NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Mezzo ql di cocaina pura sequestrato nel porto di Gioia

     

     

    Mezzo ql di cocaina pura sequestrato nel porto di Gioia. Pignatone "Frutto del lavoro della DDA"

    07 ott 11 Un carico di 560 chili di cocaina pura e' stato sequestrato nel porto di Gioia Tauro dai militari della guardia di finanza, che hanno anche arrestato una persona, nel corso di un'operazione di contrasto alla criminalità organizzata condotta dalla Dda di Reggio Calabria e della Procura di Palmi. L'operazione, hanno riferito gli investigatori, è stata condotta a livello internazionale dai finanzieri del Gico, sezione Goa di Finanza di Reggio Calabria e del Gruppo di Gioia Tauro, unitamente allo Svad dell'Agenzia delle dogane di Gioia.

    Sono arrivati in Calabria nascosti in due container contenenti caffé e pellame, i 560 chili di cocaina pura, che sul mercato avrebbero avuto un valore di 135 milioni di euro, sequestrati dalla guardia di finanza nel porto di Gioia Tauro. Nel corso dell'operazione, i finanzieri hanno anche arrestato un dipendente della società che gestisce lo scalo, Vincenzo Trimarchi, di 42 anni, sorpreso mentre scaricava la cocaina da un container. Il sequestro è avvenuto in due fasi. Nel pomeriggio, i finanzieri del Gruppo operativo antidroga (Goa) del Gico di Reggio Calabria, insieme ai funzionari dello Svad dell'agenzia delle dogane, hanno controllato un carico sospetto di caffé in un container proveniente dalla Colombia. Il controllo è stato disposto sia sulla base delle indagini che i finanzieri stavano conducendo, sia sull'analisi di rischio effettuata dalle dogane. Nel container i finanzieri hanno trovato 36,5 chili di cocaina pura. Quindi hanno deciso di effettuare un appostamento ritenendo che altra droga potesse essere giunta nel porto di Gioia Tauro. E' stato così che in serata i finanzieri hanno visto Trimarchi mentre prelevava otto borsoni da un altro container, proveniente da Panama via Ecuador, per caricarli su un furgone. I finanzieri sono intervenuti ed hanno trovato altri 523,5 chili di cocaina pura. Le indagini proseguono per individuare la cosca di 'ndrangheta che ha organizzato il trasporto.

    Pignatone "Frutto del lavoro della DDA". ''L'operazione di oggi rappresenta un successo che connota ulteriormente lo schema di programma della Dda, fondato sulla ricerca e la cattura dei latitanti, sulla lotta alle dinastie mafiose, sulla zona grigia e sulla individuazione, il sequestro e la confisca dei beni patrimoniali alla 'ndrangheta''. A dirlo è stato il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, commentando l'operazione della guardia di finanza che ha portato al sequestro di 560 chili di cocaina pura. "E' un momento particolarmente positivo - ha aggiunto - per l'azione dello Stato e delle sue articolazioni in questa provincia, caratterizzato da forte sinergia tra i corpi di polizia, figlio di una filosofia, di una strategia voluta da questa Procura che finora ha prodotto significativi risultati". Pignatone ha incontrato i giornalisti insieme al procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo, all'aggiunto della Dda Michele Prestipino ed al comandante provinciale della guardia di finanza, col. Paolo Di Gesù. "Dal marzo scorso - ha detto Prestipino - sono stati sequestrati nell'area di Gioia Tauro quasi mille chili di cocaina provenienti da Paesi sud americani, per un controvalore prossimo ai 242 milioni di euro. E tutto ciò non è certo frutto di casualità, ma il risultato di un'attenta osservazione che ci ha permesso di ricostruire le modalità di azione della 'ndrangheta, disposta anche a sacrificare qualche quantitativo di stupefacente, pur di mettere a segno il colpo piu' importante, cioé riuscire a far giungere nelle mani giuste il grosso della partita". I finanzieri, nel corso dell'operazione, hanno arrestato Vincenzo Trimarchi, di 42 anni, indicato come uno dei responsabili della gestione del personale della società Mct. "Una posizione, la sua - ha detto Prestipino - che gli consentiva una buona conoscenza dell'organizzazione dei servizi all'interno del porto e questo certamente facilitava i suoi movimenti. Così, però non è, a conferma che l'attenzione dello Stato e delle sue articolazioni sullo scalo di Gioia Tauro é sempre alta per il ruolo di interesse internazionale che ha quella infrastruttura". L'importanza dell'operazione e "l'efficace coordinamento tra la Procura di Palmi e la Dda di Reggio Calabria" è stata sottolineata da Creazzo.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore