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    Tagli tribunali ridotti da 37 a 31, salvi Paola, Castrovillari e Lamezia

     

     

    Tagli tribunali ridotti da 37 a 31, salvi Paola, Castrovillari e Lamezia

    10 ago 12 Via libera del Cdm al provvedimento sulla revisione della geografia giudiziaria. Lo riferiscono fonti di governo: il testo definitivo prevede che i tribunali soppressi siano 31 anziché i 37 previsti in origine. Le stesse fonti sottolineano che sono "salvi" i tribunali nelle zone ad alta intensità di criminalità organizzata. Secondo fonti di governo i tribunali 'salvati' dalla soppressione nel Consiglio dei Ministri odierno sono: Caltagirone e Sciacca (in Sicilia); Castrovillari (in cui sarà accorpato il tribunale di Rossano), Lamezia Terme e Paola (in Calabria); e Cassino, al quale sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta (nel Lazio).

    Ministro Severino "Salvate sedi antimafia". Via libera, dal Consiglio dei ministri, alla razionalizzazione degli uffici giudiziari e, dunque, al taglio dei tribunali - senza esuberi - con la sola esclusione di sei sedi, rispetto alle originarie 37 individuate nella lista di quelle da sopprimere, che rimarranno aperte in zone ad alta densità mafiosa. Contro il provvedimento - che potrà essere cambiato nei prossimi due anni - e contro il Guardasigilli Paola Severino, che lo ha fortemente voluto, si sono subito scagliati parlamentari di tutte le estrazioni. Da esponenti di centrodestra, centrosinistra e leghisti si sono levate campanilistiche grida di protesta per la chiusura di circa mille uffici nei territori dei bacini elettorali. Tiepida sulle modifiche l'Oua, che non ritira lo sciopero degli avvocati di settembre. Positivo, invece, il giudizio di Confindustria. Chiuderanno, dunque, almeno per ora e sulla carta, 220 sedi distaccate di tribunali e 667 uffici di giudici di pace (rimangono aperti quelli nelle isole minori di Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria). Salvati dalla mannaia, invece, i tribunali siciliani di Caltagirone e Sciacca; quelli calabresi di Castrovillari (dove sarà accorpato il tribunale di Rossano), Lamezia Terme e Paola; quello laziale di Cassino, al quale sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta. Nella lotta alla mafia, ha detto il ministro Severino, il governo "non intende in alcun modo arretrare nemmeno sul piano simbolico". "Per questo sono state espunte dall'iniziale elenco, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata". Apprezzamento per la decisione di Palazzo Chigi è venuto dal procuratore di Castrovillari Franco Giacomantonio, mentre per il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti è "un colpo mortale" la chiusura del tribunale nella sua città. Tra i primi a scendere in campo, a gamba tesa, c'é il coordinatore dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri che vuole la "cacciata" della Severino. Correzioni chiede il presidente della Commissione giustizia del Senato Filippo Berselli che lamenta la chiusura dei Tribunali di Chiavari e di Bassano del Grappa "anche in considerazione del fatto che per i rispettivi nuovi Tribunali era stata spesa la somma di 14 e di 12 milioni di euro". Severino "si vergogni" dice il deputato pinerolese del Pd, Giorgio Merlo: "con la soppressione del tribunale di Pinerolo, il ministro ha manifestato profondo disinteresse nei confronti di ciò che hanno detto gli organismi consultati". Segue il governatore leghista del Piemonte Roberto Cota: "guarda caso al Nord non è stato salvato neanche un tribunale: siamo considerati da questo governo cittadini di serie B". Sulla stessa linea il governatore leghista del Veneto Luca Zaia: "se vogliono salvare solo i tribunali del sud, se li paghino con i loro soldi e non con quelli dei veneti". A difesa del Guardasigilli, Isabella Bertolini del Pdl: "tutti invocano i tagli, ma quando poi si devono attuare si scopre che sono dolorosi. Il provvedimento era però atteso da anni. Non temo di sfidare l'impopolarità nel dire che bene hanno fatto il ministro ed il Governo a portarlo avanti". Soddisfatto per l'accoglimento delle indicazioni del suo partito è Luigi Li Gotti dell'Idv che ricorda, comunque, che "la decisione del Consiglio dei Ministri potrà, per legge, essere modificata, corretta, integrata con decreto nei prossimi due anni". Plauso al ministro viene dalla sponda amica di Confindustria. Viale dell'Astronomia ora auspica "che la riforma venga tradotta rapidamente in fatti concreti e che la riorganizzazione proceda senza ostacoli sul territorio" per dare risposte rapide e maggiore competitività alle imprese. L'Organismo unitario dell'Avvocatura, con il presidente Maurizio De Tilla, abbozza solo una parziale soddisfazione per le modifiche, ne chiede di alte e conferma la 'serrata' di due giorni a settembre.

