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    Direzione FdC "Noi affrontato problemi, criticità da disattenzioni"

     

     

    Direzione FdC "Noi affrontato problemi, criticità da disattenzioni"

    03 set 11 "La grave crisi di liquidità e la precaria situazione economico-finanziaria dell'Azienda Ferrovie della Calabria è la conseguenza di anni di disattenzioni e trascuratezze ad ogni livello di responsabilità". E' quanto si afferma in un comunicato congiunto del direttore generale Giuseppe Lo Feudo e del presidente del Cda Clara Ricozzi all'indomani delle assemblee dei lavoratori dell'azienda. "Questa gestione aziendale e l'attuale Amministrazione regionale - prosegue la nota - hanno finalmente affrontato il problema ed hanno fatto emergere le molteplici criticità rimaste per troppo tempo latenti, per porvi definitivo e strutturale rimedio. Nel merito, va ricordato che Ferrovie della Calabria vanta crediti ingenti nei confronti della Regione, accumulatisi negli anni, che, fatta salva la regolazione dei rapporti istituzionali fra Stato e Regione, devono essere comunque onorati per riequilibrare finanziariamente la Società. Parimenti, va evidenziata la circostanza che questa Amministrazione regionale, in discontinuità con le passate ambiguità, che oltretutto avevano alimentato false speranze, ha formalmente chiarito e ribadito che, per l'anno corrente e per quelli futuri, non è più ipotizzabile alcuna integrazione di corrispettivi per i servizi su gomma e che, pertanto, Ferrovie della Calabria dovrà rientrare economicamente in equilibro con il corrispettivo riconosciuto attualmente". "Sulla base di tali presupposti, l'azienda, dopo scrupolose analisi - proseguono Lo Feudo e Ricozzi - ha assunto, d'intesa con il socio ministeriale, la contestata delibera di rinuncia ai servizi automobilistici e di recupero della propria storica vocazione ferroviaria, solo quale decisione di tipo industriale, ritenendola la più sostenibile, sia in relazione ai sacrifici da richiedere per riallineare il costo del lavoro alla media di settore, sia per eliminare diseconomie strutturali dovute alla molteplicità di unità produttive distribuite sul territorio, sia per favorire il processo di razionalizzazione regionale del TPL su gomma in vista dei preannunciati affidamenti tramite gara, privilegiando la riqualificazione ed il consolidamento delle aziende pubbliche presenti in Regione". "Resta, in ogni caso, piena disponibilità - prosegue il comunicato - ad esaminare eventuali proposte alternative, anche aventi l'obiettivo del mantenimento dell'unicità aziendale, purché si tratti di proposte sostenibili in relazione alla ristrettezza di tempo disponibile, ed ai contingenti vincoli economico/finanziari, sopra brevemente cennati. Ogni difesa pregiudiziale dell'assetto attuale, senza proposte concrete e realizzabili nell'immediato, rischia di trasformarsi in elemento negativo, e contribuire ad accelerare il default aziendale, con ben più gravi conseguenze sia sui servizi svolti, sia, e soprattutto, sui più complessivi livelli occupazionali".

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