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    Mare di Calabria, scoppia la polemica

     

     

    Mare di Calabria, scoppia la polemica. Legambiente difende i suoi dati, Gentile chiede intervento Ministro

    18 ago 12 Diventa un vero e proprio battage politico la questiene che riguarda il mare di Calabria dipinto a tinte fosche da Legambeinte attraverso i dati presentati da Goletta Verde qualche giorno fa. Mentre su facebook la polemica e diventata rovente a colpi di fotografie e filmati pubblicati da chi sta trascorrendo le vacanze nella nostra regione con acque cristalline alternate a chiazze di sporcizia galleggianti, il dibattito tocca il mondo della politica con diverse prese di posizione:

    Sindaco Scilla "Dati non veritieri". "Da sindaco di Scilla sono oltremodo rammaricato e sconcertato per la campagna e sui dati falsi comunicati sul mare calabrese". Lo ha affermato, in una dichiarazione, il sindaco di Scilla, Pasquale Caratozzolo. "Sfido chiunque - ha aggiunto - a verificare personalmente lo stato di salute del mare a Scilla. Un mare pulito, limpido e trasparente. Giornalmente, io che vivo il paese e sto in mezzo alla gente, ricevo decine e decine di testimonianze di turisti italiani e stranieri sulla vivibilità del nostro mare".

    Sindaco Reggio "Tutelare la Calabria". "In un Paese come l'Italia, in cui il mare dovrebbe rappresentare la risorsa principale, occorre indubbiamente porsi il problema dello stato di salute delle nostre acque che certamente scontano un deficit culturale rispetto ai problemi legati all'ambiente". Lo afferma il sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena. "Fortunatamente - aggiunge - in Calabria l'attuale governo regionale ha fatto una precisa scelta di campo stanziando, di recente, ingenti risorse nel settore della depurazione: spetterà adesso agli amministratori locali e alla classe dirigente saper cogliere al pieno questa storica opportunità. Detto questo, non posso non evidenziare come i dati rilevati e diffusi da Goletta Verde (così come la debole quanto incompleta nota odierna) lasciano perplessi e generano forti dubbi sulla credibilità dell'associazione. I tempi di pubblicazione dei dati, le modalità di rilevazione, le analisi degli stessi appaiono infatti discutibili". "E' da condividere e supportare - conclude Arena - l'intenzione del governatore Scopelliti di tutelare l' immagine della nostra regione anche e soprattutto in considerazione delle gravi ripercussioni che il comunicato di Goletta Verde rischia di avere sull' economia del comparto che, oggi, vive prevalentemente del turismo balneare".

    Vicepresente Legambiente. "I dati presentati da Goletta Verde sono la conferma scientifica di quello che tanti cittadini e turisti vedono spesso in mare in Calabria con i loro occhi e dipingono una situazione che il Governatore Scopelliti e l'assessore Pugliano conoscono molto bene". Così Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente, replica al presidente della Regione Calabria e all'assessore all'Ambiente che hanno ipotizzato azioni legali contro l'associazione ambientalista per l'assegnazione della 'maglia nera' alla regione per le condizioni d'inquinamento del mare. "Noi - aggiunge - non abbiamo mai parlato di balneazione, perché la competenza su questo è di Arpacal, ma di un rilevante inquinamento da scarichi fognari non depurati che spesso arriva a mare dalle foci di fiumi e canali. L'obiettivo della nostra campagna non è un segreto: quello di cui vogliamo parlare è la mancata depurazione, tema troppo spesso taciuto dalle istituzioni, che è stato oggetto di pesanti scandali nel passato in Calabria e che invece sarebbe il punto di partenza per tutelare non solo il mare e la salute dei bagnanti ma anche l'economia turistica e costiera. Stupisce invece che il Governatore e l'assessore si stupiscano di quello che denuncia Goletta Verde. Secondo i dati dell'Istat, infatti, in Calabria quasi due milioni di abitanti non sono serviti da un adeguato sistema di depurazione e scaricano i loro reflui fognari direttamente nei fiumi e nel mare". "Vale la pena ricordare - dice ancora Ciafani - che sono 18 i comuni calabresi che hanno contribuito alla condanna del nostro Paese da parte della Corte di giustizia europea per il mancato adeguamento alla Direttiva europea del 1991 sul trattamento dei reflui. I dati di Legambiente possono anche non piacere, ma la si smetta di prendersela con chi solleva il problema. Piuttosto lo si risolva una volta per tutte. La mancata depurazione di tanti comuni in Calabria esiste da troppo tempo senza che siano stati presi interventi risolutivi da parte degli enti locali". "Ci sembra ridicolo, inoltre - sostiene Ciafani - insinuare che i dati di Goletta Verde siano concepiti addirittura per spostare i flussi turistici. Semmai il nostro lavoro serve anche a tutelare il turismo da questi problemi che lo minacciano seriamente. Non è vero poi che sono stati prelevati campioni solo alle foci. In attesa della prossima stagione turistica ci auguriamo che la Regione Calabria non perda tempo e soldi in inutili contestazioni giudiziarie e non scarichi la responsabilità sui Comuni inadempienti, ma si metta all'opera con solerzia per guidare gli enti locali senza depuratori fuori dalla crisi, grazie a investimenti concreti e trasparenti dei fondi Cipe e dei fondi regionali".

    Gentile "Campagna contro Calabria". "Sosteniamo l'azione del presidente della Regione Calabria, Scopelliti, contro questa vergognosa campagna condotta per screditare una regione che oggi ha un mare pulito ed è ritornata al suo antico splendore". Lo afferma, in una nota, il senatore Antonio Gentile facendo riferimento alla dichiarazione con cui Scopelliti ha riferito che sta valutando azioni legali contro Legambiente, contestando i dati di Goletta verde che ha assegnato alla regione la 'maglia nera' per le condizioni del mare. "La sicumera con la quale queste associazioni - aggiunge Gantile - tranciano giudizi superficiali, atteggiandosi ad agenzie di rating, ha il solo scopo di indirizzare il turismo last minute, particolarmente utilizzato in questo periodo di crisi economica, verso le regioni del centro-nord. Ma noi siamo stufi di sopportare aggressioni che offendono la realtà. A qualche stratega apprendista stregone non saranno piaciuti i dati di Federalberghi che vedono la Calabria come meta turistica preferita dagli italiani. Così come non sono piaciute le campagne intelligenti della Regione, che sono state supportate dal grande lavoro con i Comuni. Oggi i depuratori funzionano e la gente lo vede e lo sa". "Manderemo le analisi dell'Arpacal, che è un ente pubblico e non una goletta qualsiasi - conclude Gentile - al ministro Gnudi, che non può fare il Ponzio Pilato e ha il dovere di difendere una regione che è ritornata ad essere una delle più belle del Mediterraneo".

    Devo purtroppo registrare, afferma Antonio Iaconetti coordinatore regionale di Fare Ambiente, la totale assenza sulla maggiorparte dei mezzi di informazione di qualsiasi accenno alle confutazioni, anche istituzionali dei dati oltremodo allarmistici sbandierati da Goletta Verde, che hanno solo prodotto un danno incalcolabile all'immagine di una Calabria che dopo anni vedeva invertito il trend negativo delle presenze turistiche sul proprio territorio. Apprezzo molto, continua Iaconetti, anche se di poco successiva alla nostra, la forte presa di posizione del Direttore Sansonetti, che di certo non può essere considerato vicino all'attuale Giunta Regionale, ma a lui il merito di aver definito quei dati faziosi e dannosi sino a suggerire la promozione di una class action . Lo stesso giudizio non può essere espresso per quei politici che pur di portare un attacco all'avversario politico hanno fatto da sponda alle esagerazionidi Goletta Verde, contribuendo a screditare la Calabria oltre ad aver eluso il mandato elettorale e la fiducia accordata dagli elettori calabresi. Ora, continua Iaconetti, passato il tempo dell'indignazione bisogna passare ad azioni concrete riunendo ad un unico tavolo gli operatori economici e produttivi della nostra regione, le associazioni e la politica ad ogni livello e senza distinzione di appartenenza, affinché dal più piccolo dei comuni sino a chi, grazie ai voti dei Calabresi, ricopre alti e prestigiosi incarichi da Reggio a Roma e sino a Strasburgo affinchè ognuno si faccia ambasciatore di una Calabria sana e laboriosa che purtroppo viene spesso emarginata dai grandi circuiti economici. Da questa vicenda tutti dobbiamo trarne una lezione ed oggi più che mai, credo sia giunta l'ora che i Calabresi nel mondo facciano sentire la forza ed il prestigio della loro voce per riportare la Calabria al ruolo che gli spetta. A tal fine, conclude Iaconetti, Fare Ambiente sarà in prima linea per promuovere e contribuire fattivamente al dibattito politico - istituzionale.

    N.Oliverio: Da Scopelliti parole eccessive. "Alle dichiarazioni eccessive e fuori luogo del presidente Scopelliti stiamo ormai facendo l'abitudine, ma le parole espresse nei confronti di Legambiente lasciano l'amaro in bocca perché lanciano in tutta Italia l'immagine di una regione rissosa e incapace di assumersi le proprie responsabilità, programmando invece scelte coraggiose e azioni concrete in difesa del territorio e del turismo che rappresenta una delle primarie fonti di ricchezza della Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. "Scopelliti - aggiunge - ha perso l'ennesima occasione perché rispetto a quelle parole irresponsabili, pronunciate nei confronti di un'associazione di primo piano per le tante battaglie a tutela dell'ambiente su tutto il territorio nazionale, avrebbe invece potuto provare a dimostrare un impegno concreto, magari una programmazione adeguata che, invece, finora, non c'é stata. Tra l'altro, le parole di Scopelliti stridono fortemente con la realtà dei fatti. Non lo dicono gli avversari politici del Governatore, lo dicono i calabresi e i turisti che ovunque stanno protestando per le condizioni del mare disastroso. Siamo davanti ad un problema che si trascina da anni e che in passato ha anche dimostrato l'incapacità di una certa classe politica, finendo con il chiamare in causa anche vicende giudiziarie inquietanti. Ed allora, ci sarebbe bisogno di un'assunzione di responsabilità concreta, di scelte coraggiose, di investimenti calibrati, e non solo di spot e simboli. Si dovrebbe partire da impianti di depurazione che sono inadeguati e sottodimensionati, senza dimenticare il vero problema che è rappresentato dalle condizioni di fiumi e torrenti che, appena scende la pioggia, portano in mare tonnellate di liquami e di inquinanti". "La verità - conclude Nicodemo Oliverio - è quella pronunciata prima dell'estate dall'assessore regionale Pugliano. Era stato lui stesso a puntare il dito contro la condizione della depurazione. 'Il sistema - aveva detto l'assessore - è in disordiné. Peccato che oggi sia lui che il suo presidente lo abbiano dimenticato e provino a difendere l'indifendibile, lanciando strali inutili contro chiunque prova a mettersi sulla loro strada".

    Laratta "Scopelliti pensi a soluzioni". "Davvero curioso, per non dire sconcertante, l'atteggiamento del Presidente della Regione Calabria, nonché assessore regionale al Turismo, il quale davanti ai dati inconfutabili di Goletta Verde, invece di pensare alle soluzioni da trovare, minaccia di denunciare gli autori dell'indagine". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd, Franco Laratta. "Siccome non parliamo di dilettanti - ha aggiunto Laratta - Scopelliti farebbe bene a chiedersi come funziona la depurazione in Calabria, cosa succede agli scarichi fognari non depurati, quanti impianti funzionano. Scoprirebbe che, e il problema ovviamente non è recente, in diversi punti tutto finisce nel mare, che qualcuno scarica i reflui fognari nei corsi d'acqua, che in passato si sono registrati scandali e arresti. Noi non siamo disfattisti e continuiamo a sostenere, e un po' anche a sognare, che il nostro mare è splendido e spettacolare. Ma chi governa non può tapparsi naso, occhi e orecchie davanti allo scandalo della mancata depurazione". "Il turismo in Calabria - ha concluso Laratta - è in crisi. Occorre reagire. La Regione non si può ricordare dei problemi del settore quando arriva giugno. Deve farlo sempre, e deve trovare soluzioni adeguate. Gli operatori del settore registrano una situazione sempre più grave, insieme al crollo dei fatturati e ad un costante calo delle presenze. Invece di denunciare Legambiente, Scopelliti ci dica cosa intende fare per la prossima stagione estiva".

    Talarico "Scopelliti nega realtà". "Siamo alle solite. Quando in Calabria si parla di mare sporco o di politica sporca, si assiste ad una levata di scudi in difesa dell'immagine della regione e dei suoi abitanti. Sta accadendo la stessa cosa in questi giorni. E' bastato che Goletta Verde ricordasse a tutti quanti noi lo stato di inquinamento delle nostre acque perché il Presidente Scopelliti gridasse al complotto". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Mimmo Talarico, di Idv. "Eppure, al di là dell'attendibilità scientifica dei dati che ci vengono offerti da associazioni e/o istituzioni accreditate - prosegue - è sufficiente osservare o immergersi nelle acque antistanti le spiagge di molte (non tutte) località balneari della Calabria per rendersi conto che il danno all'immagine della nostra regione non viene procurato da goletta Verde o dai giornali 'nemici', ma da chi avrebbe il compito di eliminare o ridurre l'inquinamento. Da costoro invece, arrivano i soliti proclami in difesa della Calabria, della sua immagine virtuale. Noi abbiamo bisogno invece, di un'operazione verità sulle risorse impegnate, i risultati raggiunti o che si intendono raggiungere, le difficoltà incontrate e gli obiettivi dei prossimi mesi. Denunciare i fatti non vuol dire essere contro la Calabria, semmai, la loro negazione favorisce amministratori e funzionari pubblici preposti alla tutela delle acque "distratti" e/o "incompetenti". "Al turista e al villeggiante - conclude Talarico - non interessa partecipare al dibattito sulla distinzione tra mare sporco e mare inquinato. Credo, invece, che sia interessato come tutti noi a bagnarsi in acque limpide ad ogni ora del giorno e in qualsiasi località calabrese".

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