    La versione definitiva del decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, prevede la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di Tribunale; la soppressione di 667 uffici di giudici di pace (mantenendo, rispetto alla previsione iniziale, un giudice di prossimità in sette isole: Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria); la riduzione e accorpamento di 31 tribunali e relative 31 procure, salvando sei presidi giudiziari rispetto allo schema di decreto, quelli in aree a rischio mafia: Caltagirone, Sciacca, Castrovillari (cui sarà accorpato il tribunale di Rossano), Lamezia Terme, Paola e Cassino (cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta). Inoltre, sarà dotato di un ufficio di Procura il Tribunale di Napoli nord. Ecco l'elenco dei tribunali soppressi e accorpati con relativa procura.

      Tribunali tagliati
                
       TRIBUNALE                          ACCORPAMENTO
    ----------------------------------------------------------------
    ACQUI TERME                     al Trib di Alessandria
    ALBA                            al Trib di Asti
    ARIANO IRPINO                   al Trib di Benevento
    AVEZZANO                        al Trib di L'Aquila 
    BASSANO DEL GRAPPA              al Trib di Vicenza
    CAMERINO                        al Trib di Macerata
    CASALE MONFERRATO               al Trib di Alessandria
    CHIAVARI                        al Trib di Genova
    CREMA                           al Trib di Cremona
    LANCIANO                        al Trib di Chieti 
    LUCERA                          al Trib di Foggia
    MELFI                           al Trib di Potenza
    MISTRETTA                       al Trib di Patti
    MODICA                          al Trib di Ragusa
    MONDOVI'                        al Trib di Cuneo
    MONTEPULCIANO                   al Trib di Siena
    NICOSIA                         al Trib di Enna
    ORVIETO                         al Trib di Terni
    PINEROLO                        al Trib di Torino
    ROSSANO                         al Trib di Castrovillari
    SALA CONSILINA                  al Trib di Lagonegro
    SALUZZO                         al Trib di Cuneo
    SANREMO                         al Trib di Imperia
    SANT'ANGELO DEI LOMBARDI        al Trib di Avellino
    SULMONA                         al Trib di L'Aquila 
    TOLMEZZO                        al Trib di Udine
    TORTONA                         al Trib di Alessandria
    URBINO                          al Trib di Pesaro
    VASTO                           al Trib di Chieti 
    VIGEVANO                        al Trib di Pavia
    VOGHERA                         al Trib di Pavia.
                

    "E' stato preso atto della forte presenza della criminalità in tutto il circondario di Lamezia Terme". Lo ha detto il Procuratore facente funzione di Lamezia Terme, Domenico Prestinenzi, circa la decisione del Consiglio dei Ministri di 'salvare' dalla soppressione il tribunale della città calabrese. "Il Ministro - ha aggiunto - ha preso atto dei dati che sono stati forniti nelle sedi competenti e che dimostrano come nel territorio di Lamezia Terme ci sia una forte presenza della criminalità organizzata. La presenza del tribunale è importante perché ribadisce la presenza dello Stato".

    "Voglio esprimere soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri che ha salvato dalla soppressione il tribunale di Castrovillari. La presenza dello Stato in questa zona è fondamentale". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio. "Il nostro territorio - ha aggiunto - è ad alta intensità mafiosa e quindi è importante mantenere il presidio dello Stato. Sono a Castrovillari da tre anni ed ho avuto modo di constatare con mano come sia fondamentale la presenza degli uffici giudiziari in questo territorio che, proprio negli ultimi giorni, è stato al centro dell'attenzione. Voglio rivolgere un pensiero anche al tribunale di Rossano che è di antica tradizione e dove ho trascorso sedici anni della mia attività lavorativa". Il Procuratore di Castrovillari ha poi aggiunto che "ad incidere sulla decisione ci sarà stato sicuramente il carico di lavoro ed il nuovo tribunale per il quale sono stati investiti 14 milioni di euro. Si tratta di una nuova struttura che sarà consegnata nei prossimi mesi. Per ogni altra valutazione sarà necessario leggere il decreto".

    Reazioni:

    Scopelliti "Inaccettabile taglio tribunale Rossano". "Il Consiglio dei Ministri ha disatteso le decisioni assunte dalle Commissioni Giustizia dei due rami del Parlamento, con una presa di posizione inaccettabile". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Lo riferisce una nota dell' Ufficio stampa della Giunta regionale. "Il tribunale di Rossano - aggiunge - paga una scelta miope e schizofrenica e la Calabria viene penalizzata nonostante le difficili condizioni causate dalla presenza asfissiante della criminalità organizzata. Quella del Governo è una scelta che indebolisce notevolmente il rapporto tra Stato e cittadini i quali, ancora una volta, devono accettare decisioni imposte dall'alto, in contrasto con le esigenze locali". "E' molto grave - dice ancora Scopelliti - che venga privilegiata la politica dei tagli indiscriminati anche a scapito di sicurezza e giustizia e la nostra regione si trova a dover affrontare una nuova criticità. Da oggi le Istituzioni sul territorio sono ancora più deboli. La scelta operata dal Ministro Severino rischia di provocare ulteriori tensioni sociali e la nostra terra ne avrebbe potuto fare a meno. In Calabria l'Amministrazione della Giustizia non può abdicare".

    Presidente Oliverio: deccisione pazzesca. "La decisione del Governo nazionale di sopprimere il tribunale di Rossano è inconcepibile, pazzesca e inaccettabile". E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, in una nota in cui annuncia di aver già inviato un telegramma di vibrata protesta al ministro Severino e al Presidente del Consiglio Monti. "Questa decisione - aggiunge - non solo non tiene in alcun conto le posizioni assunte nei mesi e nelle settimane scorse da tutte le maggiori istituzioni provinciali e regionali e da tutti i principali attori politici e sociali presenti su quel territorio, ma mortifica una precisa volontà del Parlamento italiano, espressa nelle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato a larghissima maggioranza. Il Tribunale di Rossano oltre a poter contare su un'antica tradizione, costituisce un sicuro presidio di legalità e di amministrazione della giustizia per un territorio vasto, crocevia di traffici e di relazioni commerciali, economiche e sociali importantissime e, come tale, è irrinunciabile". "Il suo attuale carico di lavoro, unitamente - prosegue Oliverio - a quello della Procura della Repubblica di Rossano, come emerge dalle statistiche inviate al Ministero della Giustizia, al Csm e alla Corte d'Appello di Catanzaro, è notevole. Tale mole di lavoro giustifica non solo il mantenimento del tribunale ma anche e soprattutto l'aumento dell'organico dei Magistrati e del personale di Cancelleria e di Segreteria. Con la decisione assunta oggi dal Governo, lo Stato segna un preoccupante arretramento rispetto alla criminalità organizzata, penalizzando un territorio che è tra i più popolosi e produttivi della provincia di Cosenza e della Calabria". "Per quanto ci riguarda - conclude Oliverio - ci opporremo con tutte le nostre forze a questa volontà perché questa decisione sia immediatamente rivista e revocata. Saremo al fianco della popolazione rossanese, del sindaco della città, del Consiglio comunale, delle istituzioni territoriali, delle forze sociali e sindacali e faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità perché una decisione così assurda, che penalizza l'intera Sibaritide, sia immediatamente annullata e revocata".

    "Calderoli si lamenta perché il Governo, riducendo il numero dei tribunali nei territori infiltrati dalla mafia, ha applicato una deroga contenuta nella legge delega votata dalla maggioranza della quale lui faceva parte". Lo afferma in una nota il vicepresidente della commissione bilancio di Montecitorio, Roberto Occhiuto (Udc) "Calderoli, infatti, è stato - aggiunge - influente ministro del governo precedente, occupandosi tra le altre cose della semplificazione che non c'é stata e del federalismo abortito. Forse è nervoso proprio perché passerà alla storia come Ministro delle cause perse. Stia più tranquillo, ed eviti di ripetere che il Sud usa la mafia per difendere i tribunali, perché sarebbe facile ricordargli che, ad usare la mafia, e non per difendere i tribunali del nord, sembrerebbe, da alcune inchieste in corso, proprio il suo partito".

    Sindaco Rossano "Colpo mortale". "Un provvedimento arrogante, assurdo e sconvolgente per gli effetti nefasti che farà ricadere sull'intera Sibaritide, vittima della criminalità organizzata nonché già menomata da tagli di servizi e diritti senza precedenti nella storia repubblicana". E' quanto afferma il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti in merito alla decisione presa dal Consiglio dei ministri di chiudere il Tribunale di Rossano e di accorparlo a quello di Castrovillari. "Il ministro Severino - prosegue Antoniotti - e, con lei, l'intero Governo Monti hanno perso letteralmente il contatto con la realtà, disattendendo tutte le istanze e le motivazioni fatte pervenire, con ragionamento ed altissimo senso di responsabilità, in questi mesi di durissimo confronto, a tutela non certo della persistenza di un edificio o di un vessillo municipalista, ma della fruizione normale, in un Paese normale, del diritto alla giustizia ed alla legalità. La notizia di oggi é un colpo mortale per l'area urbana Corigliano-Rossano e per un'intera area della provincia di Cosenza, tra le più popolose e produttive della regione e del Sud, colpite senza alcun criterio degno di senso e di logica, da chi, lo Stato, dovrebbe invece preservare e far semmai elevare, a tutti i costi, sempre e comunque, le condizioni di sussistenza stessa del quadro democratico e di sicurezza che un Tribunale periferico è chiamato a rappresentare, per natura". "Inizia ora una battaglia ancora più dura - sostiene ancora Antoniotti - sul campo e con le popolazioni. Non ci fermeremo di certo qui. Da oggi e fino al ripristino del danno infertoci, la Sibaritide non può dirsi, a pari titoli, appartenente alla Repubblica Italiana".

    "La battaglia che abbiamo fatto in Consiglio regionale, quando ormai nessuno se l'aspettava più, ha registrato oggi almeno una parziale accoglienza da parte del Consiglio dei Ministri". Lo afferma in una nota il segretario federale dell'Mpa, Agazio Loiero. "Certo mi dispiace moltissimo - ha aggiunto - per la città di Rossano e per Rossano continueremo a batterci con tutte le nostre forze per far sentire i diritti di quel territorio. Questa volta però il Governo è riuscito a correggersi, anche grazie alla spinta molto forte dei Parlamentari e per una una volta del Consiglio regionale. Non era facile correggerlo completamente il Governo. Almeno è un fatto positivo che oggi si possa contare sui presidi di Lamezia, Paola e Castrovillari".

    "Non c'é da gioire per la vicenda dei tribunali calabresi. La soppressione del presidio di giustizia di Rossano è un qualcosa di scandaloso che non può essere sottaciuta o passare in secondo piano". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pdl, Giovanni Dima. "Invito, pertanto, i colleghi parlamentari calabresi - prosegue Dima - ad evitare le dichiarazioni di giubilo o di soddisfazione e ad individuare le soluzioni più opportune per porre rimedio allo sfregio compiuto dal Governo nazionale. Preannuncio sin da adesso che non voterò nessun provvedimento di questo Governo perché quanto accaduto con la chiusura del tribunale di Rossano é la dimostrazione più evidente dell'arroganza e della presunzione di un Ministro della Giustizia senza consenso politico".

