Lipu denuncia bracconaggio favorito da preapertura caccia - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Lipu denuncia bracconaggio favorito da preapertura caccia

21 set 11 "La preapertura della caccia, inopportunamente prevista a partire dal primo settembre nel calendario venatorio varato dalla Regione, oltre ad aver colpito alcune specie nella delicata fase successiva alla nidificazione, mettendo così a rischio le popolazioni, ha favorito il bracconaggio, a causa dell'assenza di controlli". Lo sostiene la delegazione di Reggio Calabria di Lipu-BirdLife Italia, che ha effettuato monitoraggi mirati nella Zona di protezione speciale "Costa Viola". Nel territorio della Zps, quello compreso tra Catona e Palmi, é scritto in una nota, "non si sarebbe potuto cacciare fino a sabato 17 settembre. Invece si è sparato come se nulla fosse, nonostante le specifiche segnalazioni trasmesse dalla Lipu alle forze dell'ordine competenti". "Centinaia e centinaia di spari - sostiene la Lipu - sono stati registrati all'interno della Zps, soprattutto nelle giornate festive e prefestive. Ma non sono mancati gli spari isolati nei pomeriggi (si poteva cacciare fino alle 13) e persino nelle giornate di silenzio venatorio. Del tutto inutili si sono rivelate le tante segnalazioni effettuate al numero di emergenza 1515. Ciò che rende ancor più grave questa situazione è che la grande maggioranza degli spari è stata rivolta contro i piccoli uccelli protetti, come i Beccafichi, vista la penuria di animali appartenenti a specie cacciabili. Se questa è stata la realtà riscontrata in un territorio teoricamente protetto, che come tale avrebbe dovuto essere sottoposto a particolare vigilanza, non osiamo immaginare cosa sia accaduto nelle aree non sottoposte a vincolo". L'associazione rivolge al Prefetto di Reggio Calabria "affinché per i mesi di ottobre e novembre, quelli caratterizzati dall'arrivo di grandi contingenti di uccelli migratori, sia chiesta l'intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine"