Pena ridotta in appello a minore coinvolto in omicidio Duro - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pena ridotta in appello a minore coinvolto in omicidio Duro

26 set 11 La Corte d'appello di Catanzaro ha ridotto di due anni, da 12 a 10 anni di reclusione, la condanna inflitta a M.P., di 16 anni, di Catanzaro, accusato di concorso nell'omicidio di Nicola Duro, l'uomo di 26 anni ucciso a Catanzaro il 17 giugno dello scorso anno. I giudici d'appello, infatti, hanno escluso l'aggravante della premeditazione e gli hanno riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. Del delitto sono accusati anche cinque maggiorenni. Il processo nei loro confronti è in fase di svolgimento davanti al gup di Catanzaro con il rito abbreviato. Si tratta di Antonio Passalacqua, di 20 anni, ritenuto l'esecutore materiale; i genitori Ornella Bevilacqua, ed il marito, Donato Passalacqua, Samuele Pezzano e Domenico Romagnino. Secondo l'accusa, Duro sarebbe stato ucciso per una vendetta trasversale nei confronti della sua fidanzata, con la quale doveva sposarsi. Il nipote minorenne della donna aveva avuto una relazione extraconiugale con la figlia di Passalacqua che era rimasta incinta. A causa di questa relazione il marito aveva deciso di lasciare la donna ed il minorenne aveva deciso di non sposarla nonostante aspettasse un figlio. La famiglia Passalacqua, secondo l'accusa, avrebbe quindi deciso di uccidere Duro per punire la famiglia della sua convivente.