    "Esprimo, a nome mio personale e di tutto il gruppo regionale del Pd, in seno al Consiglio regionale vivo apprezzamento e soddisfazione per la decisione assunta dal Consiglio dei ministri, di mantenere aperti i Tribunali di Lamezia Terme, Paola e Castrovillari, che rappresentano presidi essenziali di legalità al servizio dei cittadini in una terra ad alta intensità mafiosa". E' quanto afferma in una nota il segretario del gruppo regionale del Pd, Antonio Scalzo. "In particolare - prosegue Scalzo - il salvataggio del Tribunale di Lamezia Terme nel quadro di riorganizzazione generale degli uffici giudiziari italiani, si basa su una valutazione oggettiva che premia il lavoro e l'impegno straordinario a beneficio della comunità, profuso quotidianamente da quanti vi operano ed, in particolare, dai magistrati e da tutti gli organi inquirenti. Per salvaguardare gli uffici giudiziari calabresi il Pd si è battuto con determinazione; ci soddisfa il risultato raggiunto al quale hanno contribuito l'intero gruppo regionale del Pd e tutti i parlamentari, in particolare l'on. Doris Lo Moro. A quest'ultima rivolgo un affettuoso e grato saluto, anche a nome del Presidente Sandro Principe".

    "Ottima la decisione di mantenere in vita i tribunali di Lamezia, Paola, Castrovillari. Profonda amarezza per la decisione di chiudere quello di Rossano. Non doveva andare cosi". Lo afferma in una nota il deputato del Pd, Franco Laratta. "Non era questa - aggiunge - l'indicazione della Commissione Giustizia della Camera che a stragrande maggioranza aveva votato per il mantenimento di tutti i tribunali delle zone a rischio, e la Calabria è zona ad alto rischio. Tutta la Calabria. Non si salva, purtroppo, la zona del tribunale di Rossano. Zona, oltremodo, che vive in condizione di profondo disagio, senza alcun collegamento pubblico, con infrastrutture vecchie e pericolose, con infiltrazioni mafiose molto preoccupanti per pericolose. E il governo non ha voluto tenere conto della nascente area urbana di Rossano-Corigliano, con 80 mila abitanti, tra le prime di tutta la Calabria".

    "Da parlamentare calabrese e capogruppo FLI nelle Commissioni Giustizia della Camera dei Deputati e nell'Antimafia ho seguito attentamente tutto l'iter che ha portato alla formulazione dei pareri sul Decreto Legislativo relativo alla revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie ed in tutti gli interventi ho evidenziato le specificità positive, ma anche negative, della nostra Calabria". Lo afferma in una nota la parlamentare di Fli, Angela Napoli. "Oggi, a decisione avvenuta, ritengo - aggiunge - che la Calabria debba sinceramente ringraziare Paola Severino, Ministro della Giustizia, per aver salvato i Tribunali di Lamezia Terme, Paola e Castrovillari, prendendo così in considerazione buona parte delle osservazioni contenute nel parere espresso, in particolare, dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. Nel ricordare che i tre Tribunali salvati erano stati soppressi nella iniziale proposta governativa, ci tengo ad evidenziare che la penalizzazione che, purtroppo, ha portato il Tribunale di Rossano Calabro ad essere accorpato a quello di Castrovillari, è dovuta al "cappio" della legge-delega nella quale è stato inserito un emendamento, proposto dal Pdl e approvato a suo tempo al Senato".

    "Se, come recitano le agenzie stampa di queste ore, dal Consiglio dei Ministri sono stati salvati i soli tribunali 'nelle zone ad alta densita' criminale e mafiosà, la vergognosa chiusura del solo Tribunale di Rossano in Calabria dovrebbe equivalere a sostenere che la Sibaritide è invece un'isola felice". Lo afferma in una nota il consigliere regionale e presidente della commissione affari costituzionali, Giuseppe Caputo. "Ovviamente, come è purtroppo noto a tutti, così non è. Ed è per questo - aggiunge - che la decisione assunta oggi dal Ministro Severino, con un'arroganza istituzionale ed una chiusura che non ha precedenti nei rapporti Parlamento-Governo della Repubblica, costituisce una ferita gravissima; è un atto inaudito non soltanto contro le istanze largamente motivate da questa vasta ed importante area della Provincia di Cosenza, ma contro le stesse valutazioni discusse e condivise nelle due commissioni giustizia della Camera e del Senato. Il Ministro Severino deve e dovrà spiegare sulla base di quale criterio si é assunta questa pesantissima responsabilità che offende tutti e tutto. Per quel che ci riguarda eleveremo ulteriormente le barricate, certi di avere al nostro fianco, come è stato già dimostrato fino ad oggi, tutta le deputazione del centrodestra".

