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    Grasso "Nuovo codice antimafia cancella ndrangheta"

     

     

    Grasso "Nuovo codice antimafia cancella ndrangheta"

    25 ott 11 Il nuovo Codice Antimafia, lo strumento varato dal governo per mettere ordine alle norme contro la criminalita' organizzata, "abroga la 'Ndrangheta''. Lo dice il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso che ha criticato diversi punti del provvedimento da poco in vigore. "Penso che non si tratti di una volontà politica - ha aggiunto Grasso - ma di un errore materiale di chi non ha controllato il testo poi approvato". Il nuovo Codice, ha infatti spiegato Grasso, ha abrogato il decreto, poi convertito in legge, che istituiva l'Agenzia nazionale per i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata. Ma in quel provvedimento il governo aveva inserito una norma che qualificava la 'Ndrangheta come organizzazione criminale di stampo mafioso, al pari di Camorra e Cosa Nostra. Abrogando il testo, ha detto Grasso, il legislatore ha 'abrogatò anche la 'Ndrangheta. Ma il procuratore e' andato ben oltre e durante la presentazione del 'Commento al codice antimafia' - un testo che illustra le novità introdotte - ha criticato diversi punti del provvedimento. "Da un nuovo codice ci si aspetta chiarezza e certezza interpretativa per una più agevole consultazione normativa - ha sottolineato - e invece c'é stata una incomprensibile autolimitazione da parte del governo, che ha lasciato fuori dal provvedimento norme di primaria importanza per il contrasto alla mafia". Norme che Grasso chiama 'di contorno' ma che sono però "fondamentali" come lo scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa, i colloqui a fini investigativi, le leggi sulle vittime della mafia e quelle sugli appalti. "Ci saremmo aspettati che tutte queste leggi fossero unificate nel codice, ma così non è stato". Secondo il procuratore, inoltre, anche nelle norme che sono state inserite ci sono una serie di "carenze". Come quelle riguardanti la 'Ndrangheta, ad esempio, ma anche quelle che riguardano i termini per il decreto di confisca dei beni della criminalita' organizzata. I 5 anni previsti per giungere, anche in appello, alla confisca di beni e aziende sono, secondo Grasso, termini "draconiani": "sembra un po' di sentire - ha affermato - l'eco del processo breve". "Non si può continuare a spacciare per Codice antimafia ciò che non lo è, questo è il Codice delle misure di prevenzione e della documentazione antimafia. Ma sono fiducioso - conclude il procuratore nazionale antimafia - che si possa arrivare a quelle modifiche normative necessarie. Abbiamo tre anni davanti e dobbiamo cercare di approntare migliorie ad un provvedimento approvato troppo in fretta".

    Mantovano "Codice punto frmo per normativa". Il Codice antimafia "é un primo punto fermo sulla documentazione e sulla certificazione in una materia che era come il vestito di Arlecchino, al quale ogni volta si aggiungeva una toppa". Così il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha risposto alle critiche del procuratore nazionale Piero Grasso al testo varato dal governo. Quanto alla 'cancellazione' della 'Ndrangheta, il sottosegretario ha negato qualsiasi problema visto che ''ogni magistrato ha nel 416 bis lo strumento per qualificare ampiamente questo tipo di criminalità" e ha respinto le critiche di Grasso sui tempi troppi stretti per quanto riguarda il decreto di confisca dei beni: "cinque anni non sono tempi draconiani. E sarebbe importante che alcuni uffici giudiziari si organizzassero per trattare con il giusto peso le misure patrimoniali". Mantovano ha poi ricordato "lo sforzo" di forze di polizia e autorità giudiziaria in questi anni, che ha consentito di ottenere risultati "eccellenti, anche grazie a misure che sono state introdotte". E non ha chiuso la porta a possibili modifiche e aggiustamenti del Codice. "Si può certamente fare meglio, le norme sono in rodaggio e probabilmente era necessario più tempo a disposizione - ha ammesso il sottosegretario - ma sono sicuro che sulla base delle valutazioni e del confronto con la realtà e con gli addetti ai lavori non mancherà la volontà e l'intelligenza per completare il lavoro e affrontare quei nodi che non sono stati sciolti".

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