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    Comitato centrale Mercure: impianto non deve morire

     

     

    Comitato centrale Mercure: impianto non deve morire

    06 ago 12 "Continua la mobilitazione del personale della centrale Enel del Mercure di Laino Borgo. Le manifestazioni pacifiche del Comitato dei Lavoratori proseguiranno anche questa settimana fino a che tutte le parti interessate, Enti ed Istituzioni, saranno sensibilizzate sul problema occupazionale facendosi carico della sorte dei lavoratori e dei loro cari". E' quanto scritto in una nota del Comitato Pro centrale del Mercure. "Nel pomeriggio di oggi - prosegue la nota - una delegazione dei lavoratori della Centrale del Mercure prenderà parte al Consiglio Direttivo dell'Ente Parco del Pollino presso la sede del Parco nel Comune di Rotonda. Anche in questo caso l'obiettivo dei lavoratori è quello di sensibilizzare l'Ente Parco sul pericolo chiusura e sul disastro che si prospetterebbe per molte famiglie del territorio. Del resto l'Ente Parco già in passato e in più circostanze si era espresso favorevolmente sul realizzato progetto di riconversione a biomasse legnose vergini della centrale del Mercure. Sempre nel pomeriggio i lavoratori di Laino Borgo, prima di recarsi al Parco, chiederanno udienza al Sindaco Giuseppe Caterini, per rappresentargli la drammatica situazione lavorativa che stanno attraversando i lavoratori lainesi a seguito del rischio chiusura della centrale". "La marcia dei lavoratori - aggiunge - raggiungerà domani Catanzaro dove sarà effettuato un sit-in pacifico davanti alla sede della Regione Calabria in via Sensales. Ai lavoratori della Centrale si uniranno anche i numerosi lavoratori appartenenti alla filiera delle biomasse, settore da molti anni in crisi che vede nella ripartenza della centrale un'occasione di ripresa. L'obiettivo di tutti i lavoratori è quello di richiedere un incontro con il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti per chiedergli di intervenire come già fatto in passato e ancora una volta dare prova di buona amministrazione ed evitare che l'eccellente lavoro autorizzativo svolto dalla Regione Calabria rimanga vittima di quella burocrazia che già la Regione stessa era riuscita a sbaragliare. Grazie al provvedimento di autorizzazione all'esercizio della centrale del Mercure, infatti, la Regione Calabria aveva posto fine ad una annosa vicenda e sbloccato un importante investimento produttivo dando prova di buona amministrazione per il bene del territorio". "Il Comitato dei lavoratori - conclude la nota - non può accettare che la burocrazia, dopo 10 anni di procedimenti autorizzativi e pareri positivi, possa ancora mettere a repentaglio la sorte di centinaia di lavoratori e mandare in fumo un investimento già realizzato che supera i settanta milioni di euro e assieme ad esso le speranze di centinaia e centinaia di famiglie tra la Basilicata e la Calabria".

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