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    Rapporto UnionCamere Calabria; Lavoro in calo previsti solo 1700 assunti

     

     

    Rapporto UnionCamere Calabria; Lavoro in calo previsti solo 1700 assunti

    21 ott 11 Le previsioni occupazionali in Calabria che emergono dall'indagine Excelsior 2011 indicano che le assunzioni si inquadrano in un contesto regionale che non mostra evidenti segnali di ripresa. I risultati del rapporto statistico realizzato annualmente grazie al lavoro congiunto di Unioncamere e del Ministero del Lavoro è stato presentato dall'Ufficio studi di Unioncamere Calabria. Dal confronto con un anno prima, rileva Unioncamere, "tutti gli indicatori disponibili presentano un bilancio negativo". Infatti le tendenze del mercato del lavoro nella regione presentano: un forte calo del tasso di occupazione che si è abbassato di 1,4 punti, penultimo valore tra tutte le regioni italiane, e passa dal 42% al 40,6%. Flessione causata dalla riduzione dei livelli occupazionali che nell'arco dell'anno è stata di 19 mila unità, e di ben 27 mila dipendenti. Tra i settori più penalizzati, per quanto agli occupati, Unioncamere segnala: industria (-15mila), costruzioni (-6mila), servizi (-7mila). La bassa domanda di lavoro ha inciso sul calo del tasso di attività dello 0,9%, che si attesta allo 47,1%. Pur registrando una flessione della popolazione in eta lavorativa che si presenta al mondo del lavoro va segnalata la crescita del 1,3% della disoccupazione, che passa dal 12,4% al 13,8%. Si estende ulteriormente il ricorso alla cassa integrazione, che nei primi sei mesi dell'anno è aumentato quasi del 50%, rispetto al primo semestre 2010. Sono raddoppiati gli interventi "straordinari" e aumentati di oltre il 60% quelli in "deroga". "Tali dati - sostiene Unioncamere - evidenziano un significativo stato di crisi aziendale e le difficoltà di assunzione da parte delle imprese, tanto da stimare l'eccedenza occupazionale, nel secondo trimestre 2011, in 3.900 occupati equivalenti nell'industria (2.000 unità) e nei servizi. A conferma del dato sull'eccedenza occupazionale si registra nell'ultimo periodo 2010-2011 un valore che si attesta al 2,8%, in forte crescita rispetto allo 0,8% del 2008-2009. "Mai come ora - afferma Giuseppe Gaglioti, presidente di Unioncamere Calabria - è fondamentale capire le professionalità richieste dalle imprese, che con grande difficoltà affrontano una crisi che si dimostra la più grave dal dopoguerra ad oggi. Solo anticipando le aspettative delle aziende sarà possibile offrire loro validi strumenti. Anche se sono dati di carattere previsionale l'indagine Excelsior ci consente di verificare il percorso intrapreso dalle istituzioni tutte, a favore delle imprese della regione, per creare opportunità di crescita e di innovazione. A tal fine, voglio ricordare le risorse messe in campo dall'Unioncamere Calabria quali incentivi per le imprese innovative del settore manifatturiero per l'assunzione a tempo indeterminato di giovani laureati". "Nel quarto trimestre 2011 - prosegue Gaglioti - la Calabria figura in buona posizione, tra le 20 regioni italiane, per importanti indicatori ed in particolare: in quarta posizione per la quota di assunzioni a tempo indeterminato (35,7%); al sesto posto per la richiesta di figure professionali di alto profilo (57% sulle assunzioni totali); settima posizione per il tasso di entrata (9,1), che registra un valore superiore alla media del mezzogiorno (8,3) e nazionale (7,9)". "Le assunzioni programmate in Calabria - commenta Donatella Romeo, segretario generale di Unioncamere Calabria - risentono della congiuntura economica nazionale ed internazionale, che genera nelle imprese incertezza e frenano la dinamica delle assunzioni. A tutto ciò va aggiunta anche la bassa domanda di lavoro legata alla stagionalità del periodo. La lettura dei dati statistici da parte dell'Osservatorio Economico regionale evidenzia che le 1.700 assunzioni previste corrispondono a un tasso di entrata pari a circa 9 assunzioni ogni 1.000 dipendenti; il 69% delle assunzioni sarà concentrato nel settore dei servizi e il 65% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; nel 53% dei casi le imprese richiederanno un'esperienza lavorativa nella professione o almeno nello stesso settore; le difficoltà di reperimento riguarderanno il 20% delle assunzioni totali; quelle più marcate vengono segnalate nel settore trasporti (44%) e tra le imprese con 50 o più dipendenti (23%); fino a 8 assunzioni su 100 potranno essere destinate a personale immigrato; per il 57% delle assunzioni non stagionali sarà richiesta una laurea o un diploma".

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