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    Conferenza Sindaci Asp Cosenza, consegnati documenti sindaci

     

     

    Conferenza Sindaci Asp Cosenza, consegnati documenti sindaci. Oliverio "Atto da rivedere". Reazioni

    27 set 11 Dopo circa quattro ore di discussione la Conferenza dei Sindaci dell'Asp ha chiuso i suoi lavori recependo alcuni documenti, provenienti da singoli primi cittadini o da gruppi di Sindaci, con altrettante proposte di integrazione e di modifica dell'atto aziendale illustrato all'assemblea dal Commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale, dott.Gianfranco Scarpelli. I documenti, alcuni dei quali evidenziano anche i punti di criticità del Sistema sanitario provinciale, sono stati acquisiti dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, e saranno portati all'attenzione del Commissario Straordinario Scarpelli per eventuali integrazioni da apportare nei prossimi 60 giorni, termine ultimo prima dell'approvazione definitiva. Alla seduta della Conferenza, svoltasi nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi e convocata dal Sindaco della città capoluogo Mario Occhiuto, nella sua qualità di Presidente della stessa conferenza, hanno partecipato ben 100 sindaci. La seduta è stata aperta proprio dall'intervento del Presidente Occhiuto che ha ringraziato per la loro presenza i primi cittadini intervenuti. "Una presenza così massiccia – ha esordito Occhiuto – è quanto mai significativa, segno che su un tema così delicato come quello della salute dei cittadini si registra con soddisfazione la convergenza degli amministratori del territorio provinciale, al di là delle appartenenze e delle diversità di vedute e di colore politico." Il Sindaco Occhiuto ha dato lettura all'assemblea del documento approvato all'unanimità dal Consiglio comunale di Cosenza, nella seduta del 12 settembre scorso, nel quale si evidenziava, tra l'altro, l'opportunità, a seguito della disposta riconversione, da parte del Governo regionale, dell'Ospedale S.Barbara di Rogliano e di altri nosocomi, di un contestuale potenziamento dell'Ospedale dell'Annunziata e della necessità di potenziare il Servizio sanitario in provincia, riorganizzare la rete ospedaliera, definire un moderno sistema di urgenze-emergenze nonché del DEA del presidio cosentino. Il Sindaco Occhiuto ha sottoposto, tra l'altro, all'attenzione della Conferenza, così come stabilito nel documento votato dal Consiglio comunale, la richiesta di riconversione dei presidi sanitari e dei centri nascita della provincia di Cosenza che dovrà avvenire contestualmente al potenziamento dell'Ospedale hub dell'Annunziata, anche con il completamento della filiera della cardiologia interventistica sino all'attivazione del servizio di cardiochirurgia. "Di fronte a situazioni complessive di disagio e nel rispetto di un diritto fondamentale come quello alla salute – ha affermato Occhiuto nel suo intervento introduttivo – dobbiamo essere scevri da qualsiasi forma di partigianeria politica e da elementi di divisione. Auspico – ha aggiunto Occhiuto – che per le future sedute della Conferenza dei Sindaci si possa attivare un'organizzazione ancora più specifica e più dinamica, individuando dei comitati zonali che possano fare da coordinamento alla stessa assemblea. In questo modo – ha precisato il Sindaco di Cosenza - potremo vederci anche più spesso. Sono convinto che il Commissario straordinario Scarpelli terrà conto delle richieste e segnalazioni che gli perverranno." Dopo l'intervento del Presidente della Conferenza e Sindaco di Cosenza Occhiuto, ha preso la parola proprio il Commissario Straordinario dell'ASP Gianfranco Scarpelli che ha illustrato l'Atto aziendale spiegando che la sua elaborazione è stata il frutto di colloqui e confronti continui con i Sindaci negli ultimi tre mesi, da quando, cioè, è stato nominato alla guida dell'Azienda Sanitaria Provinciale. " L'Atto Aziendale – ha spiegato Scarpelli - definisce le modalità organizzative per realizzare l'integrazione delle tre reti: Ospedaliera, Territoriale e di Emergenza-Urgenza e superare la schematica e tradizionale distinzione tra Assistenza Ospedaliera e Assistenza Extraospedaliera. La mancanza di un processo di razionalizzazione della Rete Ospedaliera Calabrese – ha detto ancora Scarpelli - ha comportato gravi inefficienze ed inappropriatezze nell'utilizzo delle risorse con conseguente non governabilità dei costi e con evidenti riflessi sui livelli di assistenza garantiti alla popolazione. L'Ospedale deve diventare la sede in grado di offrire competenze e tecnologie sofisticate e di maggiore complessità, mentre i piccoli ospedali dovranno essere riconvertiti in Strutture Territoriali più flessibili ed adeguate per rispondere in modo armonico e coordinato ai diversi fabbisogni d'assistenza della popolazione." Scarpelli ha indicato nell'appropriatezza, efficacia ed efficienza le tre parole d'ordine da seguire nell'azione di riordino, evidenziando la necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza. Il Commissario straordinario ha anche annunciato che da lunedì 3 ottobre, unico in Calabria, partirà il CUP (Centro Unico di Prenotazione) da qualsiasi centro della provincia. Alla Conferenza dei Sindaci ha preso parte anche il Presidente della Provincia Mario Oliverio che ha sottolineato la necessità di una rivisitazione del decreto 18 del 22 ottobre del 2010 con il quale la Regione Calabria ha provveduto ad approvare le tre reti assistenziali (ospedaliera, emergenza-urgenza e territoriale). "Il decreto 18 va rivisto – ha detto Oliverio. Si riapra con il tavolo Massicci una discussione, non si può risanare a scapito di un territorio, quello cosentino che è il più penalizzato. Occorre un concorso equilibrato nel risanamento. Siamo in presenza di una situazione grave che richiede un'azione di risanamento e riequilibrio con le risorse disponibili e garantendo, comunque, le prestazioni e i servizi. Tagliare non basta. Al taglio bisogna accompagnare la soluzione." Oliverio ha sottolineato, inoltre, l'importanza del documento approvato dal Consiglio comunale di Cosenza che ha posto la centralità dell'Annunziata come presidio punto di riferimento per tutta la provincia. Il Presidente della Provincia ha messo in guardia i sindaci presenti dal pericolo della divisione "che – ha detto – è un segno di debolezza." E per questo ha auspicato il massimo di unità delle istituzioni, al di là delle appartenenze. "Bisogna aprire un dialogo positivo – ha aggiunto - per ripensare e rivedere l'attuale situazione." Molti i Sindaci intervenuti nel corso del dibattito, durante il quale sono stati presentati al Presidente della Conferenza alcuni documenti contenenti emendamenti e integrazioni dell'Atto Aziendale. I documenti pervenuti alla Presidenza della Conferenza, da inoltrare al Commissario straordinario Scarpelli, sono stati prodotti dal Sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti, di Cariati, Filippo Giovanni Sero, Acquaformosa, Giovanni Manoccio e Trebisacce, Mariano Bianchi. Tanto il Sindaco di Rende, quanto quello di Trebisacce, hanno rappresentato la posizione di altri colleghi.

    Video: Conferenza Sindaci

    --- Video: Conferenza Sindaci Asp Cosenza (1a parte)

    --- Video: Conferenza Sindaci Asp Cosenza (2a parte)

    Oliverio "Atto aziendale da sospendere e rivedere". "Ritengo che questo atto aziendale debba essere oggetto di una seria e profonda riconsiderazione e, per questo, propongo che ne venga sospesa l'adozione al fine di richiedere al Commissario regionale Scopelliti, l'apertura di un tavolo". Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel corso della Conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza per esaminare ed esprimere parere sull'Atto aziendale predisposto dal commissario straordinario dell'Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli. Un tavolo, ha aggiunto Oliverio, "per avviare finalmente un confronto responsabile ed oggettivo, capace di apportare le necessarie correzioni alla linea e agli strumenti finora assunti in sede regionale che, alla prova dei fatti, si stanno rivelando negativi e stanno producendo una situazione ancor più difficile di quella di prima che, sicuramente, penalizza una grande provincia come quella di Cosenza ed i suoi territori". "Ritengo particolarmente importante questo passaggio della Conferenza dei Sindaci dell'intera provincia - ha detto Oliverio - che ci permette di avviare un confronto ed una discussione aperti su un atto di programmazione come quello posto al centro di questo incontro. La necessaria opera di risanamento e riqualificazione di un settore di fondamentale importanza qual é quello sanitario, richiede un'assunzione di responsabilità collettiva ed un approccio libero da appartenenze e da schematismi. Per questo sarebbe stata e sarebbe necessaria una predisposizione all'ascolto, in primo luogo da parte di chi ha la responsabilità istituzionale di assumere in questo momento scelte e decisioni in Calabria. Purtroppo, però, finora abbiamo registrato una inadeguata ed assolutamente insufficiente predisposizione al confronto con implicazioni di aggravamento delle difficoltà. I servizi sanitari, pertanto, sono in forte sofferenza ed i disagi sono in crescita in modo diffuso sull'intero territorio della provincia di Cosenza". "Tagliare servizi - ha aggiunto Oliverio - senza dare risposte ed indicare soluzioni per tutelare la salute dei cittadini, genera una situazione di incertezza e di crescita delle preoccupazioni e spinge la domanda di cura della salute necessariamente oltre i confini della nostra regione. In questo quadro, l'Atto aziendale che viene presentato è assolutamente non rispondente ai bisogni del territorio di una provincia vasta come la nostra. Basta considerare il parametro del numero dei posti letto per acuti: esso è assolutamente ed incredibilmente al di sotto dei parametri nazionali e anche di quello regionale. E ciò determina una minore dotazione di centinaia di posti letto e il conseguente svuotamento di presidi ospedalieri. Uno strumento di programmazione sanitaria non può non essere integrato con i servizi che offre la massima struttura ospedaliera che è l'Annunziata di Cosenza. Nella nostra provincia, infatti, a differenza di altre realtà, vi è un solo ospedale Hub, l'Annunziata appunto, su cui si riversano anche le domande di prestazioni che non trovano risposte negli ospedali territoriali, determinando una situazione grave anche in considerazione del fatto che questa struttura ospedaliera non è stata e non è ancora oggetto di interventi di potenziamento, riqualificazione ed allargamento della rete dei servizi. Per non parlare, poi, dei vasti comprensori della provincia che vivono una situazione di grave disagio mentre nei territori montani (Acri e San Giovanni in Fiore) le strutture ospedaliere vengono svuotate di funzioni e servizi e ridotte, nei fatti, a funzioni marginali".

