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    Fondi UE, pagamenti sospesi a Calabria, Campania e Sardegna

     

     

    Fondi UE, pagamenti sospesi a Calabria, Campania e Sardegna. La Regione "Nessuna sospensione". Reazioni

    16 set 11 Pagamenti Ue del Fondo europeo di sviluppo regionale sospesi per Campania, Sardegna e Calabria. Lo ha indicato il portavoce del commissario Ue alla Politica regionale Johannes Hahn, interrogato sull'attuazione dei fondi strutturali, dopo la risposta già fornita dallo stesso commissario europeo ad un'interrogazione parlamentare sulla situazione della Calabria. Per la Campania, ha detto all'Ansa il portavoce Ton Van Lierop, risultano sospesi pagamenti per 72 milioni di euro, per la Calabria invece per 36 milioni di euro e per la Sardegna per 12 milioni di euro. Si tratta di domande di pagamento presentate a Bruxelles e sospese in attesa di chiarimenti che dovranno arrivare entro due mesi, se le regioni interessate - ha precisato il portavoce - non vorranno perdere i finanziamenti. I pagamenti sono quelli relativi al periodo di programmazione 2007-2013 e i chiarimenti richiesti riguardano il sistema di gestione e audit.

    Regione: Nessuna sospensione. Non c'é una sospensione nei pagamenti Ue del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse) alla Regione Calabria. A dirlo sono stati stamani l'assessore regionale alla Programmazione comunitaria, Giacomo Mancini, ed il dirigente generale del Dipartimento, Anna Tavano, in merito a quanto sostenuto ieri dal commissario Ue alle politiche regionali Johannes Hahn nella risposta ad una interrogazione di europarlamentari del Pd. "La Commissione europea - ha spiegato Mancini nel corso di una conferenza stampa - ci ha chiesto dei chiarimenti per alcune procedure del 2009, quindi con la passata Amministrazione regionale, e noi stiamo fornendo le risposte richieste. La procedura è in corso. Se l'esito dovesse essere negativo ci sarà il blocco dei pagamenti di quelle procedure del passato". Anna Tavano ha poi negato che parte del programma sia stato affidato al Ministero dell'istruzione. "In una riunione del marzo 2011 con la Commissione europea ed il Ministero - ha sostenuto - è stato offerto alle Regioni di scorrere i bandi nazionali. Noi, con tutte le Regioni dell'obiettivo Convergenza, abbiamo aderito a quello sulla scuola. Altri interventi del Ministero non ce ne sono stati". Mancini, dopo avere ringraziato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, che ha chiarito che sulla base delle evidenze in suo possesso, "l'avanzamento realizzato dalla Calabria è stato valutato positivamente", è passato ad illustrare l'attività della Regione per l'impiego dei fondi. "Il 15 giugno scorso, in una riunione del comitato di sorveglianza - ha detto l'assessore - avevamo presentato all'Ue impegni giuridicamente vincolanti per 918 milioni di euro. Dopo due mesi e mezzo, nella riunione del 14 settembre scorso, siamo passati a un miliardo e 99 milioni, con un avanzamento, cioé, di 180 milioni. Inoltre abbiamo dato vita a procedure per 654 milioni. In merito ai Fesr, al 5 settembre scorso, le procedure di selezione avviate ammontano a 852 milioni, quelle da avviare entro dicembre sono di 270 milioni, per un totale di un miliardo e 122 milioni. Non voglio fare polemiche ma in un anno e mezzo di attività abbiamo movimentato 1 mld e 122 milioni mentre la precedente gestione ha posto in essere procedure, bandi e selezioni per 150 milioni in 3 anni. Fino ad ora abbiamo rispettato i target e rispetteremo anche i prossimi".

    Funzionari Audit: Eviatare nuova selezione. "Il 'Sistema di gestione e controllo', a cui fa riferimento la Commissione europea è un'innovazione introdotta con la nuova programmazione". Lo affermano, in una nota, i funzionari Audit della Regione, in merito all'ipotesi di sospensione dei pagamenti di una parte dei fondi comunitari annunciata dal commissario Hahn. "La non affidabilità del sistema, espressa dal Commissario Europeo - prosegue la nota - è relativa anche alla situazione dell'Autorità di Audit che rappresenta uno dei pilastri del 'sistema di gestione e controllo'. Già il 28 gennaio 2011 e successivamente durante gli incontri bilaterali svoltisi il 7 e 8 aprile scorsi a Roma, la Commissione europea, ha evidenziato la necessità di porre in essere nell'immediato atti concreti volti a garantire il prosieguo delle attività di audit attraverso la continuità del rapporto di lavoro dei funzionari dell'autorità, senza disperdere le competenze già formate all'interno della stessa. Questa richiesta è stata ribadita con ulteriori note dalla Commissione Europea. In mancanza la Commissione sarebbe stata autorizzata, ai sensi dell'art. 92 del Regolamento (Ce) n.1083/2006, ad adottare, senza ulteriori indugi, la decisione definitiva di sospensione dei pagamenti intermedi nonché ad avviare la procedura di soppressione del contributo del programma operativo. Questa raccomandazione scaturiva dalla preoccupazione, da parte degli Uffici di Bruxelles, di non ripetere i ritardi sui controlli verificatisi nel corso della programmazione 2000-2006 e recuperate dagli stessi funzionari oggi messi in discussione da questa Amministrazione". "I funzionari dell'Autorità di Audit ribadiscono, quindi, le loro perplessità - prosegue la nota - già comunicate nel luglio 2011, circa, l'ipotesi, suggerita dall'Amministrazione regionale, di bandire un concorso pubblico a tempo determinato per una nuova selezione di personale preposto al funzionamento dell'Autorità di Audit. L'ipotesi di procedere ad una nuova procedura di selezione pubblica produrrebbe effetti deleteri sull'espletamento degli adempimenti descritti poiché si rischierebbe di disperdere quel bagaglio di professionalità che ha consentito in questi anni il recupero del forte ritardo accumulato sulla vecchia programmazione e, come evidenziato dalla stessa Commissione, si metterebbe a rischio il rispetto degli adempimenti delle scadenze per il 2007-2013 a causa del blocco totale delle attività, aggravando ulteriormente la situazione e passando dallo stato di sospensione dei pagamenti alla rettifica finanziaria definitiva e quindi irreversibile".

    Arlacchi: Sconcerta provvedimento Kahn. "Sono sconcertato dal provvedimento di sospensione dei pagamenti dei fondi FESR e FSE alla Calabria. Invece di aiutare la regione a spendere più rapidamente i fondi europei, il Commissario Hahn ne rende più difficile l'utilizzo". Lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, eurodeputato calabrese del Pd. "Assieme ad altri colleghi - prosegue Arlacchi - avevo sollecitato la Commissione a collaborare con la Regione Calabria per accelerare l'attuazione del POR e colmare ogni eventuale ritardo nella erogazione effettiva dei fondi. Il commissario Hahn rovescia questa impostazione e blocca il processo di spesa con la motivazione che il sistema di gestione dei fondi in Calabria non è ancora completamente affidabile. Invece di offrire soluzioni a possibili carenze mantenendo aperto il flusso delle risorse, la Commissione lo strozza". "Ho chiesto al Commissario Hahn - conclude Arlacchi - un incontro urgente per la prossima settimana, nel quale gli chiederò la revoca immediata della sospensione dei fondi, anche tenendo conto dei dati più aggiornati sulla spesa dei fondi europei in Calabria, che negli ultimi mesi ha subito una accelerazione positiva".

    PD: Fondate nostre preoccupazioni. "L'interrogazione che abbiamo presentato alla Commissione in qualità di deputati eletti nel Mezzogiorno sull'andamento della spesa dei Fondi strutturali in Calabria si è rivelata quanto mai non solo opportuna, ma giusta nei tempi". Lo affermano gli eurodeputati del Pd Gianni Pittella, Andrea Cozzolino, Mario Pirillo e Paolo De Castro, firmatari dell'interrogazione alla Commissione europea sulla sospensione di alcune richieste di pagamento per i fondi Fesr di Calabria, Campania e Sardegna. Il commissario Hahn, sottolineano gli eurodeputati, ha confermato "punto per punto tutte le preoccupazioni che avevamo sollevato nell'interrogazione, evidenziando un avanzamento eccessivamente lento della spesa e il conseguente rischio di disimpegno al 31 dicembre 2011". L'obiettivo comune, prosegue la nota degli eurodeputati Pd, "é e rimane quello di scongiurare la perdita anche di un solo euro da parte delle nostre Regioni del Mezzogiorno. Ma non sottolineare gli errori contenuti nella politica adottata dal centrodestra, sia a livello nazionale che locale, equivarrebbe a nascondere l'evidenza. L'interesse del governo centrale a centralizzare la spesa e a far rispettare il patto di stabilità strozzando gli investimenti da un lato, e quello dei governi locali a stravolgere i programmi messi a punto dai precedenti governi di centrosinistra dall'altro, sono il combinato disposto che ci consegna oggi la situazione tracciata dalla Commissione. Va adesso compiuto ogni sforzo per evitare un disimpegno di fondi che per il nostro Mezzogiorno equivarrebbe a una catastrofe annunciata". Per questo, concludono i parlamentari, "chiediamo come prima cosa alla Commissione di verificare la possibilità di sbloccare i pagamenti sospesi, e dall'altro a Scopelliti, Caldoro e Cappellacci di non perdere altro tempo, adempiendo con trasparenza alle richieste dell'Europa"

