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    Sciopero CGIL, commenti e reazioni

     

     

    Sciopero CGIL, commenti e reazioni

    06 set 11 "Quella odierna è stata una giornata importante, perché sono scesi in piazza in maniera massiccia e determinata migliaia di lavoratori, giovani, famiglie, donne, precari e disoccupati, che hanno detto a chiare lettere a questo governo di centrodestra, totalmente condizionato dalla Lega e dai poteri forti del nord che c'é un Mezzogiorno e una Calabria che non si rassegnano a subire passivamente una manovra ingiusta, iniqua, insufficiente ed inefficace". E' quanto ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che questa mattina ha preso parte, in forma ufficiale, prima di partire per Catanzaro dove era impegnato in un incontro istituzionale, allo sciopero generale e alla manifestazione che si è svolta a Cosenza. "Una manovra - aggiunge Oliverio - che difende i privilegi dei ricchi e delle caste, mentre attacca pesantemente i diritti sindacali e le condizioni di vita dei pensionati, delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e privati, dei precari e dei giovani ormai senza un futuro. Non è con le manovre economiche semestrali devastanti, con i tagli, le tasse e i balzelli che aumentano a dismisura i sacrifici delle famiglie e allargano le fasce di povertà e di disagio che si esce dalla crisi. I problemi non si risolvono mettendo sempre le mani nelle tasche dei lavoratori o facendo pagare ai giovani i pesanti debiti accumulati negli anni. Non è tagliando gli ospedali, i livelli minimi di assistenza, i posti di lavoro dei precari nella scuola, tentando di affossare le Ferrovie della Calabria o lasciando a se stessi migliaia di uomini e donne che nella loro vita non hanno mai vissuto un'esperienza di lavoro che si esce dal tunnel buio e senza sbocchi in cui ci siamo cacciati".

    "Un Paese che vanta il tasso di sviluppo più basso al mondo nell'ultimo decennio, secondo solo ad Haiti, che detiene il record negativo nell'occupazione femminile e giovanile, è un Paese che necessita di tornare a crescere". Lo affermano, in una nota, i Giovani Democratici della Calabria in relazione allo sciopero generale proclamato dalla Cgil. "L'Italia - aggiungono - ha bisogno di un grande piano strutturale, attraverso cui si possa rilanciare l'economia, restringere le disuguaglianze, e permettere alle nuove generazioni di sperare ancora in un futuro in questo Paese. Una funzione che non può essere assolta dalla manovra che sta per essere varata: un provvedimento iniquo, ingiusto ed inadeguato che, al contrario, scarica sulle fasce più deboli, lavoratori e giovani in primis, il peso del sacrificio da sopportare. Per queste ragioni i Giovani democratici calabresi hanno aderito alla grande mobilitazione di oggi".

    Il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza ha partecipato questa mattina in piazza a Catanzaro allo sciopero generale indetto dalla Cgil. "Lo sciopero - ha detto il sindaco - è stato indetto per affermare con la tempestività e la forza necessaria l'idea che 'un'altra manovra è possibilé, che alla crisi non si può rispondere con le stesse ricette che l'hanno provocata e che stanno alla base delle ingiustizie ed ineguaglianze che viviamo". Al termine della manifestazione il sindaco e altri aderenti allo sciopero si sono recati in corteo nella sede dei lavoratori delle Ferrovie Calabro Lucane di via Milano che hanno organizzato un presidio permanente per protestare "contro lo smantellamento dell'azienda e per la difesa del posto di lavoro". I lavoratori hanno riservato un'accoglienza calorosa ai rappresentanti della Cgil, a Giuseppe Valentino, segretario provinciale del sindacato. e al sindaco Speranza. Tutti hanno espresso solidarietà e vicinanza ai lavoratori. "Il sindaco di Lamezia, convinto che la crisi aziendale non possa essere pagata dai lavoratori - conclude la nota - si è impegnato a portare la questione delle Ferrovie della Calabria all'attenzione dell'assemblea dell'Anci per rendere partecipi tutti i comuni calabresi della sorte dei lavoratori".

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