    Sindaco Rende "Conferenza commissariata". «Hanno commissariato anche la Conferenza dei Sindaci». Con queste parole, il Sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti commenta l'importante incontro svoltosi oggi in cui si doveva discutere ed approvare l'atto aziendale. «Quella che doveva essere un'occasione di confronto, ma soprattutto di ampia discussione su un atto aziendale che condizionerà, inevitabilmente, un settore fondamentale della vita dei cittadini, si è rivelato un incontro blindato in cui è stato impedito qualsiasi tipo di espressione di volontà da parte dell'assemblea.». Parole dure quelle del Sindaco di Rende che parla a nome dei tanti sindaci che avevano formulato la necessità di esprimersi concretamente sull'atto aziendale. «Con tanti altri sindaci avevamo avviato da settimane un coordinamento per presentare un nostro documento in seno alla conferenza. Ci illudevamo, evidentemente, che quella di oggi potesse essere una riunione a più voci, in cui esprimere le nostre perplessità e avanzare delle proposte. Ci è stato proibito, negandoci qualsiasi espressione democratica. Un atteggiamento ostile, di totale chiusura – continua il Sindaco - che però non limita la nostra volontà di andare avanti, con forza, per tutelare il diritto alla salute di ogni cittadino. Il decreto 18, che da una parte smantella la sanità regionale in modo orizzontale, senza tutelare quelle positività che pur ci sono, mettendo in atto una manovra di lacrime e sangue, dall'altra perpetua sperequazioni a danno della Provincia di Cosenza che si ritroverà con un sistema sanitario al di sotto dei livelli essenziali di assistenza. Nell'atto aziendale non si vedono prospettive di miglioramento della qualità del servizio, ma solo tagli e riduzioni che sono sì necessari, ma a patto che, con la stessa velocità, si realizzino investimenti ed organizzazioni virtuose. Manca, perciò, sia una verifica dell'incidenza dei tagli sulla complessiva entità della spesa, sia la possibilità di accertare che la nuova organizzazione rispetterà i livelli essenziali di assistenza». L'atto aziendale proposto dal commissario della ASP di Cosenza disattende pur citandole peraltro "le linee guida regionali" in allegato al decreto del presidente della giunta regionale n. 54 del 5 luglio 2011 . Spariscono dipartimenti,servizi e si trasforma tutto in uffici non ben identificati e non chiarendo se si tratterà di luoghi di assistenza alla salute o solo di amministrazione. I posti letto per acuti si trasformeranno in RSA,RSAM,Lungodegenti ed altro per le quali bisognerà assumere altro personale specifico. E' difficile ancora dare un parere ad un atto aziendale che non definisce le sedi amministrative dei distretti sanitari, che tiene poco conto delle esigenze di prevenzione, diagnosi e cura dei cittadini della più grande e popolosa provincia della Calabria. «Non condividiamo queste scelte – conclude Cavalcanti - né il modo in cui è stata condotta la Conferenza dei Sindaci di quest'oggi in cui il Sindaco di Cosenza ha di fatto impedito la votazione dell'atto aziendale da parte dell'assemblea».

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