    "La decisione del Governo, assunta su proposta del Ministro competente, di sopprimere in Calabria solo il tribunale di Rossano è sbagliata e non rispondente alle esigenze della Regione". Lo afferma in una nota il deputato Cesare Marini. "Il Governo tecnico - aggiunge - che avrebbe dovuto decidere con criteri obiettivi ha ceduto a illogici patteggiamenti, come avveniva nei peggiori momenti del passato. Appare non comprensibile la decisione che penalizza il territorio più decentrato della provincia di Cosenza, per giunta mal servito dai mezzi di trasporto. L'area urbana di Rossano e Corigliano racchiude una popolazione di ottantamila abitanti e l'attuale circoscrizione del tribunale di Rossano è uno dei più popolati dell'intera regione. Voglio sperare che nel decidere la soppressione di Rossano il Ministro abbia tenuto conto delle modalità con le quali i cittadini potranno recarsi a Castrovillari. Il Governo continua ad essere latitante sui problemi calabresi e allorquando è chiamato a prendere decisioni importanti finisce col deludere l'aspettativa dei cittadini".

    "La decisione annunciata dal Governo sulla chiusura di 37 Tribunali tra cui quelli di Castrovillari, Paola, Rossano e Lamezia Terme, hanno trovato il Psi Nazionale contrario specialmente nei territorio, come la Calabria, dove questi rappresentano anche un baluardo di presidio di legalità e sicurezza". Lo afferma il segretario regionale del Psi, Luigi Incarnato. "La decisione - aggiunge - di salvare Castrovillari, Paola e Lamezia Terme con l'accorpamento di Rossano la definisco una soluzione che non ha ancora considerato le gravi difficoltà che vive il territorio della nostra regione tuttavia è corretto riconoscere uno sforzo da parte del Governo a riconsiderare la soppressione di tre importanti presidi. Mi auguro che il Governo si faccia carico di garantire un sostegno capace di evitare lo scaricare le responsabilità di un importante area quale quella di Rossano senza accompagnare e garantire un valido sostegno atto a potenziare al meglio i servizi e alleviare i disagi che ne subiranno gli operatori e i cittadini del Territorio interessato".

    "Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Consiglio dei Ministri di salvare un importante presidio di legalità e sicurezza come quello di Lamezia Terme situato in un'area centrale e strategica nel contesto regionale ed anche quelli di Paola e di Castrovillari e Rossano che sono stati accorpati, i quali svolgono un fondamentale ruolo nei loro territori". E' quanto afferma in una nota il deputato del Pdl Giuseppe Galati in merito alla riorganizzazione degli uffici giudiziari in Italia. "Si tratta - continua Galati - di una decisione saggia che va a premiare il duro e costante lavoro fatto da tutto il Pdl a difesa dei tribunali della nostra regione. Bisognava soltanto mettere in pratica la legge delega del 14 settembre 2011 che all'art. 2 comma 1 nella definizione dei criteri di cui tener conto nella scelta dei tribunali da sopprimere indicava, tra i requisiti per tenerli in vita, la presenza della criminalità organizzata sul territorio".

