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    E' scomparso il regista De Seta, calabrese acquisito

     

     

    E' scomparso il regista De Seta, calabrese acquisito

    Vittorio De Seta29 nov 11 E' morto il regista Vittorio De Seta, celebre autore di documentari premiati in Italia e all'estero come "Un giorno in Barbagia", "Banditi ad Orgosolo", "Lu tempu di lu pisci spata", "Diario di un maestro". De Seta si è spento in Calabria all'età di 88 anni. Lo sceneggiatore era nato a Palermo il 15 ottobre 1923 e si era ritirato in Calabria. Nel 2006 De Seta aveva firmato la regia del suo ultimo lungometraggio, "Lettere dal Sahara", presentato fuori concorso alla Mostra internazionale del cinema di Venezia. Vittorio De Seta cominciò la sua carriera cinematografica nel 1953, lavorando come secondo aiuto regista per un episodio del film, Amori di mezzo secolo, di Mario Chiari. In seguitò si cimentò anche nell' attività di sceneggiatore e documentarista. I primi documentari risalgono agli anni Cinquanta e sono ambientati prevalentemente in Sicilia e Sardegna. Tra questi lavori, Isola di fuoco, ambientato nelle isole Eolie, viene premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955. Nel 1961 De Seta debuttò al cinema con Banditi a Orgosolo, sceneggiato con la moglie Vera Gherarducci, un film stilisticamente asciutto che arricchisce di una sensibilità più moderna e consapevole la lezione del neorealismo. Il film vince il premio Opera prima al Festival di Venezia e il Nastro d'Argento alla migliore fotografia. Nel 1966 De Seta realizzò, Un uomo a metà, che si allontana dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera all'inizio. Tra il 1969 e i primi anni 1970 il regista si trasferì in Francia per girare L'invitata. Il film, anche se apprezzato da Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, sarà accolto freddamente. Nel 1972 De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla Rai: Diario di un maestro, documento di una difficile esperienza didattica condotta in una borgata romana. Il suo profondo legame con la Calabria, dove nacque sua madre, è esplorato nel documentario In Calabria, del 1993. L'ultima opera, nel 2006, il lungometraggio Lettere dal Sahara, che segue la vita di un migrante africano in Italia. Il film ha partecipato fuori concorso al Festival di Venezia.

    "Con la scomparsa del regista Vittorio De Seta la Calabria perde un grande artista che si è occupato della nostra regione con accenti di verità e con immagini di straordinaria bellezza". Lo afferma, in una dichiarazione, Agazio Loiero, ex presidente della Regione e coordinatore politico nazionale del Movimento politico per l'autonomia. "Immagini - aggiunge - che rimarranno indelebili, nel tempo, a testimonianza del valore artistico ed umano di un grande Maestro del nostro tempo".

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