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    Coldiretti "Rimuovere direttore Arcea, non adatto"

     

     

    Coldiretti "Rimuovere direttore Arcea, non adatto"

    10 set 11 Il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, in una nota, chiede che venga rimosso il direttore dell'Arcea, l'ente che eroga gli aiuti, i contributi ed i premi dell'Unione Europea, dello Stato e della Regione e del Piano di sviluppo rurale, Aldo Pegorari, che svolge il suo ruolo, secondo Molinaro, "in modo monocratico e con metodi da padre-padrone". "Le imprese agricole ed agroalimentari calabresi - sostiene Molinaro - devono combattere non solo con gli effetti di una crisi internazionale che di fatto ne annulla il reddito, ma anche con l'inefficienza e la testardaggine dell'Arcea Calabria che, a causa del comportamento del suo direttore generale, sta portando le imprese al collasso sottoponendole al rischio usura. Il Direttore dell'Arcea va mandato velocemente a casa perché è un tappo ad un proficuo rapporto che le imprese devono avere con la pubblica amministrazione. Da tempo parliamo di tempi biblici per i pagamenti spettanti alle imprese e le cose ormai sono arrivate ad un punto che chi ne ha la responsabilità non può continuare a sedere su una poltrona lautamente pagata, con benefit di prim'ordine e con potere esercitato in modo assoluto, determinando la scomparsa delle migliori imprese calabresi con il risultato finale di non produrre nulla. L'organismo pagatore istituito da ormai cinque anni e che è costato e costa alla collettività svariati milioni l'anno, nonostante sia dotato di un apparato funzionariale giovane e di prim'ordine con ottime professionalità tutte calabresi laureate nelle nostre università, trova nel Direttore generale un ostacolo insormontabile che, arroccandosi nelle sue posizioni, alla stregua di un padre padrone, ha stravolto le funzioni dell'ente riducendolo ad una sorta di 'ghigliottina per le imprese' e che invece, doveva servire ad accorciare i tempi dei pagamenti ed alla semplificazione amministrativa". "Quanto sta accadendo - conclude Molinaro - è gravissimo e riguarda tutte le parti politiche perché i beneficiari degli aiuti sono cittadini calabresi di ogni colore politico. Chiediamo, tra l'altro, che il Consiglio regionale convocato per il prossimo 19 settembre aggiorni la lista degli enti da riformare includendovi anche l'Arcea oppure scelga di chiuderla definitivamente".

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