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    Il 10 c'è la XVI edizione del Premio Cassano

     

     

    Il 10 c'è la XVI edizione del Premio Cassano

    06 set 11 Il 10 settembre, con inizio alle ore diciotto, alla presenza delle autorità religiose e civili della regione, nel Teatro Comunale di Cassano All'Ionio, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Cassano 2011, XVI edizione. Giunto, appunto, alla sedicesima edizione, il prestigioso Premio è stato assegnato, in passato, al poeta in dialetto Giacinto Luzzi, al cantastorie Otello Profazio, all'arcivescovo Giuseppe Agostino, alla Redazione Giornalistica della RAI Calabria, agli editori Rosario Rubbettino, Mimmo Sancineto, Walter Pellegrini, Editoriale Progetto 2000 di Demetrio Guzzardi, Falzea, Editrice Abramo, Editore Ursini, Walter Brenner, Fratelli Laterza, Casa editrice Piero Lacaita per l'editoria d'interesse antropologico ed storico; al documentarista Agostino Conforti, agli etnomusicologi Enzo La Vena, Roberta Tucci, Antonello Ricci, Gruppo Folklorico Pro Loco del Pollino, Gruppo dei Totarella, Danilo Gatto, Ars Enotria Ensemble, Anna Stratigó, agli antropologi Francesco Faeta, Matilde Callari Galli, Gualtiero Harrison, Maria Domenica Combi, Domenico Scafoglio, Mario Bolognari, Vincenzo Spera, Amalia Signorelli, Luigi M. Lombardi Satriani, Elsa Guggino, Lello Mazzacane, Ilario Principe, Marco Marcotulli, Vito Teti, Cesare Pitto, Ignazio Buttitta, Tullio Seppilli, ai linguisti Pasquale Caratù, John Trumper, Ugo Vignuzzi, Annaluisa Rubano, Giuseppe Falcone, Giovanni Ruffino, Salvatore C. Trovato, Maria Antonietta Dettori, Edgar Radtke, Max Pfister, Immacolata Tempesta, Maria Teresa Greco Nicola De Blasi, Salvatore Riolo, Francesco Sabatini, agli storici André Guillou e Umberto Laffi, Giovanni Brancaccio, Cesare Colafemmina, Felice Costabile, Domenico Minuto, Alberto Ventura, al museologo Francesco Mainieri, a Giusy Drosi per l'Opera Prima, alle riviste Katundi Yne, Confronti-Quaderni dell'Altra Cultura. A Gianfranco Donadio e Rosario Chimirri è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria. Lo scopo del Premio Cassano consiste nel promuovere gli studi demo-etno-antropologici, linguistici e storici sul territorio calabrese, partendo da una nuova campagna di ricerca sul campo, da una riscoperta e valorizzazione degli archivi locali, da un coinvolgimento delle giovani intelligenze calabresi nell'attività di ricerca, di illustri studiosi dell'Università della Calabria e di altre università italiane e straniere, come, del resto, sta già avvenendo, chiamati a prestare attenzione alla realtà calabrese, rilevandone le attuali caratteristiche e valorizzando quelle iniziative che, in modo spesso confuso, pur pullulano in più luoghi nel desiderio di riappropriazione della propria cultura, che pare distinguere le giovani generazioni. Il Premio è destinato a studiosi antropologi, linguisti, etnomusicologi, storici, editori di chiara fama, che abbiano dedicato una collana alle discipline demo-antropologiche, linguistiche e storiche, per far conoscere ai Calabresi la loro opera e stimolarli, così, alla ricerca, ma anche per invitare detti studiosi a rivolgere le loro ricerche e i loro studi alla Calabria in modo sistematico, continuo e, infine, proficuo per ridisegnare la mappa delle condizioni sociali, antropiche, culturali della regione. I veri fruitori, dunque, del Premio Cassano sono le giovani generazioni di Calabresi, siano essi studiosi, studenti delle scuole d'ogni ordine e grado, operatori scolastici e culturali, promotori locali di eventi interessati a una visione non superficiale della realtà calabrese. Il Premio Cassano è stato fondato da Leonardo R. Alario, presidente dell'Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia, cultore di Antropologia culturale e di Storia delle Tradizioni Popolari, membro del Comitato Scientifico del Centro Interdipartimentale di Documentazione Demoantropologica dell'Università della Calabria. Il Premio si propone anche di segnalare il lavoro di ricerca intrapreso da giovani studiosi, assegnando un riconoscimento all' Opera Prima. La Giuria del Premio Cassano, presieduta da Ottavio Cavalcanti dell'Università della Calabria, e composta da Pasquale Caratù e Annaluisa Rubano dell'Università di Bari, da Filippo Burgarella, Giampiero Givigliano e Giuseppe Trebisacce dell'Università della Calabria, e da Leonardo R. Alario, presidente dell'I.R.S.D.D. e ideatore del Premio, riunitasi nella sala di lettura della Biblioteca dell'IRSDD, ha quest'anno assegnato, all'unanimità, il riconoscimento agli studiosi Salvatore Claudio SGROI, Professore ordinario di Linguistica generale nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, per l'impegno profuso nello studio della lingua italiana in chiave teorica, storica e descrittiva, per la approfondita ricerca sull'uso della lingua in ambito nazionale e regionale e per l'interesse dialettologico del contatto linguistico tra siciliano e arabo; Giorgio OTRANTO, i cui innumerevoli studi, consacrati alle origini e alle antichità cristiane, all'agiografia e all'iconografia d'epoca tardoantica e medioevale, si segnalano per il vigore e il rigore scientifico, e si distinguono per la perenne vitalità e validità del contributo offerto per una più nitida e meglio documentata ricostruzione degli esordi e sviluppi del cristianesimo in Italia e principalmente in Calabria e nelle altre regioni meridionali.; Maria MINICUCI, la quale, dalle cattedre di prestigiose università italiane e straniere, ha portato avanti il suo magistero e la sua attività scientifica, spaziando dalle strutture della parentela alle strategie matrimoniali, dal ruolo della donna alle politiche dell'identità, per citare solo alcuni dei temi preferiti, mai rinunziando al "villaggio vivente nella memoria", da intendere come Calabria e Basilicata, innanzitutto, terreno privilegiato di ricerca; Museo demologico dell'economia, del lavoro e della storia sociale silana, Direttore Pietro Mario MARRA, luogo di documentazione della vasta area degli altipiani silani, realizzato negli anni '80 da studiosi coordinati da Francesco Faeta, e diretto con dedizione e passione da Pietro Marra, costituisce uno degli esempi piú significativi della museologia/museografia demo-antropologica scientificamente connotata per l'Antropologia Museale; Anna Maria CIVICO, per l'impegno profuso nella ricerca, nella rielaborazione e nella riproposta di formalizzati della cultura di tradizione orale, diffondendone la conoscenza con appropriate performance in Italia e all'estero, lungo un percorso, iniziato nei primi anni Novanta, che è contemporaneamente formativo e lavorativo, ed in cui il canto è uno dei fulcri, che hanno costituito la base fondante della sua attività di ricercatrice e d'artista; Mons. Luigi RENZO, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, studioso di storia e di antropologia religiosa, membro della Deputazione di Storia Patria della Calabria, Premio Speciale della Giuria per gli studî d'interesse antropologico e storico, poiché, pur dedicandosi al suo ministero di sacerdote e Vicario Vescovile prima e di Vescovo, poi, della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, non ha tralasciato sia i suoi studî demo-antropologici e storici, dando alle stampe non poche pregevoli opere, sia la sua attività d'intellettuale attento ai problemi contemporanei, vedendosi conferire, per il suo impegno sociale, a Piazza Armerina (En) il Premio "Rocco Chinnici; Casa Editrice LIBRARE per la valorizzazione e la promozione delle opere di autori esordienti e la diffusione della cultura in àmbito storico-economico, delle scienze umane e, piú specificamente, dei linguaggi pubblicitarî, della fotografia, del cinema, colmando, cosí, lacune dell'editoria non solo regionale; Matilde TURSI, giovane ricercatrice, la cui attività di ricerca demo-antropologica e storica, culminata nella pubblicazione del suo primo libro Il Venerdí Santo a Cassano Allo Ionio. Origini, sviluppi e mutamenti, si è distinta per il serio impegno, la metodologia adottata e i risultati conseguiti. Dopo il successo delle precedenti edizioni, il Premio, che quest'anno sarà celebrato il 10 settembre prossimo nel Teatro Comunale di Cassano, continua ad arricchirsi, dunque, della presenza di eminenti studiosi di chiara fama, dando testimonianza dell'importanza che sta assumendo, con gli anni, nel panorama della promozione della ricerca scientifica e della funzione che sta svolgendo nel proporre la Calabria all'attenzione di intellettuali tra i maggiori del nostro tempo.

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