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    Comune Reggio in disavanzo, Scopelliti indagato: "Sono estraneo"

     

     

    Comune Reggio in disavanzo, Scopelliti indagato: "Sono estraneo"

    19 ott 11 Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha ricevuto un invito a comparire dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell'ambito delle indagini sul cosiddetto "caso Fallara" nella sua qualità di ex sindaco di Reggio. Nell'invito a comparire - reso noto stamani dallo stesso Scopelliti con una sua dichiarazione - si contesta il reato di falso in atto pubblico. "Chiarirò mia estraneità" dice il presidente. "Comunico - sostiene Scopelliti nella dichiarazione - che, in seguito agli sviluppi dell'indagine relativa al cosiddetto 'Caso Fallara', è stata depositata in data 14 giugno 2011 una relazione amministrativo-contabile disposta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a seguito della quale mi è stata notificata una comunicazione sul diritto di difesa con contestuale invito a comparire. In tale comunicazione mi viene contestato, unitamente ai revisori contabili all'epoca nominati dal consiglio comunale, il reato di falso in atto pubblico a causa di irregolarità contabili presenti nei bilanci comunali approvati negli anni 2008-2010". "Tengo a precisare - prosegue - come le responsabilità che mi vengono addebitate riguardino, esclusivamente, aspetti tecnico-amministrativi, che esulano dalle mie competenze politiche, e per i quali vengo coinvolto a cagione del mio ruolo di sindaco del Comune di Reggio Calabria all'epoca dei fatti oggetto di indagine". "Sono fermamente convinto - conclude Scopelliti - che, nel corso dell'esame richiesto dai pubblici ministeri, potrò chiarire la mia totale estraneità ai fatti che oggi mi vengono contestati". L'inchiesta sul cosiddetto "caso Fallara" riguarda gli incarichi affidati alla dirigente comunale del settore Bilancio, Orsola Fallara, che si è suicidata nei mesi scorsi. Nel corso delle indagini sono stati effettuati controlli sulla gestione dei conti del Comune di Reggio calabria sia da parte della Procura che da parte degli ispettori generali delle Finanze.

    --- Avviso a Scopelliti, reazioni e commenti

    Già fissata data interrogatorio. E' già stata fissata la data dell'interrogatorio a cui sarà sottoposto, in qualità di ex sindaco di Reggio, il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. L'appuntamento con i magistrati reggini, che dovrebbe svolgersi a breve, secondo quanto si è appreso in ambienti della Procura, potrebbe essere anticipato o posticipato qualora il Governatore dovesse avere impegni di carattere istituzionale. Scopelliti è già stato sentito dai magistrati nell'ambito della stessa inchiesta, ma per un filone di indagine diverso, nel marzo scorso. In quella occasione Scopelliti, accompagnato dal suo legale, Nico D'Ascola, fu sentito in qualità di indagato per abuso d'ufficio in relazione agli incarichi affidati alla dirigente comunale Orsola Fallara, dal procuratore di Reggio Giuseppe Pignatone, dall'aggiunto Ottavio Sferlazza, e dai sostituti Francesco Tripodi e Sara Ombra. Questo nuovo avviso, notificato ieri sera al Governatore, riguarda invece un altro aspetto: la gestione più complessiva dei conti del Comune.

    Inchiesta partita da consulenze. L'inchiesta nella quale è indagato l'ex sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, attuale presidente della Regione, è stata avviata dalla Procura di Reggio nei mesi scorsi in seguito alle denunce di esponenti del Pd reggino su indebite competenze erogate alla dirigente dell'Ufficio finanze del Comune, Orsola Fallara. Quest'ultima, indagata dalla Procura per abuso d'ufficio in relazione alla percezione di una somma di 750 mila euro, si è suicidata nel dicembre scorso ingerendo acido muriatico all'indomani di una conferenza stampa nel corso della quale aveva detto di essere "stata distrutta" e ribadendo la legittimità degli atti. L'inchiesta si è poi estesa e la Procura reggina ha disposto una serie di accertamenti tecnici sui conti del Comune dai quali sarebbero emerse una serie di irregolarità nei bilanci dell'ente dal 2008 al 2010. Della vicenda si sono occupati anche gli ispettori generali delle Finanze che proprio ieri hanno concluso il loro lavoro redigendo una relazione in cui si segnalano 22 irregolarità ed un disavanzo che sarebbe di circa 170 milioni. Al riguardo il Comune ha sostenuto che la somma non si riferisce alla posizione debitoria dell'Ente ma indica l'importo delle operazioni contabili che sono state oggetto di verifica.

