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    Crollano le partenze dei vacanzieri italiani (-29.5%). Calabria meta preferita

     

     

    Crollano le partenze dei vacanzieri italiani (-29.5%). Calabria meta preferita

    04 ago 12 Agosto gelido per le partenze degli italiani, che fanno segnare un crollo del 29,5% rispetto allo stesso mese del 2011. In questo periodo partiranno 15,4 milioni di nostri connazionali, contro i 21,9 dell'anno scorso. Lo rende noto Federalberghi, che evidenzia anche un calo nel giro d'affari complessivo dell'estate del 22%. La debacle turistica di agosto è però il riflesso di un'estate tutta col segno meno, avverte Federalberghi: a giugno le partenze hanno fatto segnare una contrazione del 21,5% (da 8,4 milioni del 2011 a 6,6 milioni), allo stesso modo di luglio (-13%, a 10,9 milioni) e di settembre (-27,7%, a 3,6 milioni). "A memoria statistica - spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - non si era mai visto un calo così generalizzato e devastante di uno dei settori che potrebbe, se opportunamente supportato, rappresentare il primo volano per la ripresa economica del Paese". "I numeri ci dicono - rileva Bocca - che quasi 6 italiani su 10 rimarranno a casa durante i mesi estivi e quelli che si muoveranno saranno circa 27 milioni tra maggiorenni e minorenni (rispetto ai 33,2 milioni del 2011), pari al 44,7% della popolazione (rispetto al 55% del 2011)". Secondo l'organizzazione turistica quest'anno il numero di coloro che non faranno una vacanza per motivi economici sale al 51,6%, rispetto al 42,8% del 2011, portando ben 3 italiani su 10 a dichiarare la propria 'poverta' turisticà. Alla luce di ciò Bocca chiede al governo e al Parlamento di avviare lo stato di crisi del settore, "unico strumento tecnico-giuridico per mettere in moto, auspichiamo, quella scossa indispensabile per definire mezzi e misure dei quali il turismo non può più fare a meno". Secondo lo studio sarà la Calabria la regina turistica dell'estate 2012, col 13% di domanda nazionale (era del 9,7% nel 2011), spalmandosi tra alberghi, altri esercizi ricettivi e seconde case. La spesa media stimata per le vacanze (viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) sarà di 741 euro (contro i 776 del 2011). La maggioranza degli italiani (68%) sceglierà il mare, il 15,6% la montagna e il 4,2% le località termali e del benessere.

    Partenze col lumicino ad agosto: gli italiani che faranno le valigie per andare in vacanza saranno il 29,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2011, vale a dire circa 15,4 milioni. Ma il dato di agosto è solo la punta dell'iceberg, visto che l'intera stagione estiva sarà falcidiata da un -19% di partenze e da un giro d'affari che crolla del 22%, a 15,3 miliardi, rispetto all'anno scorso. La radiografia è di Federalberghi, secondo la quale quest'anno quasi 6 italiani su 10 rimarranno a casa. E il presidente dell'organizzazione, Bernabò Bocca, spiega "di non aver mai visto un calo così generalizzato e devastante" e chiede lo stato di crisi del settore. Secondo lo studio gli italiani che quest'anno si muoveranno saranno circa 27 milioni tra maggiorenni e minorenni (rispetto ai 33,2 milioni del 2011), pari al 44,7% della popolazione. Il dato di agosto si accompagna tristemente al -21,5% di partenze di giugno (da 8,4 milioni del 2011 a circa 6,6), al -13% di luglio (da 12,5 milioni a 11) e al -27,7% di settembre (da 5 a 3,6 milioni). "Tra tutti coloro che stanno per fare o hanno già fatto le loro vacanze estive - osserva Bocca - il 76,6% sceglie l'Italia (rispetto al 77,7% del 2011), contribuendo seppur parzialmente a rilasciare ricchezza economica nel proprio Paese e solo il 18,5% (rispetto al 21,4% del 2011) preferisce l'estero. Un'ultima annotazione - aggiunge - riguarda il numero di coloro che non faranno vacanza per motivi economici, che quest'anno si impenna al 51,6% (rispetto al 42,8% del 2011), portando ben 3 italiani su 10 a dichiarare la propria 'poverta' turisticà. Il segnale a questo punto - avverte - è inequivocabile: la crisi dopo aver falcidiato la classe medio-bassa, adesso sta colpendo il ceto medio che in Italia ha sempre costituito la struttura portante del sistema dei consumi e la situazione ci obbliga a richiedere a Governo e Parlamento lo stato di crisi del settore, unico strumento tecnico-giuridico per mettere in moto, auspichiamo, quella scossa indispensabile per definire mezzi e misure dei quali il turismo non può più fare a meno". La durata delle vacanze estive quest'anno sarà mediamente di 11 notti, come nel 2011, e nel 76,6% dei casi si rimarrà in Italia (rispetto al 77,7% del 2011). TUTTI AL MARE - Il 68% preferirà la spiaggia; segue la montagna con il 15,6% e le località termali e del benessere con il 4,2%.

    LE REGIONI PIU' GETTONATE - La Calabria sarà la 'regina' dell'estate 2012 col 13% di domanda nazionale rispetto al 9,7% del 2011, spalmandosi tra alberghi, altri esercizi ricettivi e seconde case. Seguono il Veneto col 10,7% (7,2% nel 2011), la Sicilia col 9,7% (13%), la Sardegna con il 9% (10,2%), il Lazio col 7,1% e la Puglia col 6,5%. Più distaccate l'Emilia Romagna, col 4,9%, la Campania, 4,4%, e ex equo Toscana, Alto Adige e Abruzzo (4,2%).

    A SPESA MEDIA - La spesa stimata per la vacanza estiva (viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) sarà di 741 euro (rispetto ai 776 del 2011). Per la vacanza in Italia verranno spesi in media a persona 655 euro rispetto ai 689 del 2011. DOVE DORMIRE - Il 31,5% sceglierà l'albergo. Seguono nell'ordine la casa di parenti o amici (16,7%), la casa di proprietà (14,8%), l'appartamento in affitto (10,2%). In calo il villaggio turistico (8,6% contro il 9 del 2011).

    LA VACANZA ALL'ESTERO - Per chi sceglie di espatriare la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee (50,4%) a discapito delle località esotiche.

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