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    Indagine Eurispes: Ogni anno 181 mln di intercettazioni

     

     

    Indagine Eurispes: Ogni anno 181 mln di intercettazioni

    07 ago 12 Ogni anno in Italia si eseguono circa 181 milioni di intercettazioni e il fenomeno, se si osserva il numero dei "bersagli-utenze" intercettati, è cresciuto dal 2006 del 22,6%. E' quanto emerge da uno studio dell'Eurispes elaborato su dati Ministero della Giustizia-Direzione Generale di Statistica, dove si osserva anche che tra il 2008 e il 2010 la spesa per le intercettazioni è cresciuta del 6,8%, passando da 266 milioni 165.056 euro a 284 milioni 449.782. Tra le diverse tipologie di intercettazione, sottolinea l'Eurispes, quelle telefoniche rappresentano il 90% del totale, quelle ambientali l'8,4% e, infine, quelle informatiche e telematiche solo l'1,6%. Tra i distretti più intercettati al primo posto troviamo Napoli con 21.427 bersagli intercettati, seguito, con un notevole divario, da Milano (15.467), Roma (11.396), Reggio Calabria (9.358), e, al quinto posto, Palermo (8.979). Seguono Firenze, Torino, Bologna. Se si osservano le variazioni percentuali intercorse nel triennio 2008-2010, i distretti nei quali si registrano gli incrementi più significativi sono Napoli, Firenze, Bari, Venezia, Genova, Reggio Calabria. A Napoli, in particolare, tra il 2008 e il 2010 i bersagli intercettati sono aumentati del 21,7%. Al contrario, si segnalano per una diminuzione dei bersagli di intercettazione i distretti di Milano (-20,6%, pari a 4mila bersagli in meno), Trento, Trieste, Palermo, Bologna, Perugia, Torino, Ancona, Messina, e, sia pure con lievi flessioni, Catania, L'Aquila, Potenza, Cagliari e Catanzaro. Per le intercettazioni nel 2010 si sono spesi in totale 284.449.782 euro, una cifra che, sebbene in calo rispetto all'anno precedente (306.071.096 euro), ha registrato un aumento del 6,8% tra il 2008 e il 2010. Tra i distretti dove più alta é la spesa per le intercettazioni telefoniche, al primo posto troviamo Milano, dove nel 2010 gli uffici giudiziari hanno liquidato 39.670.400 per questa tipologia di spese. Segue Palermo (34.746.180), Reggio Calabria (31.288.886), Napoli (25.122.030) e Catania (17.942.562). Al contrario, tra i distretti giudiziari dove la spesa per intercettazioni risulta essere più contenuta troviamo Campobasso (374.359 di euro), Potenza (1.085.988 di euro) e Salerno (1.527.466 di euro). "La lettura dei dati - sottolinea l'Eurispes - evidenzia come le intercettazioni non si concentrino più solamente nelle province del Mezzogiorno, tradizionalmente associate alla presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso, ma vengano disposte in misura massiccia anche in molti grandi centri dell'Italia settentrionale. Questo quadro suggerisce la necessità di uscire definitivamente da una visione ormai inattuale del Paese che confina le attività criminali mafiose soprattutto nel Sud e in Sicilia e conferma la penetrazione sempre più capillare delle mafie al Nord, dove sono presenti maggiori capitali e dove è possibile aggredire il sistema imprenditoriale".

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