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    Maroni annuncia la stazione unica appaltante

     

     

    Maroni annuncia la stazione unica appaltante, circolare ai prefetti

    05 ott 11 Nasce la Stazione unica appaltante per "rafforzare l'economia legale e innalzare il livello di prevenzione delle infiltrazioni criminali". Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha inviato una circolare ai prefetti che individua e definisce le modalità per realizzarla, nell'ambito del 'piano straordinario contro le mafie' e della delega al governo in materia di normativa antimafia. L'obiettivo della 'Stazione', spiega Maroni nella circolaré 'e' quello di curare la procedura di gara nel suo complesso". Maroni sottolinea anche come "la concentrazione delle procedure di gara in un organismo a ciò destinato, permette evidentemente anche di meglio focalizzare l'attività di prevenzione delle infiltrazioni criminali negli appalti pubblici, che attualmente viene condotta su una pluralità di stazioni appaltanti". Inoltre, spiega il ministro "una struttura altamente qualificata coma la Stazione Unica Appaltante assicura una maggior professionalità e, quindi, un'azione più snella e tempestiva, ma permette anche di creare le condizioni affinché vi possa essere una progressiva semplificazione degli adempimenti e delle procedure". "Allo stesso modo -prosegue il ministro - tale modello di gestione delle gare pubbliche consente un'ottimizzazione delle risorse e, quindi, un conseguente risparmio, concentrando in una struttura specializzata quegli adempimenti che normalmente vengono curati da una pluralità di stazioni appaltanti. In tal senso, l'istituzione dell'organismo è di immediata utilità soprattutto, ma non solo, per gli enti locali di piccole dimensioni, spesso chiamati a confrontarsi con la complessità delle procedure di gara, potendo contare su una struttura inevitabilmente limitata". Maroni ricorda anche come il decreto del Presidente del Consiglio del 30 giugno scorso, che prevede la Stazione unica appaltante, "individua i soggetti che possono aderire" a quest'organo e stabilisce il carattere facoltativo di tale adesione "sul presupposto che, affinché lo stesso possa essere veramente utile e funzionale, occorre che vi sia una spontanea e convinta adesione da parte dell'Amministrazione interessata, basata sulla consapevolezza dei vantaggi che l'affidamento delle procedure di gara ad una struttura specializzata comporta". La Stazione unica può svolgere la propria attività in ambito regionale, provinciale e interprovinciale, comunale e intercomunale. Collabora, con l'ente che aderisce, a curare gli adempimenti per la procedura di gara per la scelta del contraente privato in tutte le sue fasi fino alla stipula del contratto. Sul piano del monitoraggio antimafia viene prevista la possibilità per il Prefetto di chiedere alla Stazione Unica Appaltante ogni informazione che possa essere utile a tal fine. Il Prefetto può chiedere inoltre il supporto tecnico del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche competente per territorio. Da tutto ciò, conclude Maroni, "emerge l'importanza di istituire questo organismo in modo da sviluppare una moderna funzione di governance nel settore dei contratti pubblici, intesa come capacità da parte delle Amministrazioni interessate di indirizzarsi verso un obiettivo unitario, sulla base dei principi di legalità, economicità e efficienza"

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