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    Morto il patron di Miss Italia, Enzo Mirigliani. Era calabrese

     

     

    Morto il patron di Miss Italia, Enzo Mirigliani. Era calabrese

    26 set 11 Enzo Mirigliani è morto nel primo pomeriggio di oggi nel Policlinico Gemelli, a Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni. Ad annunciarlo, "con grande dolore", è il Concorso Miss Italia. Il patron del concorso era nato il 22 aprile 1917 a Santa Caterina sullo Jonio (Catanzaro). Al momento della morte di Mirigliani erano presenti la moglie Rosy, le figlie Rosaria e Patrizia e il nipote Nicola. Enzo Mirigliani ha iniziato ad occuparsi di concorsi di bellezza dal 1953. Quattro anni dopo, a Trento, è entrato a far parte di Miss Italia, diventandone il responsabile nel 1959, prendendo l'eredità dal creatore del Concorso Dino Villani.

    La figlia Patrizia "E' morto nel mese della Miss". "E' morto nel mese di Miss Italia". Lo fa notare frastornata e commossa Patrizia Mirigliani, la figlia che ha 'ereditato' il concorso di bellezza e il titolo di 'patron' dal padre Enzo. La nuova miss, la reginetta del 2011, è stata infatti eletta da pochi giorni, la notte tra il 19 e il 20 settembre scorsi. "Stava male da tempo - ricorda con la voce rotta dal pianto - stava male da due mesi. Ho fatto questa edizione del concorso con una forte emozione: mio padre era già ricoverato in ospedale, ma non ne volevo parlare durante le finali, non volevo che si venisse a sapere". Patrizia Mirigliani fatica a parlare tra un singhiozzo e l'altro, ma si dice felice dell'attenzione dei media per il padre: "Sono felice che abbia un degno tributo per quello che ha fatto per la bellezza e per il mondo delle donne". Raggiunta al telefono all'ospedale Gemelli, precisa che le esequie non sono state ancora decise: "Forse dopodomani, a lui piaceva piazza del Popolo a Roma, ma ancora non sappiamo".

    Mirigliani è deceduto pochi giorni dopo l'elezione di Stefania Bivone a Miss Italia 2011, una giovane proveniente dalla "sua" Calabria. La prima reginetta di Mirigliani, eletta a Ischia, è stata Marisa Jossa, napoletana, mamma di Roberta Capua, Miss Italia 27 anni dopo, nel 1986.

    Mercoledì funerali a Roma. I funerali del patron di Miss italia Enzo Mirigliani si svolgeranno mercoledì alle ore 15 a Roma nella basilica di santa Maria del Popolo in piazza del Popolo. Lo rende noto l'ufficio stampa del concorso di bellezza.

    Il patron di Miss Italia. "Quante ne abbiamo fatte insieme io e Mirigliani". Lo diceva spesso Mike Bongiorno del 'patron' di Miss Italia. Oggi nessuno dei due c'é più, Mike morto due anni dopo aver condotto il concorso 2007 - quello della lite in diretta con Loretta Goggi - e, oggi, se n'é andato anche Enzo Mirigliani. E' morto a 94 anni al policlinico Gemelli di Roma, dopo aver retto per quasi cinquant'anni, dal 1959, il concorso di bellezza, ora gestito, da quasi un decennio, dalla figlia Patrizia. Figlio orgoglioso della Calabria, terzo di sei fratelli e volontario nell'Esercito che non aveva 18 anni (combatté in Africa e a El Alamein quasi sfiorò il generale Rommel), vi rimase fino al 1952: in caserma a Trento, conobbe lì Rosy Ragno, poi sua moglie. Sono stati sposati per 64 anni. Il 'patron' era fatto così, preferiva che fossero gli altri a parlare di lui. Si 'limitava' a costruire il palcoscenico dove potessero esibirsi: una passerella con tante miss, meglio se in Tv, dove il concorso approdò nel 1979, prima in un circuito di emittenti locali, poi nel 1981 su Canale 5 e dal 1989 in diretta sull'ammiraglia Rai, seconda solo a Sanremo negli ascolti. Un successo costruito soprattutto con due ingredienti e tanta organizzazione: un concorso dall'immagine pulita e sicura per le miss, quelle 'ragazze della porta accanto' che molti giudicano poco credibili e non solo oggi, ma insieme, per l'appunto, la costruzione della polemica, quella garbata, che fa discutere tutta la famiglia. Come quella sull'abolizione delle misure (90-60-90) su suggerimento di Maurizio Costanzo nel 1990 e, quattro anni dopo, l'apertura alle miss sposate e mamme, poi anche alle straniere con cittadinanza italiana: fece discutere nel 1996 la corona a Denny Mendez, domenicana 'naturalizzata' dalla pelle d'ebano, bellissima tuttora. Mal digerito dalla sinistra culturale, al concorso tuttavia in tanti non hanno resistito, sia come ospiti o giurati: anche Vittorio De Sica, De Chirico, Carrà, Zavattini, Guareschi, Luchino Visconti, Alfonso Gatto, Totò, Alberto Lattuada. Poi, il 'patron' ricevette dal presidente Ciampi l'onorificenza di Commendatore della Repubblica, nel 1999; due anni prima, in Campidoglio, il Premio della simpatia di Palazzeschi e Pertica. Compiendo 85 anni, ormai un po' defilato nel 2002, confessava che l'amore per il suo lavoro "e la soddisfazione di aver fatto sognare, in tutti questi anni, milioni di ragazze", non gli facevano sentire l'età, tanto che alla pensione non voleva neanche pensare. Per i 90 anni parecchi ricordano la sua festa principesca in un magnifico albergo di Roma. Molte le sue iniziative, tra premi e gare come La Sartina d'Italia, che allietò dal 1964 al 1970 confezionando abiti in teatro, ma Miss Italia resta la sua creatura più importante. Qualcuno lo chiamerebbe 'talent scout': dalle sue passerelle sono emerse anche Sofia Loren, Lucia Bosé, Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago, Gianna Maria Canale, Giovanna Ralli. Tra le belle di oggi, Miriam Leone e Cristina Chiabotto, arrivate in Tv con la corona in testa. "E' morto nel mese di Miss Italia", fa notare frastornata e con la voce rotta dal pianto la figlia Patrizia. La corona 2011 é stata infatti consegnata a Stefania Bivone, quinta reginetta calabrese, la notte tra il 19 e il 20 settembre scorsi, ma lei, 18 anni, Enzo Mirigliani non l'ha mai conosciuto.

