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    Attentato a Centro minori Chirone, attestati di solidarietà

     

     

    Attentato a Centro minori Chirone, attestati di solidarietà

    26 nov 11 "Voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla cooperativa Chirone di Torre di Ruggiero per il vile attentato che hanno subito. Si tratta di una intimidazione inaccettabile contro una delle realtà più attive sul fronte dell'integrazione degli immigrati". E' quanto afferma, in una nota, Katia Stancato, portavoce del Forum del Terzo Settore calabrese ha commentando l'intimidazione ai danni del centro di emergenza Africa "Madonna delle Grazie" gestito dalla cooperativa. "Fortunatamente nessuno dei ragazzi ospiti del centro è rimasto ferito - prosegue Stancato - ma le intenzioni di coloro che hanno posizionato l'ordigno erano ben diverse e per questo siamo molto preoccupati. Ora speriamo che la magistratura e la polizia trovino i responsabili di questa vigliaccheria nel più breve tempo possibile. Questa violenza è certamente frutto dell'intolleranza e della xenofobia: non si spiega altrimenti perché prendere di mira un centro che accoglie soprattutto minori rifugiati e scappati da situazioni di guerra e degrado. Un gesto ancora più incomprensibile che si considera che il centro è stato aperto con il sostegno attivo dell'amministrazione comunale e della comunità del paese". "Il Terzo Settore, da sempre - prosegue Stancato - svolge un ruolo di primo piano nell'assicurare i percorsi di integrazione e di sostegno ai migranti. Non saranno certo questi gesti a farci cambiare idea. Anzi, continueremo con più forza e più determinazione di prima. Coloro che hanno tentato di fermare l'impegno di questi cooperanti hanno fallito su tutta la linea. E' importante che lo sappiano".

    L'Arci esprime, in una nota, "solidarietà e condanna netta in merito all'ordigno esploso qualche giorno fa davanti al portone del centro per minori stranieri nel comune di Torre di Ruggiero, gestito dalla Cooperativa Sociale Chirone e dal suo presidente Diana Costanzo, cooperativa promossa dal Comitato provinciale Arci di Catanzaro". "L'atto intimidatorio - afferma in una nota il presidente regionale dell'Arci Gennaro Di Cello - è del tutto incomprensibile a fronte anche di un progetto che sin dal suo avvio è stato accolto positivamente dall'intera comunità. All'interno del centro la cooperativa è riuscita ad attivare un'aula didattica dedicata come sezione distaccata dell'istituzione scolastica territoriale. La strategia della tensione e una politica nazionale che negli ultimi anni hanno esacerbato gli animi contro gli immigrati, produce ora effetti incontrollabili e ingiustificati anche in quei territori dove non si registrano particolari problemi di integrazione sociale e civile e nei quali si sta provando a realizzare progetti di vera solidarietà con pratiche di accoglienza sostenibili". "L'atto intimidatorio - prosegue Di Cello - accade tra l'altro in una fase in cui la maggior parte delle grandi sigle nazionali del Terzo Settore, tra cui l'Arci, sono impegnate a sostenere la campagna 'L'Italia sono anch'iò, per chiedere a gran voce, attrraverso due proposte di legge di iniziativa popolare, la riforma del diritto di cittadinanza".

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