NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    In migliaia alla Festa della Madonna di Polsi. Morosini "Festa di Fede no criminalità"

     

     

    In migliaia alla Festa della Madonna di Polsi. Morosini "Festa di Fede no criminalità"

    02 set 11 Migliaia di persone hanno partecipato alla tradizionale festa della Madonna di Polsi, piu' nota come Madonna della Montagna, nella locride. Negli anni scorsi, secondo quanto è emerso da alcune inchieste della Dda di Reggio Calabria, la festa della Madonna della Montagna è stata occasione anche per gli esponenti della 'ndrangheta di ritrovarsi a Polsi per decidere strategie e 'affarì delle cosche. Il vescovo di Locri, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, già l'anno scorso si era scagliato contro gli esponenti della 'ndrangheta affinche' il santuario di Polsi fosse considerato un luogo di culto e non come ritrovo dei malavitosi. La festa ha registrato anche quest'anno la tradizionale, massiccia partecipazione popolare, con tanto di musiche, balli e bivacchi che, dopo la prima giornata della festa celebratasi ieri, sono andati avanti per tutta la notte. La messa conclusiva e la processione sono state presiedute da mons. Fiorini Morosini, con a fianco il rettore del Santuario di Polsi, don Pino Strangio. Alle celebrazioni hanno partecipato anche i vertici istituzionali della provincia di Reggio Calabria e numerosi sindaci della locride che indossavano la fascia tricolore. Molti i fedeli, così come accade ogni anno, che hanno percorso lunghi tratti a piedi per raggiungere il Santuario.

    Mons. Morosini "Una feste di fede non di criminalità". Il Vescovo di Locri, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, nell'omelia che ha pronunciato durante la messa per la Madonna di Polsi, ha affermato che "dopo tanto lavoro di purificazione questo Santuario viene ancora guardato ingiustamente come luogo dove si coniuga religiosità e criminalità". "Nel contesto - ha detto il Vescovo - di un cristianesimo malato in cui viviamo, abbiamo bisogno di riscoprire la fede autentica. Lo dico qui nel santuario di Polsi, che viene ancora guardato, e ingiustamente dopo tanto lavoro di purificazione, come il Santuario ove si pretende coniugare da parte di alcuni religiosità e criminalità, devozione e illegalità, dimenticando con troppa superficialità la devozione vera del popolo. Rilevo un'incomprensibile e assurda contraddizione in tante persone che amano discutere sul tema della conclamata commistione tra religiosità e 'ndrangheta, soprattutto nella gestione della pieta' popolare. Da una parte essi accusano e attaccano la Chiesa perché non interviene a spezzare l'anello che lega le due realtà e dall'altra si elevano a paladini e difensori delle tradizioni tutte le volte che la Chiesa interviene per tentare di purificare le feste religiose da quelle incrostazioni mondane e consumistiche, all'interno delle quali spesso si allunga in forma apparentemente innocua la mano delle associazioni criminali locali". "Forse - ha aggiunto - oggi qualcuno in questa mia omelia verificherà quante volte pronunzio la parola 'ndrangheta o mafia e non si preoccupera' invece di evidenziare i passi avanti fatti qui a Polsi per dare a questa celebrazione del 2 settembre un volto sempre più religioso. Meraviglia come non si riesca a capire che è proprio a partire dalla purificazione delle feste che si procederà in maniera più rapida all'eliminazione della commistione perversa tra criminalità e religiosità". Il Vescovo ha poi fatto riferimento alla presenza in forma ufficiale dei sindaci della Locride. "I nostri sindaci - ha detto - sono qui in veste ufficiale per esprimere la loro amarezza, la loro delusione, il loro sconforto dinanzi al perdurare dello stato di emarginazione e di abbandono in cui versa la Locride. Come Vescovo di questo territorio, preoccupato anche io del bene comune, che non può limitarsi solo a quelle della anime ma deve abbracciare tutto l'uomo, mi faccio interprete della voce di tutti i nostri sindaci per lanciare il nostro grido di aiuto a chi di dovere".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore