sicurezza. Il Dipartimento di Protezione civile ricorda che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da mano umana, a causa di comportamenti superficiali o, spesso purtroppo, dolosi e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente ai numeri di telefono d'emergenza 1515 o 115 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise - conclude il Dipartimento di Protezione Civile - si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all'ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l'incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva

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