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    Indagato per truffa dalla Procura di Crotone l'ex Ad di Barclays

     

     

    Indagato per truffa dalla Procura di Crotone l'ex Ad di Barclays

    Di Stasio26 set 11 Ha costretto i suoi dipendenti a concedere finanziamenti per oltre 12 milioni di euro ad imprese che non avrebbero avuto titolo ad averne. Con questa accusa l'ex amministratore delegato di Barclays Bank Italia, Vittorio Maria De Stasio (nella foto), è stato indagato dalla Procura di Crotone per truffa, violenza o minacce per costringere a commettere reato, estorsione e associazione per delinquere e la sua casa perquisita dalla guardia di finanza. Un'indagine, quella guidata dai pm Pierpaolo Bruni e Luisiana di Vittorio, che riguarda una presunta truffa da 15 milioni di euro ai danni dell'Unione Europea. De Stasio, fino al 2 agosto scorso ricopriva la carica di amministratore della Barclays ed in tale veste, secondo l'accusa, avrebbe fatto ottenere 12,5 milioni alle società Italiana Commissionaria Legnami e Immobiltecno dell'imprenditore Aldo Bonaldi, di 52 anni, di Soresina (Cremona), residente nel Principato di Monaco, latitante nella medesima inchiesta. Per far ciò, De Stasio non solo avrebbe fatto in modo di impedire agli organismi di controllo della banca di verificare la regolarità del finanziamento, ma avrebbe anche imposto a due dipendenti dell'Istituto, con la forza derivante dal suo incarico di amministratore delegato, di esprimere i pareri favorevoli necessari alla concessione del finanziamento. Il dirigente è accusato anche nella qualità di ex direttore generale di Banca Bipop. Anche in quel caso, secondo l'accusa, fece ottenere finanziamenti ad imprese di Bonaldi, la Eurosviluppo industriale e il Consorzio Eurosviluppo, per 20 milioni che ora risultano inseriti nel bilancio dell'istituto come sofferenza con previsione di perdita integrale. L'inchiesta nel suo complesso riguarda un finanziamento dell'Ue per 15 milioni di euro, liquidato attraverso l'ex ministero delle Attività produttive e utilizzato per fini diversi da quelli per i quali era stato concesso. La presunta truffa riguarda la mancata realizzazione del Contratto di programma di Scandale, con la costruzione di una centrale a turbogas, di cui il soggetto attuatore è la Eurosviluppo industriale. Per l'accusa ci sarebbe stato un vorticoso giro di denaro che sarebbe incassato dagli indagati e finito in conti esteri nella loro disponibilità. Nel marzo scorso, la Procura chiese ed ottenne dal gip l'emissione di otto ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla bancarotta fraudolenta ed al riciclaggio dei proventi ottenuti grazie all'utilizzo dei finanziamenti ottenuti dagli indagati, nei confronti di imprenditori, ma solo sei furono eseguite a carico di Giuseppe Carchivi (49), di Isola Capo Rizzuto (Crotone) e residente a Colle Val D'Elsa (Siena); Roberto Mercuri (40), di Lamezia Terme (Catanzaro) e residente a Milano; Annunziato Scordo (65), di Bovalino (Reggio Calabria) e residente a Catanzaro; Michelangelo Marinelli (40), di Modena; Corrado Ciccolella (55), di Molfetta (Bari); Alessandro Argentini (51), di Torino. Si resero irreperibili i principali indagati, Bonaldi e Roberto Baroni (58), di Pavia, residente a Tunisi, principale collaboratore, secondo gli inquirenti, di Bonaldi ed ideatore con lui della truffa. Bonaldi, in realtà, era stato arrestato nei mesi scorsi in Ucraina, ma è stato poi rimesso in libertà ed è tornato ad essere latitante.

    Finanziamenti a molte imprese senza titolo. L'inchiesta nell'ambito della quale è stato indagato Vittorio Maria De Stasio, amministratore delegato di Barclays Bank Italia sino ai primi giorni dell'agosto scorso e adesso non più dipendente dell'Istituto, ruota attorno ad un finanziamento dell'Ue per 15 milioni di euro, liquidato attraverso l'ex ministero delle Attività produttive e utilizzato per fini diversi da quelli per i quali era stato concesso. De Stasio è indagato finanziamenti per 12,5 milioni alle società dell'imprenditore Aldo Bonaldi Italiana Commissionaria Legnami e Immobiltecno, che, secondo l'accusa, non avrebbero avuto titolo ad averli e, in qualità di ex direttore generale di Banca Bipop per alcuni finanziamenti concessi ad altre imprese di Aldo Bonaldi, la Eurosviluppo industriale e il Consorzio Eurosviluppon per un ammontare di circa 20 milioni che ora risultano inseriti nel bilancio dell'istituto come sofferenza con previsione di perdita integrale. Nell'ambito dell'inchiesta, nel marzo scorso, furono emesse sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla bancarotta fraudolenta ed al riciclaggio dei proventi ottenuti grazie all'utilizzo dei finanziamenti ottenuti dagli indagati. Si tratta di Giuseppe Carchivi (49), di Isola Capo Rizzuto (Crotone) e residente a Colle Val D'Elsa (Siena), finito in carcere, e Roberto Mercuri (40), di Lamezia Terme (Catanzaro) e residente a Milano; Annunziato Scordo (65), di Bovalino (Reggio Calabria) e residente a Catanzaro; Michelangelo Marinelli (40), di Modena; Corrado Ciccolella (55), di Molfetta (Bari) e Alessandro Argentini (51), di Torino. Si resero irreperibili, invece, i principali indagati, Aldo Bonaldi, di 52 anni, di Soresina (Cremona), residente nel Principato di Monaco, e Roberto Baroni (58), di Pavia e residente a Tunisi, principale collaboratore, secondo gli inquirenti, di Bonaldi ed ideatore con lui della truffa. Bonaldi è stato successivamente arrestato in Ucraina, ma poi é stato rimesso in libertà e risulta adesso nuovamente latitante. La presunta truffa riguarda la mancata realizzazione del Contratto di programma di Scandale, con la costruzione di una centrale a turbogas. Soggetto attuatore del contratto di programma è la società Eurosviluppo industriale, di cui Bonaldi è l'amministratore. Secondo quanto emerso dall'inchiesta della Procura di Crotone, coordinata dai pm Pierpaolo Bruni e Luisiana di Vittorio, ci sarebbe stato un vorticoso giro di denaro che sarebbe incassato dagli indagati e finito in conti esteri che erano nella loro disponibilità.

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