Asili, Calabria la meno cara ma al sud il 42% non trova posto

27 ott 11 E' pari a 110 euro al mese, con un +1% rispetto all'anno passato, il costo medio della retta che una famiglia deve pagare in Calabria per mandare un figlio all'asilo nido comunale. A darne conto è l'indagine annuale condotta dall'Osservatorio Prezzi& Tariffe di Cittadinanzattiva. L'analisi è stata realizzata a livello nazionale considerando una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro. In Calabria, secondo i risultati dell'indagine, le rette sono meno care che altrove ma solo il 25% dei piccoli riesce ad accedere al servizio e le liste d'attesa si allungano. La spesa, infatti, è quasi un terzo della media nazionale (pari a 302) e colloca la Calabria al primo posto tra le regioni meno care. Di più: su base nazionale, Catanzaro e Vibo Valentia presentano la tariffe più basse d'Italia (rispettivamente, 80 e 93), e anche Reggio Calabria figura tra le prime 10 città meno care con 158 euro. In particolare, le giovani coppie devono barcamenarsi tra difficoltà nel far accedere i propri figli ad asili comunali e gli alti costi e disparità economiche da una città all'altra della regione. Nello specifico laddove è presente il servizio a tempo pieno si registra, ad esempio, una differenza di 78 euro tra il capoluogo di provincia più caro, Reggio (158 euro comunque ridotto rispetto al 2009 del 5,4%), e quello che costa di meno Catanzaro (80). Anche se nel capoluogo regionale, rispetto all'anno passato, si registra un forte incremento delle tariffe: +19,4%. In Calabria, secondo la banca dati del Ministero dell'Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2009, sono in funzione 22 asili nido comunali per 699 posti disponibili. Il maggior numero é presente in provincia di Cosenza (9, con 256 posti), mentre la provincia di Vibo Valentia ne registra solo uno con 40 posti.

In Calabria, anche a causa di questa carenza, il 25% dei richiedenti rimane in lista di attesa. E la palma in questa speciale classifica spetta a Crotone con il 60% di domande respinte, seguita da Cosenza (38%) e Reggio (25%). "In tema di asili nido comunali - afferma Antonio Gaudioso, vicesegretario generale e responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva - la Calabria, come l'Italia, sconta un ritardo strutturale ormai conclamato, espressione di un'attenzione alle esigenze delle giovani coppie vera solo sulla carta, pur se sbandierata ad ogni campagna elettorale. Purtroppo i tagli agli enti locali previsti dall'attuale manovra finanziaria non faranno che peggiorare la situazione dal punto di vista sia della qualità del servizio che dei costi". E non è finita: alla Calabria tocca anche un altro primato negativo. Facendo un confronto, infatti, tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) nella regione, la copertura potenziale del servizio è dello 0,9%, a fronte di una media in Italia del 6,2%.

Il 42% al Sud non trova posto. n Italia il 25% dei bimbi non riesce ad accedere agli asili nido comunali, si arriva ad una percentuale del 42% in Sicilia. Un'indagine di Cittadinanzattiva rileva, inoltre, come dal 2005 ad oggi le tariffe degli asili nido siano aumentate in media del 4,8%. In particolare, nel 2010/11, ben 26 città hanno ritoccato all'insù le rette di frequenza, e 5 capoluoghi registrano incrementi a due cifre: Foggia (+54,6%), Alessandria (+24,3%), Siracusa (+20%), Caserta (+19,5%), Catanzaro (+19,4%). In media per mandare un figlio al nido si spendono 302 euro al mese che, considerando 10 mesi di utilizzo del servizio, portano la spesa annua a famiglia a più di 3.000 euro. Inoltre dai dati del Viminale relativi al 2009, emerge che il numero degli asili nido comunali ammonta a 3.424 (-0,4% rispetto al 2008) con una disponibilità di 141.210 posti (+0,8% rispetto al 2008). In media il 25% dei richiedenti rimane in lista d'attesa. Record in Sicilia con il 42% di bimbi in lista di attesa, seguita da Toscana e Puglia (33%).