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    Vino, annata storica in Calabria. Meno resa ma più qualità

     

     

    Vino, annata storica in Calabria. Meno resa ma più qualità

    Vendemmia13 set 11 Annata "storica" per la Calabria vitivinicola con rese quantitative inferiori ma prospettive eccellenti per quanto riguarda la qualità. Da Cirò Marina, punta di diamante del distretto enologico calabrese, dove la vendemmia per la produzione dei bianchi è già iniziata e dove sta per partire anche quella per i rossi, Nicodemo Librandi, ai vertici con il fratello Antonio dell'omonima casa vinicola, non nasconde la propria soddisfazione per le previsioni sulla vendemmia 2011. Dai 2,5 a 3 milioni di bottiglie prodotte annualmente, la famiglia Librandi, che è fatta di vignaioli da quattro generazioni, rappresenta, per volumi, la più grande azienda d'imbottigliamento della regione che esporta il 50% della propria produzione soprattutto in Germania, Stati Uniti, Svizzera e Giappone. Calabria enologica felix, dunque in un contesto di sud che avanza. In questo scorcio di estate 2011, se è vero che nella regionale il trend complessivo rimanda a rese produttive leggermente più contenute rispetto all'anno passato evidenzia, al contrario, e questo farà la differenza, il dato legato alla migliore qualità del prodotto, dovunque con un buon grado zuccherino e una buona acidità. "Le nostre aspettative sono ottime - dice Nicodemo Librandi - e anche se per le uve raccolte si registra un -5% rispetto allo scorso anno c'é da registrare un livello qualitativo molto più alto con molti più profumi e molti più sapori. La primavera che è stata molto piovosa e il caldo degli ultimi mesi che, comunque, non ha raggiunto eccessi, sono stati evidentemente il miglior viatico per ottenere uve equilibrate e con più colore. Adesso, speriamo che le condizioni ottimali rimangano tali almeno per un'altra decina di giorni: al momento, infatti, in pianura le uve mantengono intatta la loro bellezza mentre in collina cominciano ad avvertirsi i primi segnali di una qualche sofferenza". Ma oltre ad avere il polso della situazione, la famiglia Librandi - che assieme ad altre quattro aziende d'imbottigliamento ha dato vita all' associazione "Euvite" ( ne fanno parte anche Statti di Lamezia, Serracavallo di Cosenza Valle del Crati, Malaspina di Melito Porto Salvo Pellaro e Palizzi, e i Poderi Marini di San Demetrio Corone in rappresentanza di cinque diversi territori vinicoli della regione) - da qualche anno s'impegna anche sul fronte della divulgazione del patrimonio viticolo ed enologico calabrese. Nasce anche da questo intento il "Simposio sull'analisi sensoriale dell'uva e dei vini" che si svolgerà sabato 17 settembre a Cirò Marina e che vedrà a confronto esperti e docenti universitari. Nell'ambito della manifestazione verrà assegnato il premio al "Viticoltore d'eccellenza del Cirò". Un momento importante per sottolineare i progressi di un settore produttivo che, da alcuni anni a questa parte, sta facendo passi da gigante. A Cirò Marina e non solo.

    Verso il minimo storico. La vendemmia scivola sotto i 43 milioni di ettolitri e rischia di segnare un minimo storico. Dal 1957 solo una volta la produzione di vino è scesa così in basso, nel 2007. Le previsioni dell'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) e dell'Uvi (Unione italiana vini) vedono, infatti, l'Italia in calo del 10% a 42,260 milioni di ettolitri, un risultato che mette a rischio il primato italiano nel vino. La produzione francese, infatti, è aumentata dell'8% nell'ultimo anno e consacra Parigi primo produttore al mondo con 49 milioni di ettolitri. Tra le cause del crollo della vendemmia, l'Ismea cita il caldo e la prolungata carenza di piogge che hanno innescato un processo di maturazione anticipata e una maggiore concentrazione di zuccheri. Hanno contribuito alla scarsa produzione inoltre, gli abbandoni e le estirpazioni con premio delle vigne meno redditizie e la cosiddetta vendemmia verde (la distruzione dei grappoli non ancora giunti a maturazione). La produzione è iniziata in anticipo di due settimane o anche più in molte zone ed è stata contraddistinta da un aumento delle gradazioni medie e, sul fronte quantitativo, da "punte di diamante" distribuite a macchia di leopardo. Nelle prime cinque regioni del vino il calo è generalizzato. La contrazione raggiunge il 20% in Sicilia, dove la vendemmia verde 'congela' quasi 13 mila ettolitri e la produzione passa dai 5.676 ettolitri del 2010 ai 4.540 di quest'anno. La flessione è decisa anche in Veneto (-10% da 8.351 ettolitri a 7.520) e in Emilia Romagna (-8% da 6.601 a 6.090). E' più contenuta, invece, in Puglia (-5% da 7.169 a 6.800 ettolitri) e in Toscana (-5%, da 2.854 a 2.710 ettolitri).

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