NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Tragedia a Lamezia, uccide la fidanzata a pietrate il giorno del compleanno

     

     

    Tragedia a Lamezia, uccide la fidanzata a pietrate il giorno del compleanno e poi si costituisce

    31 ott 11 Un disoccupato, Daniele Gatto, di 29 anni, ha ucciso la fidanzata, Adelina Bruno, di 27, colpendola ripetutamente alla testa con un corpo contudente. L'omicidio è accaduto nella tarda serata di ieri a Lamezia Terme. La ragazza proprio oggi compiva gli anni. Per assassinare la fidanzata Gatto avrebbe usato, secondo quanto è emerso dai primi accertamenti investigativi, una pietra, con la quale l'ha colpita più volte alla testa. Gatto, nelle sue prime dichiarazioni alla polizia, non ha fornito alcun chiarimento in merito al movente dell'omicidio, parlando genericamente di "dissidi". L'omicida, che non ha precedenti penali, svolgeva saltuariamente lavori di pittura edile. L'assassino viene ancora interrogato dal magistrato nel commissariato di Lamezia Terme. Gatto stamattina si è recato in un primo tempo alla polizia, accompagnato dai genitori, denunciando la scomparsa della fidanzata. Stamattina però è tornato nel Commissariato di Lamezia Terme confessando l'omicidio.

    --- Omicidio Lamezia: prima l'ha strangolata

    Daniele Gatto è un disoccupato, così come lo era la fidanzata. Gatto, quando si è presentato la seconda volta al commissariato, nel confessare l'omicidio, ha dato indicazioni agli investigatori per fare trovare il corpo della fidanzata, che aveva abbandonato in un terreno in località Montesanto, in una zona isolata. L'omicida si trova adesso nel Commissariato di Lamezia Terme dove viene interrogato dal pm di turno della Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

    L'ha strangolata al culmine di una lite provocata da motivi passionali. E ha poi infierito sul cadavere colpendolo ripetutamente con un bastone ed abbandonandolo su un terreno. E' stato posto in stato di fermo Daniele Gatto, di 29 anni, reo confesso dell'omicidio della fidanzata, Adelina Bruno, che proprio oggi avrebbe compiuto 27 anni. Gatto è accusato di omicidio volontario, aggravato dai motivi abbietti. L'omicidio é avvenuto nella tarda serata di ieri in contrada Scinà di Lamezia Terme, in una zona isolata. Una relazione come tante, quella tra Gatto ed Adelina Bruno, che si protraeva da circa un anno. Daniele Gatto viene descritto come un giovane di indole tranquilla. Non ha precedenti penali e saltuariamente svolgeva lavori di pittura edile. Uno zio, fratello della madre, ed un cugino sono sacerdoti. Gatto dopo avere ucciso la fidanzata secondo la ricostruzione riferita dagli investigatori è andato a casa dei genitori della ragazza ed ha raccontato che Adelina era scomparsa. Insieme a loro è andato poi al Commissariato di Lamezia per denunciare la sparizione della giovane. Stamattina, di buon'ora, e questa volta all'insaputa dei genitori, si è però presentato al Commissariato, accompagnato da un legale, ed ha confessato di avere ucciso la fidanzata, fornendo le indicazioni per fare trovare il corpo. Successivamente in commissariato sono giunti il Procuratore della Repubblica, Salvatore Vitello, ed il sostituto Luigi Maffia, che hanno sottoposto il giovane ad un lungo interrogatorio. Gatto, una volta che le sue dichiarazioni sono state riscontrate, è stato posto in stato di fermo di indiziato di delitto. Ma il suo racconto resta lacunoso riguardo il movente. Gli investigatori ipotizzano che Gatto abbia strangolato la fidanzata dopo che lei gli aveva detto che voleva lasciarlo. I due si erano visti poco prima dopo avere concordato un appuntamento ed a bordo dell'automobile di lui hanno raggiunto contrada Scinà, dove c'é stata una discussione al culmine della quale Gatto ha strangolato la fidanzata. Il giovane, sempre secondo questa ricostruzione, ha poi gettato il cadavere fuori dalla vettura, è sceso e con un bastone ha infierito sul cadavere, colpendolo ripetutamente alla testa. Un inutile scempio che gli è costato la contestazione dell'ulteriore aggravante di vilipendio di cadavere.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore