NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Libro Leporace "Toghe rosso sangue" diventa uno spettacolo a Roma

     

     

    Libro Leporace "Toghe rosso sangue" diventa uno spettacolo a Roma

    10 nov 11 Dalla morte della giustizia alla giustizia della morte una linea rossa, del rosso del sangue, unifica tristemente l'Italia nella sua storia più cupa. Nell'arco di 25 anni, dal 1969 al 1994, 27 magistrati italiani hanno perso la vita per mano della mafia, della 'ndrangheta, del terrorismo rosso, di quello nero, di soliti ignoti o di tristemente noti. Con pochissime eccezioni, oltre alla pena di morte decretata dai mandanti e decantata dagli esecutori, tali magistrati hanno subito una nuova morte: l'oblio. Per rendere giustizia a questi martiri della Giustizia nasce Toghe rosso sangue, primo libro di Paride Leporace, fondatore del quotidiano Calabria Ora e direttore del Quotidiano della Basilicata, giunto oggi alla quinta edizione e adattato drammaturgicamente da Giacomo Carbone. Sulla scena protagoniste dello spettacolo teatrale - dal 6 al 18 dicembre a Roma alla Casa delle Culture - sono le storie di 6 magistrati: Agostino Pianta, ucciso il 17 marzo del 1969 a Brescia, Emilio Alessandrini, colpito a morte nel 1979 da un killer di Prima Linea durante gli anni di piombo; Mario Amato, assassinato nel 1980 da terroristi di estrema destra; Bruno Caccia, vittima della 'ndrangheta nel 1983; Paolo Borsellino, barbaramente ucciso il 19 luglio del 1992 dalla mafia, Paolo Adinolfi, magistrato romano scomparso nel 1994. La storia di questi giudici attraversa la storia dell'Italia: dagli errori giudiziari verso il singolo cittadino ai processi sommari dei Nuclei Armati Rivoluzionari, dal Padrino di Coppola e Brando alla Magliana di Placido e Scamarcio, dalle micce corte di Prima Linea ai lunghi strascichi di Via D'Amelio, dalla sabbia e dal vento della Calabria alle vendette delle 'ndrine per le vie della grigia Torino, dalle stragi di Stato allo stato di scomparso di Paolo Adinolfi. Quattro voci, quattro attori, quattro anime avvolte da un'atmosfera tra il realismo e il noir e da una scenografia essenziale, che mirano con rabbia e con amore ad un teatro che non spettacolarizza ma, senza condanne né valutazioni politiche, silenziosamente grida un omaggio a uomini morti nell'adempimento del loro dovere: un omaggio al loro senso dello Stato. Un vecchio Stato di appena 150 anni.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore