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    I lavoratori delle Terme Luigiane scrivono a Scopelliti

     

     

    I lavoratori delle Terme Luigiane scrivono a Scopelliti e minacciano azioni di protesta

    11 ago 12 I lavoratori delle Terme Luigiane preoccupati per il loro stato occupazionale scrivono al Presidente Scopelliti minacciando eclatanti azioni di protesta. Pur essendo nel pieno della stagione estiva 2012 del termalismo, i lavoratori delle Terme Luigiane di Acquappesa – Guardia Piemontese esprimono la loro rabbia per l’immobilismo della Regione Calabria, circa il loro stato occupazionale creatosi a seguito della mancata erogazione dei fondi spettanti all’azienda termale SATECA per un importo complessivo di Euro 2.100.000, risalenti agli anni 2006 – 2007 – 2008 – 2009 – 2010 – 2011, nonché per la riduzione del budget. Il Comitato di difesa lavoro delle Terme Luigiane, ritornato in stato di agitazione, ha inoltrato al Presidente della Giunta Regionale Calabrese, Giuseppe Scopelliti, nonché ai Sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese, al Prefetto di Cosenza, al Presidente terza Commissione Sanità del Consiglio regionale, al Presidente della Provincia di Cosenza, il seguente telegramma: “I lavoratori delle Terme Luigiane esprimono la loro forte preoccupazione per l’incertezza occupazionale derivante dalla prospettata chiusura anticipata degli stabilimenti termali a causa della sostanziale riduzione del budget all’azienda termale S.A.TE.CA. Il Comitato dei lavoratori chiede un urgente incontro con la S.V. per evitare eclatanti azioni di protesta interessanti certamente l’ordine pubblico”. Fin qui il testo del telegramma inviato al Presidente Scopelliti, ricordando che i 210 lavoratori stagionali delle Terme Luigiane, pur prestando servizio nella gestione degli stabilimenti termali, non percepiscono lo stipendio già per i mesi dell’attuale stagione 2012 apertasi a fine maggio. Le Terme Luigiane, azienda leader nella Regione Calabria, ha erogato almeno fino allo scorso anno circa 500.000 prestazioni all’anno, rappresentando per tutta l’area una risorsa economica non indifferente. Né si può trascurare il fatto che l’intera economia locale si basa sulla presenza delle Terme, come pure è il caso di sottolineare gli aspetti trainanti di un sistema turistico, avvantaggiato proprio dalle terme, se si pensa alle prestazioni erogate a favore di curandi non calabresi ammontanti a circa il 34% del totale. I lavoratori delle Terme Luigiane sono preoccupatissimi per il fatto che ancora per l’anno in corso non è stato stipulato alcun contratto e che grava la questione del budget ridotto dello scorso anno, che ha portato ad una chiusura anticipata degli stabilimenti termali. Né può essere trascurato il fatto che l’Azienda Terme Luigiane S.A.TE.CA ha in corso cinque vertenze legali con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per Euro 2.100.000,00 di crediti relativamente agli anni 2006/2011, che comporta per la stessa azienda una situazione di crisi economica. E’ urgente, quindi – dicono i lavoratori delle terme Luigiane – aprire un tavolo di lavoro diretto per dare al problema una soluzione definitiva in modo da dare al settore tranquillità e condizioni di ulteriore sviluppo, perché la verità è proprio questa: Terme e turismo uniti quali fattori di crescita e sviluppo della Calabria.

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