    "Il provvedimento licenziato oggi dal Consiglio dei Ministri riguardante la geografia giudiziaria - afferma la parlamentare del Pd, Doris Lo Moro - va nella direzione giusta e recepisce le indicazioni dai del Pd e dal partito calabrese. Il governo ha scelto di preservare la presenza dello Stato nelle zone ad alta densità mafiosa e in Calabria sono stati mantenuti tre tribunali dei quattro inizialmente coinvolti dai tagli. Con questo il governo ha dimostrato sensibilità, recependo il buon lavoro e il parere espresso dai colleghi della commissione Giustizia della Camera. L'accorpamento di Rossano a Castrovillari, forse sottovaluta la presenza della malavita in quel territorio, ma fin da ora poniamo l'attenzione sulle criticità che potranno sorgere. E' un giorno importante anche per la città di Lamezia Terme che mantiene il suo Tribunale".

    "Il Tribunale di Lamezia Terme è salvo e continuerà a svolgere la sua azione di contrasto e resistenza alla criminalità. Si tratta di una grande vittoria che in questi mesi mi ha visto in prima fila insieme al mio partito, impegnata in un costante lavoro svolto in commissione e in tutte le sedi istituzionali". Lo sostiene Ida D'Ippolito Vitale, parlamentare Udc e componente della Commissione Giustizia della Camera. "Ringrazio il Ministro Severino - prosegue la parlamentare - per avere prestato particolare attenzione al parere della Commissione Giustizia della Camera ed avere mantenuto l'impegno, da subito assunto, anche con me, di valutare le serie ragioni di merito, che avessero consentito di superare la griglia stretta dei criteri adottati dalla Commissione ministeriale, consentendo così di salvare il Tribunale lametino e tre su quattro tribunali calabresi. Naturalmente il rammarico c'é per il tribunale mancante all'appello, ma è sicuramente uno straordinario risultato, considerando le decisioni assunte nelle altre Regioni del Paese".

    I sindaci di Diamante e Cetraro, Ernesto Magorno e Giuseppe Aieta intendono, congiuntamente, esprimere grande soddisfazione per la notizia, anticipata da fonti governative, della scongiurata chiusura del Tribunale di Paola, nell'ambito dei provvedimenti previsti nella revisione della geografia giudiziaria. "Quella di oggi - sottolineano Magorno e Aieta - é una vittoria di tutto il territorio, che vede riaffermato il suo diritto ad avere un presidio giudiziario accessibile e garante delle legalità del comprensorio. Nel dietrofront del Governo, così come nel voto delle Commissioni del Senato e della Camera che si erano espresse contro la chiusura, hanno avuto un ruolo determinante le forme mobilitazione messe in atto dai Sindaci".

    "La decisione del Governo - ha detto Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro - è il risultato dell'impegno di tutti i parlamentari calabresi del Pdl, che hanno espresso una posizione ferma e coerente a difesa dei nostri Tribunali, ed è un successo anche per i territori e per i comitati civici, che hanno messo in campo unamobilitazione civile e determinata contro la soppressione, sostenendo ragioni solide che, alla fine dmai un lungo e complesso confronto, sono state condivise dal Governo. Eravamo certi che il ministro Severino e l'intero esecutivo avrebbero preso atto dei pareri espressi dalle commissioni di Montecitorio e Palazzo Madama, e avrebbero deciso di evitare di lasciare sguarniti di importanti presidi di giustizia e legalità, in territori in cui è invece necessario rafforzare l'azione di contrastoalla criminalità organizzata, potenziando strutture, organici e disponibilità di mezzi".

    "La notizia che tutti attendevamo è arrivata: il Tribunale di Lamezia Terme è salvo. Il Governo - sostiene il consigliere regionale Mario Magno del Pdl - ha accolto le motivazioni del trasversale movimento di pensiero che si opponeva alla sua chiusura, riconoscendo ufficialmente la necessità che la nostra città non venga privata del primo baluardo di legalità e civiltà sul territorio. Come rappresentante del Pdl, rivolgo pertanto un vivo ringraziamento a tutti coloro che nelle aule parlamentari e nelle stanze della politica hanno saputo amplificare le ragioni del territorio, consentendo il raggiungimento di questo fondamentale risultato: all'on. Galati, ai componenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, al Segretario Alfano che ha sposato le ragioni di questa battaglia e al Presidente Scopelliti ed all'intero Consiglio Regionale che, forte, hanno levato la voce a difesa dei tribunali calabresi".

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