NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Nessun risultato da protesta lavoratori Fondazione Betania

     

     

    Nessun risultato da protesta lavoratori Fondazione Betania

    27 set 11 "La protesta spontanea di alcuni dipendenti della Fondazione Betania, che si sono incatenati sul ponte della Fiumarella di Catanzaro, purtroppo, non ha avuto alcun risultato positivo capace di risolvere i vari problemi che ancora sono aperti con l'ASP di Catanzaro e con la Regione Calabria". Lo afferma il presidente della Fondazione Betania, don Biagio Amato. "La Fondazione Betania, infatti, deve ricevere, da parte dell'ASP pagamenti relativi - è detto in una nota - ai primi sei mesi del 2011, per 1,700,00 mln. I vari Distretti sanitari dell'ASP hanno già pronte le determine per il pagamento di parte di detta somma, solo che tali determine non sono pervenute presso la Direzione Generale per l'emissione dei relativi mandati. A nulla sono valse, finora, i vari solleciti operati presso la direzione generale che avrebbe già dovuto chiedere ai propri collaboratori la trasmissione di detti atti per procedere ai pagamenti, come già avvenuto per altre strutture. Altro problema aperto riguarda il pagamento delle Strutture Residenziali per disabili ( già Said). Si continua a chiedere alla Fondazione di garantire l'assistenza alle 64 persone con disabilità. Ma dal 1 gennaio 2010 ad oggi, su un fatturato di 6,00 mln, solo il Settore alle Politiche sociali ha pagato acconti per 1,5 mln. Nell'ultimo incontro degli operatori, che hanno protestato sul ponte della Fiumarella, con il Sindaco Traversa, questi ha sollecitato, con esito positivo, le procedure burocratico-amministrative per portare a pagamento, fra giorni, un decreto di 500.000,00 che l'Assessore Regionale Stillitani, già da qualche giorno, ne aveva disposto la emanazione tramite il Settore competente. Con tale somma la Fondazione potrà anticipare solo il 50% dello stipendio di maggio.Terzo problema riguarda, invece, due proposte di delibere che istituiscono in Calabria le strutture residenziali denominate Centri socio Riabilitativi per disabili ed i Centri diurni per le autonomie e l'inclusione sociale delle persone con problemi di non autosufficienza. L'approvazione di dette delibere permetterà alla Fondazione di ottenere la riconversione di alcune residenze per disabili ( già Said) in Centri socio riabilitativi ed il Centro diurno Perseo in Centro diurno per le autonomie e l'inclusione e, soprattutto, permetterebbe lo sblocco del pagamento delle contabilità 2010-2011 che ammontano a circa 4,5 mln (perché, come sopra detto, la Regione ha erogato un acconto di 1,5 mln). Tali proposte di delibere sono state portate anche nell'ultima seduta di Giunta, ma, purtroppo, ancora una volta senza pervenire alla loro approvazione. Un ultimo problema, comune a tutte le strutture socio-sanitarie private della Calabria e, pertanto, anche della Fondazione Betania, riguarda il blocco del pagamento della quota sociale da parte del Settore Politiche sociali della Regione. Da ben 15 mesi dette strutture non ricevono il pagamento della quota sociale ( solo la parte di competenza della Fondazione ammonta a 3,5 mln). Ciò sta determinando situazioni così gravi da non permettere agli Erogatori la continuità delle prestazioni a favore di 6000 persone anziane non autosufficienti, persone con disabilità gravi e medio gravi, persone con problemi di dipendenze e con problemi psichiatrici. Infatti, le maggiori Associazioni regionali di categoria, firmatarie di Contratto collettivo nazionale, hanno già comunicato al Presidente della Giunta regionale e alle più Alte Cariche dello Stato, oltre che alle Autorità religiose, ai Prefetti, ai Presidenti delle Province e ai Procuratori Generali, che dal 6 novembre sono costrette a sospendere la erogazione dei servizi socio-sanitari. Infatti anche l'accesso al credito che le banche, fino a qualche tempo addietro, hanno concesso a dette strutture, non è più possibile. Anche i dipendenti, proprio perché non sono pagati da alcuni mesi, non possono più ottenere anticipazioni, mutui e scoperti di conto corrente, per cui sono nell'assoluta impossibilità di recarsi al lavoro. Da quanto descritto si può ben comprendere la reazione di alcuni operatori della Fondazione i quali hanno scelto di manifestare il loro disagio personale e familiare incatenandosi sul ponte Morandi. Così come non si potrà fermare la protesta, che sta montando di ora in ora da parte di tutte le 450 unità lavorative della Fondazione ( di cui, purtroppo, 53 già in cassa integrazione in deroga), che certamente le vedrà manifestare, assieme ad alcuni familiari delle persone assistite, per rivendicare il diritto al pagamento degli stipendi".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore