NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    In Calabria prove di evacuazione antisismica con Gabrielli

     

     

    In Calabria prove di evacuazione antisismica con Gabrielli. Studenti calabresi i più bravi

    25 nov 11 Squilla la campanella dell'allarme ed i ragazzi, ordinatamente e senza correre, escono dalla scuola per riunirsi nel luogo previsto: è lo scenario che si è ripetuto stamani in molte istituti calabresi nell'ambito della tre giorni di esercitazioni promosse dal Dipartimento della Protezione civile nazionale "Calabria 2011" per verificare l'efficienza e l'adeguatezza delle procedure in caso di terremoto e sensibilizzare gli studenti. A seguire l'esercitazione anche il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, che ha assistito alle prove in tre scuole: nell'istituto Don Milani di Martirano Lombardo e negli istituti Itis ed Isit di Vibo Valentia. A Vibo, il capo della Protezione civile, si è recato anche nei locali della Scuola agenti della polizia per un incontro con gli studenti. "Bisogna lavorare sulla consapevolezza - ha detto - perché ciò consente ai cittadini di pretendere dalle Istituzioni le iniziative a tutela della collettività. Il nostro deve essere un Paese resiliente, capace cioé di subire l'urto ed in grado di rispondere subito. Non dobbiamo essere passivi ma artefici del nostro futuro". Gabrielli ha concluso la sua mattinata calabrese a Lamezia Terme, dove Cittadinanzattiva e lo stesso Dipartimento hanno presentato la III Indagine su "Conoscenza e percezione del rischio sismico" in occasione della IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica. "In tempi di ristrettezze economiche - ha detto Gabrielli nel suo intervento - l'unica risposta seria è quella di protezione civile che passa dai piani che devono essere fatti come si deve, calati nella realtà e non devono rimanere nei cassetti. Altri elementi sono l'informazione e la formazione dei cittadini. Auto-protezione non significa arrangiarsi ma conoscere i rischi del territorio e sapere come rispondere. E' un cammino lungo e difficile che possiamo compiere se tutti lo vogliamo". Gabrielli è quindi volato a Roma dove, alle 17, è prevista l'apertura della Centrale operativa di "Calabria 2011". Domani sarà nuovamente in Calabria per seguire alcune esercitazioni in programma finalizzate alla verifica dell'efficienza dei posti di comando. Quindi tornerà a Roma per chiudere la Centrale operativa e fare il punto sulla situazione. "Calabria 2011" si concluderà domenica con un debriefing alla Protezione civile regionale a Germaneto di Catanzaro.

    Torchia "positive porve evacuazione". Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, con delega alla Protezione civile, Franco Torchia, nell'esprimere soddisfazione per la prova di evacuazione degli edifici che si è svolta negli istituti scolastici delle cinque Province calabresi, ricorda che, domani e domenica prosegue l'esercitazione nazionale sul rischio sismico denominata "Calabria 2011", che coinvolgerà - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - tutto il territorio regionale da Laino Borgo e Montegiordano in provincia di Cosenza alla punta estrema del sud della Calabria. Domani, dalle 8, si avvierà il test esercitativo con la simulazione di un evento sismico di forte intensità nel territorio calabrese. Il test, si svolgerà prevalentemente "per posti di comando", a cominciare dal Comitato operativo nazionale che sarà immediatamente attivato a Roma e dell'unità di crisi, presso la sede del Dipartimento della Protezione civile nazionale, e dai Centri operativi e di coordinamento a livello regionale, provinciale e comunale che saranno attivati sul territorio regionale. In tutte le cinque province calabresi, in seguito alla simulazione dell'evento, saranno creati alcuni scenari per verificare la capacità di risposta di tutta l'organizzazione dei soccorsi e la tenuta del sistema di difesa del territorio. La giornata del 27 novembre sarà dedicata, invece, al debriefing sul territorio, nella sede del settore regionale della Protezione civile di Germaneto, per valutare ed evidenziare i risultati ottenuti e le criticità emerse. La Protezione civile regionale ha formalmente attivato Prefetture e Province interessate agli specifici scenari di evento perché attivino, a loro volta, i Comuni sede di Centro Operativo Misto (COM) ed i relativi Comuni afferenti (COC). Tra gli obiettivi prioritari dell'esercitazione la verifica della catena di comando e controllo, dal livello nazionale a quello comunale; l'adeguatezza delle procedure già definite e quelle in via di elaborazione nell'ambito della pianificazione; le prove di telecomunicazione in emergenza; saranno, infatti, effettuati dei test per le telecomunicazioni soprattutto in termini di collegamento tra COM e COC con il supporto operativo dell'Associazione radioamatori d'Italia, della Fir-Cb di Lamezia Terme e delle Associazioni di volontariato-settore radiocomunicazione; l'impiego del volontariato locale, già attivato da questo settore, che sarà impegnato in attività di telecomunicazioni come già detto, di logistica e di supporto alle evacuazioni scolastiche. "Durante tutta l'attività - ha evidenziato Torchia - un ruolo importante è stato svolto dalle associazioni di volontariato, per le quali alla fine di tutto il percorso, sono state previste nelle giornate del 25 e del 26 novembre dei corsi di formazione per l'allestimento di tendopoli e per la movimentazione dei materiali stoccati presso i Poli Logistici Strategici Regionali. Nel corso dell'esercitazione, e questo rappresenta una vera novità nell'ambito delle pianificazioni di emergenza in Italia, saranno testate specifiche procedure operative per il soccorso ai disabili messe in campo con il prezioso supporto del volontariato di protezione civile, redatte dall'Associazione di volontariato Tutela Civium congiuntamente alla Protezione civile regionale e nazionale". "Calabria 2011" è stata organizzata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile insieme alla Regione Calabria ed in collaborazione con le Prefetture, le Province, i Comuni e le strutture operative territoriali e nazionali, durerà tre giorni, dal oggi al 27 novembre. Avviata lo scorso 22 marzo da una riunione del Comitato operativo della Protezione civile, prevede varie attività finalizzate a testare l'efficienza del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale di Protezione Civile a livello centrale e periferico.

    Studenti calabresi i più spaventati ma i più preparati. Gli studenti calabresi sono più spaventati dal terremoto rispetto ai loro coetanei del resto d'Italia. E' questo uno dei dati che emerge dalla III Indagine su "Conoscenza e percezione del rischio sismico", presentata stamani a Lamezia Terme da Cittadinanzattiva e dal Dipartimento della Protezione civile, in occasione della IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica che si svolge oggi in oltre quattromila scuole italiane. La paura, infatti, è il sentimento più provato dal 63% degli studenti delle scuole primarie (rispetto al 40% nazionale) e dal 50% di quelle delle secondarie (31% nazionale). Meno spaventati e confusi sono, invece, i genitori calabresi (43% rispetto al 54%) che, però, nel 60% dei casi (contro il 30% della media nazionale) abbandonano velocemente l'edificio durante la scossa. Scolari e studenti calabresi risultano invece più preparati dei loro coetanei su come comportarsi in caso di terremoto. Dall'indagine, infatti, il 95% dei calabresi (rispetto al 90% della media nazionale) dice di aver partecipato alle simulazioni nella propria scuola, mentre il 40% dei genitori (rispetto al 31% nazionale) è stato coinvolto in iniziative di formazione e informazione sul tema della sicurezza. E' anche per questo che i giovani calabresi sanno quali sono i comportamenti più corretti da assumere: il 90% si ripara sotto il banco o nel vano di una porta. Percentuale alta anche per quanto riguarda i genitori il cui 85% adotta l'analogo comportamento. Questo anche se il 35% di loro si precipiterebbe in auto dai figli a scuola. Il 61% dei genitori calabresi (rispetto al 53% della media nazionale) sa che non è possibile prevedere un terremoto ma solo determinare la pericolosità di una zona. Un argomento, questo, rispetto al quale gli studenti risultano un po' meno informati rispondendo correttamente alla stessa domanda nel 34% dei casi alle scuole primarie (40% nazionale) e nel 22% (39%) alle secondarie. I ragazzi calabresi sono anche più spaventati dei loro coetanei del resto di Italia dal crollo della casa come principale pericolo legato alla scossa. Lo dice il 65% degli studenti delle superiori, mentre i loro genitori appaiono meno preoccupati (45%). I ragazzi calabresi sono anche più scettici sulla sicurezza delle strutture delle scuole: il 76% di quelli della primaria e l'82% di quelli più grandi dice che non è sicuro o che non lo sa. una tendenza che si registra anche tra i genitori. Elevata, invece, la disinformazione sul Piano comunale di emergenza la cui esistenza in Calabria è ignorata dall'84% dei genitori, dal 91% degli studenti più grandi e dall'81% della primaria. Sanno chi la competenza di redigere il Piano di emergenza è del Comune, il 40% dei genitori calabresi. Diffusa in Calabria più che altrove, poi, la falsa opinione che il primo responsabile della protezione civile sia il capo del Dipartimento nazionale e non il sindaco: a fronte del 73% dei genitori italiani, infatti, lo crede l'85% di quelli calabresi, il 68% degli studenti (contro il 62% nazionale) e il 52% degli scolari (a differenza del dato nazionale che si attesta al 57%). L'indagine ha riguardato anche la casa in cui si vive. Rispetto alla sua sicurezza il 58% dei genitori (rispetto al 45% del dato nazionale) e il 59% degli studenti (a fronte del 52% nazionale) affermano che la propria casa può reggere ad una scossa sismica di una certa importanza. In Calabria, però, solo l'8% dei genitori rispetto al 16% della media nazionale, pensa che non si possa fare nulla per rendere più sicuro l'interno delle abitazioni rispetto al rischio sismico. A fronte di un dato nazionale del 77%, infine, l'81% dei genitori, il 75% degli scolari (contro il 73% nazionale) e l'84% degli studenti (a differenza del 75% nazionale) dicono di non sapere in quale zona sismica sia classificato il proprio Comune.

    Crollo casa paura più frequente. E' il crollo della casa la paura più diffusa in caso di terremoto. Ad indicare il crollo come il rischio più frequente è il 57% degli studenti italiani delle scuole superiori, il 46% di quelli delle elementari e dal 64% dei genitori, rispondendo alle domande della III Indagine su "Conoscenza e percezione del rischio sismico", presentata stamani a Lamezia Terme da Cittadinanzattiva e dal Dipartimento della Protezione civile, in occasione della IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica che si svolge oggi in oltre quattromila scuole italiane. Una paura che nasce non solo dalle conseguenze dei terremoti avvenuti in passato, ma anche dalla scarsa fiducia che gli adulti hanno della sicurezza della propria abitazione (solo il 45% degli intervistati). Tra l'altro, un terzo degli studenti intervistati (30% nella primaria e 35% nella secondaria) e il 61% dei genitori hanno vissuto il terremoto in prima persona. La paura è stato il sentimento più provato dai genitori (54%) e dagli studenti (40% nelle primarie e 31% nelle secondarie). Dall'indagine emerge anche che oltre il 70% degli studenti ignora a quale zona sismica appartenga il proprio Comune e non sa se lo stesso sia dotato di un Piano di emergenza. Un dato rispetto al quale la coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, Adriana Bizzarri, ha chiesto ai Comuni "di dotarsi dei Piani e di diffonderne la conoscenza alla popolazione locale a partire dalle scuole". Nonostante ciò si conoscono i comportamenti più corretti da assumere durante il terremoto: circa il 90% degli studenti, che dichiara anche di aver partecipato alle prove di evacuazione, si ripara sotto il banco o nel vano di una porta. Stesso comportamento viene indicato dall'84% dei genitori. Questo anche se il 40% di loro si precipiterebbe con l'auto a scuola dai figli. Comportamento, invece, da evitare sempre in caso di emergenza per non esporsi a rischi e non intasare le strade che devono restare libere per eventuali soccorsi. Il 54% degli studenti delle scuole elementari e il 67% delle medie e superiori, poi, non crede che il proprio istituto sia sicuro dal momento che per il 65% ed il 59% dei ragazzi l'immobile è vecchio o presenta crepe (11% e 17%). Solo un terzo dei genitori (32%) dice di sapere che la struttura è costruita secondo le norme antisismiche o comunque ristrutturata secondo tali criteri. Più fiduciosi umbri (54%), campani (50%) e calabresi (48%). Al contrario, solo il 10% degli adulti lombardi non avrebbe dubbi sulla sicurezza delle strutture frequentate dai figli. Sempre in Calabria, Umbria e Campania ci sono gli studenti più spaventati (63%, 59% e 50%), mentre poco più di uno studente su tre sa che non è possibile prevedere un terremoto. I ragazzi, invece, sono apparsi informati sulle funzioni della Protezione civile: lo sa l'88% dei genitori, il 67% degli scolari, il 74% degli studenti. Di contro, però, permane la falsa opinione che il primo responsabile della protezione civile sia il capo del Dipartimento nazionale: lo crede il 73% dei genitori, il 57% degli alunni ed il 62% degli studenti. Solo il 15% dei genitori (ma la percentuale scende al 7% in Calabria), il 26% degli studenti della primaria (46% in Lombardia), e il 16% degli studenti della secondaria (33% in Campania) sanno che invece è il sindaco

    Per studenti, 50% scuole insicure. In Italia il 54% degli studenti delle scuole elementari e il 67% delle medie e superiori non crede che il proprio istituto sia sicuro. Il dato emerge dalla III Indagine su "Conoscenza e percezione del rischio sismico", presentata stamani a Lamezia Terme da Cittadinanzattiva e Dipartimento della Protezione civile, in occasione della IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica che si svolge oggi in oltre quattromila scuole, che dà anche il via ad una tre giorni di esercitazioni, "Calabria 2011". Dall'indagine, realizzata attraverso questionari rivolti a 1.211 studenti della scuola primaria, 1.160 delle scuole secondarie di primo e secondo grado e a 1.477 genitori di 17 regioni (eccetto Sardegna, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige) e 50 province, emerge che alla base delle risposte ci sono le condizioni dell'immobile che ospita l'istituto che per il 65% dei ragazzi della primaria e per il 59% della secondaria è vecchio o presenta crepe (11% e 17%). Passando ai genitori, di questi solo un terzo (32%) dice di sapere che la struttura è stata costruita secondo le norme antisismiche o comunque ristrutturata secondo tali criteri. Un po' più di fiducia al riguardo si registra in Umbria (54%), Campania (50%) e Calabria (48%). Al contrario, solo il 10% degli adulti lombardi non ha dubbi sulla sicurezza delle strutture frequentate dai figli. Oltre il 70% degli studenti ignora a quale zona sismica appartenga il proprio Comune e non sa se lo stesso sia dotato di un Piano di emergenza. In Calabria, Umbria e Campania ci sono gli studenti più spaventati (63%, 59% e 50%), mentre poco più di uno studente su tre sa che non è possibile prevedere un terremoto ma solo che si possa determinare la pericolosità di una zona. Il 27% di chi frequenta la scuola primaria ed il 38% della secondaria affermano che si possa prevedere attraverso il sismografo, il 13% della primaria ed il 12% della secondaria osservando il comportamento degli animali. Una falsa credenza, quest'ultima, indicata anche dal 6% dei genitori.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore