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    Processo a Cosca Pesce: 11 condanne, confiscate 2 squadre, risarcimenti

     

     

    Processo a Cosca Pesce: 11 condanne, confiscate 2 squadre di calcio, risarcimento a Comune e Regione

    20 set 11 Undici presunti affiliati alla cosca Pesce della 'ndrangheta, tra cui due dei capi del gruppo criminale, Vincenzo e Francesco Pesce, zio e nipote, sono stati condannati a conclusione del processo col rito abbreviato svoltosi davanti al gup distrettuale di Reggio Calabria, Roberto Carrelli Palombi. L'accusa nei confronti degli imputati si basava anche sulle dichiarazioni di Giuseppina Pesce, figlia del boss Salvatore Pesce, che dopo avere iniziato a collaborare con la giustizia nell'aprile del 2010 ha poi deciso di revocare la sua collaborazione. Vincenzo e Francesco Pesce sono stati condannati entrambi a 20 anni di reclusione. Per gli altri nove imputati condannati le pene variano dai dieci ai due anni di reclusione. Cinquanta milioni di risarcimento al Comune di Rosarno, invece, è quanto ha stabilito il gup distrettuale di Reggio Calabria, Roberto Carrelli Palombi, a carico degli 11 affiliati alla cosca Pesce condannati a conclusione del processo col rito abbreviato. Il gup ha anche stabilito che gli imputati dovranno risarcire con dieci milioni di euro la Regione Calabria ed il Ministero dell'Interno. Comune di Rosarno, Regione Calabria e Ministero dell'Interno si erano costituiti parte civile nel processo. E' stata anche disposta la confisca di due società di calcio, l'associazione sportiva Rosarno e l'associazione sportiva Cittanova, che sarebbero state gestite dalla cosca Pesce.

    Il processo conclusosi davanti al gup era denominato All Inside. Oltre a Vincenzo e Francesco Pesce, gli altri presunti affiliati all'omonima cosca condannati sono Domenico Arena e Salvatore Consiglio, per i quali sono stati disposti dieci anni di reclusione; Elvira Moubaraskina (sei anni); Rocco Carbone (quattro anni); Eligio Auddino (tre anni e quattro mesi); Giovanni Romano e Lucio Aliberti, (tre anni); Lidia Arena e Francesca Zungri (due anni). La sentenza del gup ricalca le richieste che erano state fatte dai pubblici ministeri, Alessandra Cerreti e Roberto di Palma. Soltanto uno dei 12 imputati del processo, Claudio D'Agostino, è stato assolto. Per un altro imputato, Francesco Giovinazzo, è stato dichiarato il non luogo a procedere perché ucciso in un agguato il 7 luglio scorso a Rosarno.

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