Il Consiglio di Stato da' ragione a Giardino dei Semplici - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Il Consiglio di Stato da' ragione a Giardino dei Semplici

20 nov 11 Il Consiglio di Stato da' ragione a Giardino dei Semplici. La struttura psichiatrica potrà riaprire. Questi i fatti. Con decreto del Presidente della giunta regionale numero 35 del 6 maggio 2011, la regione Calabria revocava alla struttura sanitaria di Mandatoriccio (cs), l'autorizzazione all'esercizio dell'attività e l'accreditamento. Gli organi regionali preposti ritenevano che la struttura sanitaria non possedesse più i requisiti per poter esercitare la propria attivita' a seguito di un singolare accertamento avvenuto il 31 dicembre 2010. L'erroneità del provvedimento assunto dalla regione Calabria induceva la proprieta' della struttura a proporre ricorso al TAR di Catanzaro che confermava, seppure in fase di giudizio cautelare, il Decreto di revoca disposto dalla Regione. L'ingiustizia della decisione assunta dal TAR di Catanzaro, riunitosi in Camera di Consiglio nella seduta del 15 settembre 2011, costringeva "Giardino dei Semplici" ad adire il Consiglio di Stato. In questa sede, il collegio difensivo composto dagli avvocati Claudia Parise amministrativista del foro di Cosenza e Francesco Cornicello e Angelo Donnici del foro di Rossano ribaltava la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale. Con ordinanza del 18.11.2011, il Consiglio di Stato ha cosi' accolto le istanze cautelari avanzate dai suddetti Avvocati, annullando la decisione del Giudice di primo grado. I legali si dichiarano soddisfatti del risultato ottenuto anche in considerazione del fatto che i pazienti potranno presto ritornare nella struttura e i dipendenti al proprio lavoro. "Giardino dei Semplici" e' infatti uno dei pochi centri terapeutici presenti in Calabria che si occupa della riabilitazione di soggetti psicotici. È paradossale che la Regione Calabria anziché sostenere le poche strutture sanitarie di tal genere esistenti sul territorio si ponga in contrasto con queste a discapito della comunita' e dei pazienti costretti ad emigrare fuori regione, e percio' della stessa Regione indotta ad un inevitabile aggravio di costi.