    Cgil: Convocare Comitato sorveglianza. "La decisione della Commissione Europea di sospendere i pagamenti relativi ai programmi Fers e Fse, è l'ennesima tegola che si abbatte sulla nostra martoriata Regione". Lo affermano in una nota congiunta il segretario generale regionale della Cgil, Sergio Genco, ed il segretario regionale della Cgil, Massimo Covello. "La motivazione - aggiungono - che è stata addotta: 'sono sospesi visto che il sistema di gestione e di controllo regionale non e' ancora ritenuto completamente affidabile dai servizi di Audit della commissione europeà, era già stata oggetto di discussione accesa nel corso del comitato di sorveglianza del 15 giugno scorso. In quella sede il rappresentante della commissione Piazzi aveva indicato come una criticità grave i ritardi nell'applicazione degli Apq 'grandi progetti' e l'inadeguatezza del modello di Audit regionale. La conclusione di quel comitato, al di là della propaganda autoreferenziale del presidente Scopelliti, impegnò la Regione e l'assessorato alla programmazione ad un lavoro concreto per recuperare i ritardi". "Le notizie che giungono oggi da Bruxelles - proseguono Genco e Covello - sono oltremodo preoccupanti, soprattutto perché denunciano scarsi avanzamenti proprio sui temi già indicati criticamente. La Cgil Calabria chiede l'immediata convocazione di un comitato di sorveglianza straordinario, per verificare nel dettaglio lo stato di avanzamento dei programmi Fers e Fse, al fine di accelerare la spesa ed evitare la dismissione automatica delle risorse. Non si può accettare una lettura minimalista dei problemi ne vogliamo oggi attivare polemiche sulle responsabilità. La nostra Regione fortemente penalizzata da una manovra finanziaria devastante per il lavoro e per i territori, non sarebbe più in grado di mantenere i livelli minimi di coesione sociale se venissero meno anche le ingenti somme degli investimenti comunitari dei programmi regionali"

    Cisl "Accelerare la spesa". "Le ultime vicende legate ai Fondi UE non possono che destare allarme e preoccupazione". Ad affermarlo è Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl calabrese. "Non è questo il momento - prosegue Tramonti - per polemiche e divisioni in quanto perdere la scommessa del Por Calabria significa nei fatti compromettere le stesse prospettive di crescita e di sviluppo della nostra regione, atteso che proprio grazie alle risorse comunitarie la Calabria può e deve recuperare i differenziali di sviluppo con le altre aree del Paese e dell'Europa. Per questi motivi occorre rilanciare il ruolo del partenariato economico e sociale con un costante monitoraggio delle fasi di programmazione e progettualità mirato ad un impiego produttivo ed intelligente delle risorse comunitarie, condizione necessaria per far ripartire la crescita del Pil, assicurare alla nostra regione più sviluppo e occupazione regolare". "Per la Cisl, al di là dei deprecabili e inammissibili ritardi - prosegue Tramonti - sarebbe opportuno anche per la nostra regione avviare un'opera di forte semplificazione dell'utilizzo delle risorse orientando la spesa verso tre principali ambiti d'intervento: lavoro, infrastrutture e investimenti. Una regione come la Calabria alle prese con una crisi economica e sociale che non accenna a diminuire non può permettersi ulteriori ritardi e distrazioni ma deve dare fin da subito segnali di svolta e di cambiamento recuperando collaborazione e fiducia in Calabria e ripristinando un nuovo e diverso rapporto di affidabilità con la Commissione europea"

    Eurodeputati PD "Scongiurar eperdita fondi UE". "L'interrogazione che abbiamo presentato alla Commissione in qualità di deputati eletti nel Mezzogiorno sull'andamento della spesa dei Fondi strutturali in Calabria si è rivelata quanto mai non solo opportuna, ma giusta nei tempi". Lo affermano gli eurodeputati del Pd Gianni Pittella, Andrea Cozzolino, Mario Pirillo e Paolo De Castro, firmatari dell'interrogazione alla Commissione europea che, è scritto in una nota, "ha svelato la sospensione di alcune richieste di pagamento per i fondi Fesr di Calabria, Campania e Sardegna". "Il commissario Hahn - proseguono - ha infatti confermato punto per punto tutte le preoccupazioni che avevamo sollevato nell'interrogazione, evidenziando un avanzamento eccessivamente lento della spesa e il conseguente rischio di disimpegno al 31 dicembre 2011". "L'obiettivo comune è e rimane - sostengono gli eurodeputati del Pd - quello di scongiurare la perdita anche di un solo euro da parte delle nostre Regioni del Mezzogiorno. Ma non sottolineare gli errori contenuti nella politica adottata dal centrodestra, sia a livello nazionale che locale, equivarrebbe a nascondere l'evidenza. L'interesse del governo centrale a centralizzare la spesa e a far rispettare il patto di stabilità strozzando gli investimenti da un lato, e quello dei governi locali a stravolgere i programmi messi a punto dai precedenti governi di centrosinistra dall'altro, sono il combinato disposto che ci consegna oggi la situazione tracciata dalla Commissione. Va adesso compiuto ogni sforzo per evitare un disimpegno di fondi che per il nostro Mezzogiorno equivarrebbe a una catastrofe annunciata. Per questo, chiediamo come prima cosa alla Commissione di verificare la possibilità di sbloccare i pagamenti sospesi, e dall'altro a Scopelliti, Caldoro e Cappellacci di non perdere altro tempo, adempiendo con trasparenza alle richieste dell'Europa". "Come sempre, da Bruxelles - concludono - noi faremo la nostra parte con responsabilità e nell'interesse dei cittadini e della nostra terra".

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