    Le reginette e i canoni della bellezza. La storia di Miss Italia ha camminato per 72 anni di pari passo con i cambiamenti del costume della nostra società. Sfogliando un album di foto delle concorrenti, ci si rende conto infatti dei mille mutamenti avvenuti. Antesignano della più celebre gara di bellezza del nostro paese, fu infatti nel 1939, Cinquemila lire per un sorriso, pudico concorso fotografico nato da un'idea di Dino Villani, per sponsorizzare una marca di dentifricio. Le concorrenti di Miss Sorriso in epoca mussoliniana non sfilavano in pedana, ma si limitano ad inviare foto, molto candide, previa censura immediata. Con l'inizio della seconda guerra mondiale, la gara di bellezza fu interrotta. Riprese nel 1946 con la denominazione Miss Italia, a Stresa, con le miss che sfilavano in passerella. Nel '47 vinse Lucia Bose' ma parteciparono tutte le più grandi dive italiane: da Silvana Mangano (eletta Miss Roma) a Gina Lollobrigida (arrivata terza). Ma la vera evoluzione del concorso è avvenuta con la direzione artistica cominciata nel 1959 di Enzo Mirigliani, scomparso oggi. In quella prima edizione vinse il titolo Marisa Jossa, madre di Roberta Capua, divenuta a sua volta miss nel 1986. A colpi di modifiche del regolamento Miss Italia ha registrato di anno in anno i mutamenti della percezione della bellezza femminile da parte degli italiani e dei canoni che la contraddistinguono. Un esempio: nel 1996 il titolo è andato a Denny Mendez, prima reginetta italiana di colore. Miss Italia è diventato un metro di misura del senso del pudore degli italiani, laddove nelle prime edizioni le concorrenti miss che sfilavano in costume da bagno castigato, facevano scandalo. Ha saputo crescere con la società, adattando via via i requisiti richiesti alle aspiranti reginette, sempre più legati alla loro personalità, oltre che alla loro avvenenza, adattandosi ai cambiamenti del costume. Così a Mirka Viola, incoronata appena 19enne, nel 1987, venne revocato il titolo e riassegnato a Michela Rocco di Torrepadula, perché, contrariamente a quanto prevedeva il regolamento del concorso, si scoprì che era già sposata con il produttore Enzo Gallo e mamma di un bambino. Un'altra esclusione per gli stessi motivi era già avvenuta con Eleonora Rossi Drago nel '47. Oggi a Miss Italia non fa piu' scandalo la miss sposata (ammesse nel 1994), ma la concorrente che posa nuda. Così com'é accaduto in questa ultima edizione. Tutta colpa dell'articolo 8: "le concorrenti non devono essere state ritratte nude o in pose sconvenienti". Miss Italia ha superato indenne anche gli anni del femminismo, pur continuando a raccogliere di tanto in tanto critiche per il modo 'riduttivo' in cui veniva presentata la donna, premiata in bellezza comunque solo se 'maggiorata', anche nell'era di Twiggy. Un modello che negli anni '70 veniva sostituito dalla donna sportiva e palestrata e negli anni '80 da quella spigolosa. Così nel 1990 vengono abolite le misure seno-vita-fianchi, ma solo nell'edizione 2011, grazie a Patrizia Mirigliani, figlia del patron scomparso oggi, ed erede della direzione artistica del concorso, la marcia s'inverte e vengono ammesse le concorrenti con taglia 44. Nonostante tutto, sono molte le partecipanti al concorso che sono riuscite a sfondare nel mondo dello spettacolo, pur non essendo state incoronate vincitrici. Tra le più celebri: Silvana Pampanini, Sophia Loren (arrivata quarta nel 1950 perché giudicata una spilungona troppo magra), Stefania Sandrelli, Simona Ventura, Anna Falchi, Maria Grazia Cucinotta, Christiane Filangieri e nello stesso anno, il '97, Maddalena Corvaglia, Mara Carfagna (Miss Cinema), Elisabetta Gregoraci e Annalisa Minetti.

    Reazioni

    "Con Enzo Mirigliani, patron storico di Miss Italia - ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico - scompare una figura di calabrese che si è realizzata con intelligenza e capacità, conquistando il successo, senza tuttavia dimenticare le sue origini. Mirigliani, come tanti, ha vissuto l'esperienza dell'emigrazione dalla Calabria in anni difficili per la regione e per il paese ed ha poi, dopo una breve carriera nell'esercito, dato vita al concorso di bellezza più famoso al mondo. In ogni occasione, all'estero come in Italia - ha detto ancora Talarico - il manager originario di Santa Caterina sullo Jonio, ha sempre manifestato con orgoglio la sua origine di calabrese e il suo attaccamento alla Calabria".

    " Dolore e dispiacere sono i sentimenti che in questi momenti ci animano: con il nostro grandissimo patron Enzo Mirigliani scompare una persona eccezionale che ha veramente amato il suo lavoro e soprattutto la "sua " Calabria; per questo tutti i calabresi devono qualcosa ad Enzo Mirigliani. Per me - suo agente regionale da ben 17 anni - un dolore grande per la perdita anche di un "maestro" e punto di riferimento umano e professionale : è stato lui che tanti anni fa ci diede fiducia per questo gliene saremo veramente grati per sempre. In un momento di soddisfazione collettiva per la vittoria di Stefania Bivone, tutti noi calabresi dobbiamo ricordare un grande calabrese e stringerci con affetto intorno alla moglie Rosy, alle figlie Patrizia e Rosaria, al nipote Nicola ed a tutta la "grande famiglia" di Miss Italia.. Questi sono anche i sentimenti di migliaia di miss calabresi che in questi anni, grazie alla grande passione ed all'infaticabile lavoro di Enzo Mirigliani, hanno potuto vivere la grande favola di Miss Italia per il cui successo il "patron"ha speso un'intera vita! Grazie "patron" Mirigliani!!". Lo afferma, Beniamino Chiappetta Agente Concorso Miss Italia in Calabria

    "Lo spettacolo, ed in particolare il mondo dei concorsi di bellezza, con la morte di Enzo Mirigliani perde un protagonista di primo piano". Lo afferma in una nota stampa il parlamentare calabrese Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. "Mirigliani, patron di Miss Italia - aggiunge Oliverio - nel suo lavoro ha anche rappresentato con grande passione ed entusiasmo la sua terra, la Calabria, di cui andava orgoglioso e fiero. E proprio una giovanissima calabrese, pochi giorni fa, è diventata a furor di popolo Miss Italia 2011. Sicuramente l'ultima grande soddisfazione per Enzo Mirigliani"..

    "Appena sentiva nominare la sua Calabria, gli occhi si accendevano e seguivano tanti ricordi legati alla sua terra. Nonostante il successo lo abbia portato molto lontano, legando il suo nome ad uno dei concorsi più ambiti del nostro Paese, Enzo Mirigliani ha mantenuto la semplicità e l'umiltà di sempre. Ha mantenuto, soprattutto, il senso profondo dell'amicizia e delle radici quali capisaldi della sua persona e del suo rapportarsi alla comunità. Valori che ho avuto il piacere di condividere in più di un'occasione". Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Regione, Luigi Fedele.

    "Con Enzo Mirigliani scompare un altro pezzo della vecchia Calabria. Lo storico Patron del Concorso Miss Italia è stato uno uomo che ha coniugato benissimo lo spirito artistico e l'attività imprenditoriale". Lo afferma Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria il quale ricorda "quanto abbia influito sull'immagine positiva della nostra regione il lavoro di Mirigliani, che come tanti figli del Mezzogiorno, prima di raggiungere il successo, ha vissuto l'esperienza di immigrato. Una delle sue creature artistiche, Miss Italia nel Mondo, l'estate scorsa ha esaltato la Calabria con la finale svoltasi nella città dello Stretto. Enzo Mirigliani è venuto a mancare proprio nel momento in cui una reggina festeggia la vittoria per la conquista del titolo di più bella d'Italia. Ai familiari di Mirigliani, a nome dell'Ente che presiedo, formulo le più sentite condoglianze".

    "Con la scomparsa di Enzo Mirigliani il mondo dello spettacolo e della cultura italiana perdono un protagonista di altissimo livello". Lo dichiara Gennaro Maria Amoruso, Presidente dell'Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo. "La morte di Mirigliani ci addolora profondamente - aggiunge - lo vogliamo ricordare sorridente come appare nelle nostre immagini d'archivio del 1992 quando fu insignito del prestigioso premio Calabria Mondo. Oggi, infine, sottolineiamo che grazie al suo impegno serio e costante ha rappresentato la Calabria migliore, esempio di figlio di una terra fiera ed orgogliosa dei propri valori. Per un curioso gioco del destino la Miss 2011 arriva proprio dalla Calabria e siamo certi che la sua elezione avrà strappato al Patron un sorriso di soddisfazione".

     

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