NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Intimidazione Sindaco Polistena, reazioni

     

     

    Intimidazione Sindaco Polistena, reazioni

    18 ago 12 "Tutta la mia solidarietà e vicinanza al Sindaco di Polistena ed alla sua famiglia". Lo afferma, in una nota, Agazio LOIERO, di Mpa-Ad, commentando l'intimidazione subita da Michele Tripodi e dai suoi familari. "Un gesto vile - aggiunge Loiero - che suscita tutta la mia indignazione. A Michele, Mommo e Michelangelo Tripodi il mio invito andare avanti con la determinazione di sempre, per affermare il diritto alla legalità, in difesa di un territorio, il nostro, che purtroppo registra una crescente crescita delle intimidazioni ai danni dei pubblici amministratori".

    "C'é il ruolo istituzionale e c'é il ruolo di cittadino di questa Terra. Ad ambedue mi appello e mi faccio forza per scrivere, ancora una volta, sull'ennesimo atto di vigliacca delinquenza, che poco ha di calabrese, perpetrato ai danni del giovane sindaco di Polistena, Michele Tripodi". Lo afferma, in una nota, l'assessore alla Legalità della Provincia di Reggio Calabria Eduardo Lamberti Castronuovo. "I calabresi - prosegue - non sono vigliacchi. Non intimidiscono chi opera nell'interesse pubblico. Sia esso rosso, bianco o nero. Non terrorizzano la famiglia di chi trascorre il suo tempo in favore della gente, cerca di aumentare la qualità della vita quotidiana , ama la sua città e la serve come meglio sa. Chi ha confezionato il rudimentale ordigno destinato al Sindaco Tripodi ed addirittura alla sua famiglia ed ai suoi parenti, è solo un delinquente comune, degno delle patrie galere e del disprezzo totale di tutti coloro che si sentono orgogliosamente calabresi. Probabilmente può essere nato in uno qualunque dei nostri paesi ma evidentemente non ha assorbito la classe, la cultura popolare, lo stesso calore umano di cui gli abitanti di questa nostra Terra sono elargitori a piene mani. La famiglia Tripodi è impegnata in politica. Bene o male il giudizio è del popolo, non di coloro che si nascondono o peggio di coloro cui viene impedito di continuare a governare attraverso politici (ma sono poi tali?) corrotti che, sotto mentite spoglie, vorrebbero amministrare il malaffare, forti di connivenze, spesso in alto loco. E' il momento di sovvertire questo sporco andazzo. La gente collabori con i tutori dell'ordine, segnali ogni anomalia ed ogni forma di sopruso. Non lasci soli gli amministratori. Senza la collaborazione, che non é delazione ma difesa dei propri diritti, i vigliacchi non saranno mai scoperti".

    "Gli ignoti attentatori della notte hanno messo a segno un ennesimo attentato intimidatorio. Guarda caso l'attentato intimidatorio è stato realizzato proprio la notte prima del dibattito organizzato, nell'ambito della "Festa di Rinascita" dalla locale Sezione del Pdci sul tema della "Legalità''". Lo afferma, in una nota, la segreteria provinciale del Pdci di Reggio Calabria. "La chiave di lettura di tanti attentati - prosegue la nota - probabilmente stà proprio nell'impegno che stà profondendo l'Amministrazione per rendere reale il concetto di legalità. Un'Amministrazione che vuole tracciare una linea netta di demarcazione tra la città onesta e la 'ndrangheta; tra la citta' civile e la barbarie, perché simili gesti non possono che essere relegati nell'alveo della barbarie rappresentano un residuo della preistoria sono azioni fuori tempo, inammissibili in una società civilizzata. E lo fa con le scelte amministrative; tante e tutte orientate verso il miglioramento della città; come l'adesione alla Suap, l'assorbimento all'interno dell'Amministrazione del sistema di raccolta dei rifiuti; ma anche e non ultimo la scelta di difendere l'ospedale polistenese al quale la città è legatissima. Un filo invisibile peraltro lega la storica Amministrazione di Mommo che ha voluto pervicacemente l'Ospedale e la nuova Amministrazione che lo vuole difendere. E' chiaro che un simile percorso non sta bene alla delinquenza organizzata, ed a chi gli dà sostegno, la così detta zona grigia, che invece ostacola ogni processo di sviluppo e di miglioramento dei nostri paesi. Crediamo che vista la accentuazione degli attentati occorra un'azione più forte e più corale con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni dello Stato. Ma occorre anche una risposta più corale che necessariamente deve venire dalle forze politiche, delle organizzazioni sindacali, e dalle associazioni presenti nel territorio che sappiano accompagnare l'azione delle Amministrazioni e costituire intorno a loro una vera cintura di civiltà e di democrazia".

    "Di fronte a episodi gravi, come l'attentato subito dal sindaco di Polistena, è necessario unirsi e mettere in secondo piano le divergenze politiche e le differenti opinioni". Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio comunale di Gioia Tauro, Domenico Cento. "A Michele Tripodi - aggiunge - esprimo, a titolo personale e a nome del Consiglio comunale di Gioia Tauro che ho l'onore di presiedere, la massima vicinanza e grande solidarietà. Quando la 'ndrangheta si manifesta in maniera cosi' minacciosa, lo Stato, le Istituzioni e la società civile devono rispondere con altrettanta forza. In queste situazioni esistono due sole categorie: le persone oneste e per bene e i criminali. Le persone oneste devono stringersi intorno al sindaco di Polistena e a tutti gli amministratori minacciati per non farli sentire soli e spingerli ad andare avanti sulla strada del cambiamento e della legalità".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore