NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Intimidazione con 2 bombole di gas davanti casa a Sindaco Polistena

     

     

    Intimidazione con 2 bombole di gas davanti casa a Sindaco Polistena

    17 ago 12 Intimidazione la scorsa notte per il sindaco di Polistena Michele Tripodi. Ignoti hanno lasciato davanti la sua abitazione due bombole di gas insieme ad una serie di fili elettrici. L'intimidazione è stata denunciata ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. L'ipotesi è che si tratti di un "avvertimento" a Tripodi legato alla sua attività di sindaco.

    "La 'ndrangheta, belva umana che si nutre del sangue degli onesti e mai si sazia, continua a colpire dove trova i punti di massima resistenza. E' un fatto grave, inaudito, quanto si è consumato, per l'ennesima volta, ai danni del sindaco di Polistena e della sua Amministrazione". Lo afferma, in una nota, la segreteria comprensoriale di Gioia Tauro della Cgil. "Un attentato - aggiunge - di chiaro stampo mafioso che deve essere condannato da tutti senza se e senza ma. Come Cgil, convinti che si possa creare un livello di unità, di tutta la comunità della Piana, superiore rispetto a quello attuale, contro la 'ndrangheta. Riteniamo che serva un forte intervento di protezione del sindaco e di tutta la compagine amministrativa polistenese. Solo una straordinaria mobilitazione, compatta ed unita, di contrasto alla recrudescenza di questi continui attentati sul territorio, puo' dare un segnale forte di condanna".

    Italia dei valori di Reggio Calabria esprime, in una nota, la propria "solidarietà e vicinanza personale ed istituzionale al sindaco di Polistena, Michele Tripodi, e ad altri suoi congiunti, oggetto dell'ennesima intimidazione unitamente a tutta la famiglia Tripodi, con particolare riferimento allo zio e ai cugini. Si tratta di gesti meschini che non li faranno indietreggiare sul fronte della battaglia verso la piena affermazione dei principi di legalità e democrazia. Auspichiamo che l'autorità inquirente faccia al più presto piena luce sulla vicenda perché siamo sinceramente preoccupati poiché purtroppo, questo, non è un caso isolato ma uno dei tanti nell'escalation criminale compiuta ai danni dei Tripodi e del Sindaco di Polistena".

    Libera, in una nota, fa riferimento all'intimidazione compiuta ai danni del sindaco di Polistena, Michele Tripodi, parlando di "atto di fronte al quale la solidarietà deve diventare corresponsabilità. Un gesto vigliacco che costituisce per tutti un ulteriore sprone a proseguire sulla strada dell'impegno sociale e di realizzazione di percorsi educativi contro le mafie insieme ai tanti coraggiosi amministratori locali che ogni giorno si battono per il bene pubblico e contro corruzione ed illegalità. Nessuno pensi che con queste intimidazioni si possa ostacolare il percorso di giustizia e democrazia che in questo territorio si sta portando avanti. E' importante non abbassare la guardia e continuare con la schiena dritta.

    Il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, a nome di tutta l'Amministrazione Comunale, esprime "solidarietà ed affettuosa vicinanza" al sindaco di Polistena, Michele Tripodi, "vittima - afferma - di un vile atto intimidatorio. Diventa preoccupante la frequenza con la quale le organizzazioni mafiose stanno attaccando rappresentanti degli enti locali ed esponenti delle istituzioni che rappresentano le varie articolazioni dello Stato nel territorio. Ferma è la condanna - aggiunge Cannatà - che deve essere chiaramente espressa da quanti hanno a cuore le sorti di questa nostra terra e credono nelle reali possibilità di crescita e di sviluppo delle nostre comunità, rispetto alle quali è necessario affrancarsi dalla cappa di oppressione costituita dal forte condizionamento che la criminalità organizzata tenta di esercitare sulle attività pubbliche. L'invito, che è anche un auspicio, è quello di proseguire, con immutato impegno e passione civile, il lavoro intrapreso lungo la strada della legalità, in difesa dei valori democratici che stanno alla base del nostro ordinamento costituzionale e delle regole di civile convivenza". Cannatà aggiunge che si farà "promotore di un incontro tra i rappresentanti di tutti gli enti del territorio per ribadire pieno appoggio alla coraggiosa azione dei sindaci e delle loro amministrazioni e per valutare l'adozione di atti e l'assunzione di iniziative in merito a questa grave problematica comune a tutte le realtà del comprensorio".

    "La 'ndrangheta vuole fermare il processo democratico e popolare in atto a Polistena. La notte scorsa i criminali 'ndranghetisti hanno lasciato sotto la casa del Sindaco Michele Tripodi un pacco bomba e una lettera dal contenuto chiaramente minaccioso". Lo afferma, in una nota, Enzo Infantino, di "Sinistra per Palmi". "Conoscendo Michele e le compagne e i compagni di Polistena - aggiunge Infantino - so che questo ignobile e vigliacco gesto non li farà recedere dall'azione intrapresa. Una azione che sin da subito si è caratterizzata per la trasparenza e la legalità, tenendo fuori qualsiasi tentativo di condizionamento mafioso. Dopo questo ennesimo tentativo di intimidazione nei confronti di amministratori onesti e coraggiosi, adesso serve una chiara risposta dello stato a tutela della loro incolumità. Forza compagne e compagni di Polistena, la Palmi democratica e progressista è con voi".

    Solidarietà a Tripodi è stata espressa dal Pdci nella seguente nota: Un fatto di gravità inaudita e senza precedenti si è verificato a Polistena. Infatti, un un pacco bomba contenente due bombole di gas di piccola dimensione con annesso un timer, una scheda di telecomando ed una serie di fili elettrici aggrovigliati, è stato rinvenuto questa notte davanti al portone del condominio dove abita il Sindaco di Polistena comp. Michele Tripodi. I vigliacchi criminali che, coperti dall'oscurità, hanno realizzato l'efferata azione delittuosa hanno anche lasciato un messaggio denso di violente minacce contro il Sindaco di Polistena Michele Tripodi e contro la famiglia Tripodi, con particolare riferimento allo zio e ai cugini. La bomba di questa notte rappresenta una vera e propria escalation dell'attività terroristico-mafiosa che da tempo viene portata avanti a Polistena per tentare in tutti i modi di stroncare l'azione politica e amministrativa del Sindaco Tripodi e dell'Amministrazione Comunale che sono fortemente impegnati ad affermare i principi di legalità e trasparenza e a contrastare decisamente le organizzazioni criminali e mafiose che operano sul territorio. L'inquietante messaggio di morte che e' stato lasciato con la bomba non può né deve essere sottovalutato. Sono stati tanti, troppi gli episodi che in questi anni si sono succeduti a Polistena all'insegna delle minacce e delle intimidazioni (le cartucce contro i compagni Tripodi, il furto dell'autovettura dell'assessore Arevole e quello delle autovetture del sindaco Tripodi, i proiettili a pallettoni sparati contro l'abitazione del compagno Assessore Muià, ecc.) per non creare sgomento e inquietudine. Ma la bomba di questa notte va considerata come una svolta nell'escalation criminale. Per questo, oggi più che mai, si richiede una decisa risposta da parte dello Stato e delle istituzioni. Non si può continuare ad assistere passivamente al perpetuarsi di questa vera e propria strategia terroristico- mafiosa che ha il chiaro scopo di destabilizzare l'amministrazione comunale di Polistena democraticamente eletta. Bisogna rompere il muro dell'impunità; bisogna individuare finalmente i mandanti e gli esecutori di questa lunga catena di attentati, minacce, intimidazioni che vogliono fiaccare e indebolire l'azione di cambiamento e di rinnovamento che sta portando avanti il Sindaco Michele Tripodi e l'Amministrazione Comunale di Polistena. Sotto questo aspetto è assolutamente indispensabile un'iniziativa urgentissima delle istituzioni e delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza e l'incolumità del Sindaco Michele Tripodi e dei suoi familiari, istituendo un servizio di scorta adatto allo scopo. In questo momento particolarmente difficile e grave, i Comunisti italiani, nel condannare fermamente l'ignobile attentato, esprimono piena solidarietà e vicinanza e si stringono attorno al Sindaco Michele Tripodi, ai suoi familiari, all'Amministrazione Comunale e a tutte le compagne e i compagni di Polistena, nella consapevolezza che proseguiranno con maggiore tenacia nella lotta intrapresa per sconfiggere la malapianta mafiosa. Siamo certi che, come e' già successo in altri momenti difficili della nostra storia, anche questa volta Polistena saprà rispondere e reagire con forza e con una grande mobilitazione democratica di tutto il popolo, per difendere le sue conquiste avanzate di civiltà e di progresso che ne fanno un modello positivo di buon governo e di buona e sana amministrazione nel supremo interesse dei cittadini.

    "Esprimo fraterna e affettuosa solidarietà e vicinanza a nome mio e del partito tutto al sindaco di Polistena Michele Tripodi, oggetto di un vile gesto intimidatorio la scorsa notte". Lo afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci. "Non è il primo episodio di questo tipo - aggiunge - e di certo l'amministrazione di Polistena, in prima fila da sempre contro la mafia, ed il partito calabrese tutto non si faranno intimidire dall'ennesimo atto criminale. Il rinnovamento di Polistena andrà avanti, insieme alla lotta per un Mezzogiorno più forte e finalmente libero dalle mafie".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore