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    Caserma Platì intitolata a CC ucciso dalla ndrangheta

     

     

    Caserma Platì intitolata a CC ucciso dalla ndrangheta

    30 set 11 La caserma dei carabinieri di Platì è stata intitolata al brigadiere Antonio Marino, medaglia d'oro al valor civile, nel corso di una cerimonia al quale hanno partecipato autorità civili, militari e religiose. Il sottufficiale dell'Arma fu ucciso dalla 'ndrangheta il 9 settembre del 1990 a Bovalino superiore. All'epoca Marino comandava la stazione di San Ferdinando, ma dal primo ottobre '83 al 4 febbraio '88, aveva comandato la stazione di Platì. Il giorno dell'agguato, Marino non era in servizio e stava assistendo con i familiari alla festa patronale. I sicari spararono numerosi colpi uccidendo il sottufficiale e ferendo, in modo non grave, la moglie ed il figlio di un anno del sottufficiale. Stamani, quel bambino, adesso divenuto sottotenente dei carabinieri, ha ricevuto dal comandante della Legione carabinieri Calabria, gen. Adelmo Lusi, una sciabola donata dai colleghi del padre. Nel corso della cerimonia per l'intitolazione della caserma a Marino, Libera ed il Museo della 'ndrangheta hanno allestito degli stand per ricordare tutte le vittime dell'Arma uccise dalle cosche ed hanno offerto ai partecipanti alla cerimonia il vino "Centopassi" e prodotti provenienti da terreni confiscati alla mafia. Offerte di prodotti tipici sono giunte dalla Pro Loco di Cirella di Platì, mentre gli studenti dell'Istituto alberghiero di Locri hanno organizzato il servizio di catering.

    La caserma dei carabinieri di Platì "rappresenta da circa 150 anni non soltanto un presidio avanzato di legalità in un territorio che é sovente evocato come una roccaforte della 'ndrangheta, ma anche un segno tangibile dell'attenzione che le istituzioni rivolgono alla comunità di Platì e della volontà di riscatto che qui si è materializzata in una moderna e funzionale struttura sottratta ai patrimoni mafiosi, consegnata ai carabinieri e inaugurata il 15 maggio del 2009". Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, Pasquale Angelosanto, nel suo intervento alla cerimonia per l'intitolazione della caserma al brigadiere Antonio Marino, medaglia d'oro al valor civile. "Di altissimo significato e valore è l'intitolazione della caserma a Marino - ha aggiunto Angelosanto -. Nel lungo percorso giudiziario non ancora conclusosi, il 21 febbraio scorso, il gup di Reggio Calabria ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di quattro imputati, appartenenti a una cosca dominante di questo territorio, richiesti del rinvio a giudizio dalla Procura Distrettuale, ritenuti mandanti dell'omicidio. Ad oggi, il delitto insoluto resta una ferita aperta per l'Arma, che continuerà a impegnarsi, unitamente alla magistratura, per individuarne i responsabili, e per la stessa città di Platì, alla cui popolazione faccio appello affinché non dimentichi il sacrificio del nostro Brigadiere, che ha dato la vita per l'affrancamento di questa collettività dal giogo mafioso".

    "E' con grande emozione che oggi ricordiamo la figura luminosa del brigadiere dei carabinieri Antonio Marino, caduto per mano omicida il 9 settembre di 21 anni orsono". Lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, nel suo messaggio in occasione della cerimonia di intitolazione della caserma dei carabinieri di Platì al brigadiere Antonio Marino. "Il tempo - ha aggiunto - non ha affievolito in tutti noi, penso soprattutto ai suoi familiari così duramente colpiti ed ai suoi commilitoni, il ricordo nitido di un uomo dello Stato che ha onorato, con la sua giovanissima esistenza, il senso del dovere e i valori del vivere civile secondo le regole democratiche poste alla base della convivenza del nostro Paese. La decisione dello Stato di intitolargli con una cerimonia pubblica la stazione dei carabinieri di Platì, avvalora non solo la memoria per un giovane padre di famiglia strappato violentemente ai propri affetti, ma esprime una forte decisione simbolica contro il crimine organizzato e la mafia in una terra segnata da un alto tasso di violenza che le articolazioni dello Stato, con grandi sacrifici, lavorano per sconfiggere. Insieme all'azione di prevenzione e di repressione degli apparati preposti all'ordine pubblico, è di non minore significato il lavoro della politica, delle amministrazioni locali, per indicare le vie della crescita economica e dello sviluppo, di nuovi approcci culturali, senza i quali è davvero difficile discostare le giovani generazioni dalle tentazioni e dai richiami della 'piovra', della ricchezza facile, del 'tutto e subito'". "E in questa direzione - ha concluso Nicolò - la Regione guidata dal presidente Scopelliti ha impresso una svolta negli indirizzi programmatici dedicati alle giovani generazioni, mobilitando risorse consistenti per la formazione, la scuola, le occasioni di crescita culturali, che producono quegli irrobustimenti sociali e civili che costituiscono un autentico vaccino capace di produrre quegli anticorpi in grado di proteggere l'esistenzialità dei singoli ed il futuro della coesione sociale nella nostra terra". Il presidente della Provincia di Reggio, Giuseppe raffa, ha sostenuto che "é un momento carico di significato e di iniziative simboliche che ci aiutano a capire quanto sia importante l'impegno di noi tutti nella difesa della legalità e dello Stato di diritto". "Intitolare la caserma dei carabinieri al brigadiere Marino - ha aggiunto - è un'iniziativa di grande valenza sociale che ci fa capire quanto siano importanti i percorsi virtuosi per il riscatto socio-economico del territorio. Oggi rendiamo omaggio alla memoria di un uomo dello Stato che ha pagato con la vita il suo leale impegno e la fedeltà all'Istituzione che rappresentava. Siamo di fronte a un territorio disagiato, tuttavia ritengo che Platì possieda gli anticorpi sociali per ribellarsi alla protervia delle forze oscure, perché si possa avviare, assieme alle Istituzioni, la stagione del definitivo riscatto del territorio per costruire una società più giusta e solidale. Un gesto simbolico di grande sostegno alla lotta antimafia che, con grande efficacia, stanno portando avanti la magistratura, le forze dell'ordine e le istituzioni". "Come Amministrazione provinciale - ha concluso Raffa - sin dall'avvio del nostro mandato, abbiamo messo al centro dell'azione politico-amministrativa percorsi di legalità a trecentosessanta gradi: sia nell'azione interna sia nel messaggio al territorio. Sono certo che così facendo lasceremo una significativa traccia nella vita di questa terra".

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