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    Imprenditore ucciso: è giallo

     

     

    Imprenditore ucciso: è giallo

    15 nov 11 I carabinieri l'hanno trovata in stato di choc, riversa sul corpo del marito ucciso da due fucilate al volto. La donna, però, non potrà aiutare gli investigatori a risolvere il giallo dell'omicidio di Carmine Bonifazio, di 42 anni, imprenditore, ucciso in un agguato a Cutro, nel crotonese. A parte gli spari, infatti, non ha sentito altro e non ha visto niente, se non il corpo del marito reclino sul sedile dell'auto. Un omicidio di cui i carabinieri del Comando provinciale di Crotone stanno cercando di delineare i contorni, anche se l'impresa, al momento, si presenta tutt'altro che facile. Bonifazio era incensurato e non risulta avesse rapporti con ambienti pericolosi. Era titolare insieme al padre, a tre dei quattro fratelli (uno lavora al nord) e ad una sorella, della ditta "Fratelli Bonifazio", azienda specializzata nella commercializzazione di cereali, farine, granaglie, concimi, legumi, sementi, mangimi, prodotti zootecnici e alimenti per animali domestici. Un'azienda avviata, con milioni di fatturato annuo. La sua passione erano le motociclette e da un po' di tempo si era iscritto ad un motoclub della zona. Una vita tranquilla, la sua, che stride con la ferocia con cui stamani, poco prima delle 7, è stato affrontato ad una quarantina di metri dalla sua abitazione e ucciso con due colpi di fucile calibro 12 caricato a pallettoni al volto. L'assassino ha atteso che Bonifazio, come ogni mattina, uscisse da casa e prendesse la sua auto Toyota Rav 4. Percorse poche decine di metri, l'auto si è fermata ad un incrocio, non é ancora chiaro se perché la vittima conosceva il suo assassino o se perché sia stata bloccata. Fatto sta che l'auto é stata trovata dai carabinieri in folle, con il motore acceso ed il freno a mano tirato. Una volta ferma la vettura, l'assassino non ha perso tempo ed ha sparato attraverso il finestrino le due fucilate che hanno colpito Bonifazio. Quindi è fuggito. A parte la moglie, nessuno avrebbe sentito i colpi di fucile, così come non sono stati sentiti rumori di auto o di moto che si allontanavano. Il luogo dove è avvenuto l'agguato, però, è all'angolo di due strade sui cui sono state costruite alcune abitazioni che però sono ancora disabitate. La casa più vicina si trova ad una trentina di metri. Per cercare di venire a capo della vicenda, i carabinieri hanno iniziato a sentire familiari, amici e conoscenti, per ricostruire la vita della vittima, i suoi ultimi movimenti e le sue conoscenze nella speranza emergano elementi utili alle indagini. Nessuna pista viene esclusa. Bonifazio, che in azienda si occupava di cose interne, non aveva denunciato alle forze dell'ordine di essere stato vittima di minacce o richieste estorsive. Ed anche agli amici non avrebbe manifestato problemi particolari. Partendo da questo e scavando nella vita privata dell'uomo, gli investigatori sperano di trovare almeno un indizio che consenta loro di restringere il campo delle ricerche e di risalire ad un movente che, allo stato, è ancora avvolto dal mistero.

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