    Un buco da 170 mln. Irregolarità nella gestione dei conti del Comune di Reggio Calabria che avrebbero determinato un buco di quasi 170 milioni. L'inchiesta avviata dalla Procura di Reggio Calabria sul cosiddetto "caso Fallara", la dirigente comunale suicidatasi dopo essere stata indagata per una storia di indebite competenze ricevute, si allarga ed arriva ad interessare l'ex sindaco, Giuseppe Scopelliti, dal maggio dello scorso anno presidente della Regione Calabria. Scopelliti è indagato per falso in atto pubblico per presunte irregolarità nei bilanci del Comune negli anni 2008-2010, e nella serata di ieri ha ricevuto un avviso a comparire davanti ai magistrati reggini. La data dell'interrogatorio è già stata fissata e dovrebbe avvenire a breve. E proprio in quella sede, Scopelliti si dice "fermamente convinto che potrò chiarire la mia totale estraneità ai fatti che oggi mi vengono contestati". A rendere nota l'invio dell'avviso a comparire è stato proprio Scopelliti che in mattinata ha inviato alle redazioni una dichiarazione in cui comunica che in seguito agli sviluppi dell'indagine sul "Caso Fallara", "é stata depositata in data 14 giugno 2011 una relazione amministrativo - contabile disposta dalla Procura, a seguito della quale mi è stata notificata una comunicazione sul diritto di difesa con contestuale invito a comparire". Il governatore spiega anche che insieme a lui sono indagati i revisori contabili nominati all'epoca dal Consiglio comunale e precisa "come le responsabilità che mi vengono addebitate riguardino, esclusivamente, aspetti tecnico-amministrativi, che esulano dalle mie competenze politiche, e per i quali vengo coinvolto a cagione del mio ruolo di sindaco del Comune di Reggio Calabria all'epoca dei fatti oggetto di indagine". L'inchiesta nella quale è indagato Scopelliti, ha preso le mosse dopo le denunce di esponenti del Pd reggino di indebite competenze erogate alla Fallara. Quest'ultima, dopo essere stata indagata e dopo una drammatica conferenza stampa nel corso della quale proclamò la legittimità degli atti da lei compiuti, si é suicidata nel dicembre scorso ingerendo acido muriatico. Scopelliti è indagato anche nel primo filone di indagini. In quel caso i magistrati reggini ipotizzano nei suoi confronti il reato di abuso d'ufficio in relazione agli incarichi affidati a Orsola Fallara. Per quell'ipotesi di reato, Scopelliti è stato interrogato nel marzo scorso alla presenza del suo avvocato Nico D'Ascola. Adesso questo nuovo filone che prende le mosse dagli accertamenti disposti dalla procura che avrebbero evidenziato una serie di irregolarità nei bilanci dell'ente. Della vicenda si sono occupati anche gli ispettori generali delle Finanze che proprio ieri hanno concluso il loro lavoro redigendo una relazione in cui si segnalano 22 irregolarità ed un disavanzo che sarebbe di circa 170 milioni. Conclusione che il Comune contesta, sostenendo che la somma non si riferisce alla posizione debitoria dell'Ente ma indica l'importo delle operazioni contabili che sono state oggetto di verifica. Intanto, la notizia dell'invito a comparire a Scopelliti, ha provocato decine di reazioni. Nel centrosinistra si parla dell'inchiesta come del fallimento del "modello Reggio" di Scopelliti, mentre solidarietà al governatore arriva dal centrodestra, in testa Gasparri, Meloni, Rotondi e vari parlamentari.

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