NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Rapporto Svimez: il sud si sta spegnendo, la Calabria sempre più maglia nera

     

     

    Rapporto Svimez: il sud si sta spegnendo, la Calabria sempre più maglia nera

    27 set 11 Nord e Sud Italia continuano a percorrere "strade diverse". Il Sud è in stagnazione, con un tasso di crescita del Pil dello 0,1% nel 2011, secondo il rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno. Il Centro-Nord cresce invece dello 0,8% e, a livello nazionale, ci si attesta su un +0,6%. Per il Sud, il 2011 è il secondo anno di stagnazione, dopo il forte calo nel biennio 2008-2009. Tutte le regioni meridionali presentano valori inferiori al dato nazionale e oscillano tra un minimo del -0,1% della Calabria e un massimo del +0,5% di Basilicata e Abruzzo. Molise e Campania segnano +0,1%, la Puglia +0,3%, Sicilia e Sardegna sono ferme. "Questo processo di declino - scrive Svimez - potrà essere interrotto solo con una adeguata domanda privata e pubblica capace di favorire una ripresa della produzione e un aumento di posti di lavoro stabili. Il rischio altrimenti è che la perdita di tessuto produttivo diventi permanente".

    Spariscono anche i giovani. Nei prossimi vent'anni il Mezzogiorno perderà quasi un giovane su quattro, nel centro-nord oltre un giovane su cinque sarà straniero. Gli under 30 al Sud saranno oltre due milioni in meno nel 2050, meno di cinque milioni. Gli over 75 passeranno dall'attuale 8,3% al 18,4. E' il rischio "tsunami demografico", registrato da Svimez nel rapporto sull'economia del Mezzogiorno. Le cause dell'invecchiamento sono la bassa natalità, la bassissima attrazione di stranieri e l'emigrazione (che riguarda 104 mila persone nel 2010).

    PIL fermo, manovra penalizza sud. Il Sud diventa più povero, più vecchio e più solo. Non c'é traccia di ripresa nel Rapporto Svimez 2011. Il Pil è fermo, crescerà dello 0,1% nel 2011, in frenata anche rispetto al timido +0,2% del 2010. E aumenta la distanza dal Nord, che avanza verso un +0,8%. Le opportunità di lavoro sono minime, solo un ragazzo su tre ha un impiego (il 31,7%) e il tasso di disoccupazione effettivo supera il 25%, così si continua ad andare via. In dieci anni, dal 2000, sono emigrate quasi 600 mila persone e nel solo 2010 sono partiti in 134 mila (13 mila per l'estero). Entro il 2050 raddoppieranno gli anziani con più di 75 anni, dall'8,3% al 18,4% della popolazione, mentre i giovani passeranno da 7 milioni a meno di 5 milioni. "Il rischio è un vero e proprio tsunami demografico - scrive Svimez - da un'area giovane e ricca di menti e di braccia, il Mezzogiorno si trasformerà in un'area spopolata, anziana ed economicamente sempre più dipendente". Le manovre economiche degli ultimi due anni aggraverebbero la situazione: secondo l'associazione, pesano più sul Sud che sul Nord (6,4 punti di Pil contro 4,8). Un richiamo sull'importanza della questione meridionale arriva dal presidente della Repubblica, Giorno Napolitano, che la definisce in una nota "la principale incompiutezza" del Paese a 150 anni dall'Unità. Il rilancio della crescita, secondo Napolitano, non può "trovare uno sbocco effettivo in assenza di una strategia di valorizzazione" del Mezzogiorno. Il presidente di Svimez, Adriano Giannola, propone di "rimodulare le strategie della crescita" e sostiene un piano da 60 miliardi per le infrastrutture. Un'ipotesi subito bocciata dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto: "Più che attivare il solito dibattito sulla quantità delle risorse dobbiamo concentrarci sulla qualità della spesa. I fondi Fas rischiano sempre di non essere spesi", dice. Si discute sulla ricette, ma è unanime il giudizio sulla gravità della situazione. I capigruppo al Senato del Pd, Anna Finocchiaro, e dell'Idv, Felice Belisario, invitano i pidiellini meridionali a reagire. "Non sono anche loro stufi dell'asse sbilanciato a favore della Lega che penalizza drasticamente il Sud?", chiede la senatrice. C'é preoccupazione anche nel mondo sindacale. "Senza politiche per l'occupazione per donne e giovani vi è solo la strada della migrazione o la povertà e il sommerso", commenta Serena Sorrentino (Cgil). Giorgio Santini (Cisl) invita a sbloccare gli investimenti del Piano Sud. "Non é più tollerabile che le risorse destinate al Mezzogiorno vengano utilizzate per fare cassa", aggiunge Guglielmo Loy (Uil).

    Ministro Fitto: Partenze giovani naturali .... Le partenze dei giovani meridionali che vanno a lavorare al nord sono "in parte una mobilità naturale che riguarda tutta la società occidentale ed è giusto che sia così". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, a margine della presentazione del rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno. "In parte c'é un problema occupazionale evidentemente più grave al sud e per questo bisogna continuare ad investire sulle politiche del lavoro e dell'istruzione", ha concluso. "Partiamo da una profonda autocritica. Mi sembra che sulla questione meridionale ci si lavi troppo le mani dalle responsabilità, che vengono confinate a livello istituzionale". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, alla presentazione del rapporto Svimez. "Non ci si può chiamare fuori sperando che il cerino delle responsabilità si spenga in mano a qualcun'altro - ha aggiunto il ministro - è necessario evitare le contrapposizioni in un'alleanza istituzionale come quella che si è vista nell'ultimo anno tra lo Stato e le amministrazioni locali".

    CISL: Sud paga prezzo più alto crisi. "Nel Mezzogiorno, la crisi ha picchiato forte e determinato un'estrema diminuzione del numero di occupati". E' il commento del segretario aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, al Rapporto Svimez, che sottolinea come "il Sud sta pagando di più sia la crisi che le politiche restrittive del Governo". "Il peggioramento di tutti gli indicatori urla che c'é subito bisogno di attivare gli investimenti - aggiunge il sindacalista - Il raccordo tra istituzioni, è stato positivo per selezionare infrastrutture, ma sarà efficace se si realizzerà immediatamente il contratto istituzionale di sviluppo e si darà avvio subito alla spesa. E' inaccettabile che si facciano solo programmi, occorre spendere subito le risorse e rimuovere qualunque ostacolo blocchi gli investimenti". "Ma soprattutto - conclude Santini - è urgente che da subito il coordinamento tra Stato e Regioni finalizzi i suoi sforzi all'impiego, concludendo rapidamente le procedure attuative per il credito di imposta per l'occupazione ed implementando la nuova legge sull'apprendistato".

    Battaglia "Massacro del Mezzogiorno". "Sono drammatici i dati Svimez. Inutile girarci intorno: sono cifre che fanno emergere il massacro del Mezzogiorno. Un massacro lungo quanto l'ultimo decennio, che ora presenta un bilancio che fa temere che forse, alla fine, il Sud potrebbe non farcela". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Demetrio Battaglia. "L'emigrazione è ai massimi storici. Per il 21 per cento - prosegue Battaglia - è formata da laureati: si può immaginare la nostra terra una ripresa mentre c'é un'emorragia di cervelli? Massimo storico per l'emigrazione e insieme massimo storico per la disoccupazione: più di un giovane ogni tre non lavora, molti non incontreranno mai il lavoro, per non dire un'occupazione stabile. Peggio: Svimez ipotizza la scomparsa dell'industria meridionale attraverso un progressivo azzeramento di tutte le attività produttive strategiche. Ha ragione il presidente Napolitano: i dati Svimez dimostrano che 'la principale incompiutezza' del paese è e resta il divario tra Nord e Sud". "Certo, ci sono le responsabilità storiche - prosegue Battaglia - di classi dirigenti meridionali e nazionali anguste e miopi. Ma il punto drammatico a cui oggi siamo giunti è la conseguenza tragica di nove anni di governo le cui scelte strategiche sono state pesantemente decise, imposte, condizionate dalla Lega Nord. Basta guardare l'oggettività cruda dei dati per capire, anche senza essere economisti, che la congiuntura economica negativa di questi ultimi tre anni è stata scaricata sul Mezzogiorno". "Il leghismo sudista, salvagente per restare a galla dopo aver accettato le politiche che hanno affondato il Mezzogiorno - sostiene ancora Battaglia - è l'ultimo approdo per camuffare appoggio e sostegno a poteri contrari agli interessi della nostra terra e dell'intero paese che, senza il Mezzogiorno, non potrà in nessun caso raggiungere gli obiettivi di crescita e innovazione economica necessari a far restare l'Italia tra le nazioni avanzate del mondo".

    "I dati Svimez parlano chiaro e rappresentano, purtroppo, la drammatica conferma di quello che diciamo, inascoltati, da mesi. Il Sud vive una situazione difficilissima che il Governo fa finta di non vedere e non sentire". Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. "I dati più tristi - aggiunge Oliverio - sono quelli che riguardano i giovani, sempre più senza lavoro, ed il ritorno all'emigrazione, chiaro sintomo di un Paese che viaggia a due velocità. Tutto questo è il frutto di una politica miope, perché il Governo, nettamente condizionato dalla Lega, guarda solo e soltanto al Nord, mentre al Mezzogiorno riserva promesse ed impegni, puntualmente smentiti dai fatti, ed un Piano che fino ad oggi è servito soltanto a qualche ministro per fare passerella in tante insignificanti conferenze stampa. Questa è la realtà - conclude Oliverio - che oggi ci viene consegnata dall'analisi Svimez ma che è da tempo conosciuta dalle famiglie che vivono nelle regioni del Sud e che quotidianamente sono costrette a fare i conti con questa attualità e con l'assoluta mancanza di prospettive".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore